Al Lewis (paroliere)

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Al Lewis (New York, 18 aprile 1901New York, 4 aprile 1967) è stato un paroliere e musicista statunitense che occasionalmente ha scritto anche pezzi musicali.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Lewis è stato molto attivo professionalmente nei decenni dal 1920 al 1950 e, in questo periodo, ha collaborato con molti altri popolari autori, come Al Sherman e Abner Silver. Tra le sue più famose canzoni, si ricordano Blueberry Hill e You Gotta Be a Football Hero.[1][2][3]

Fra il 1931 e il 1934, durante l'ultimo periodo del Vaudeville, Lewis ha partecipato insieme a molti altri autori di successi dell'epoca a una rivista teatrale intitolata Songwriters on Parade.[4]

La carriera di Lewis ha fatto un enorme salto nel 1956 quando la canzone Blueberry Hill (che aveva scritto nel 1940 con Larry Stock, per la musica di Vincent Rose)[5] è stata rilanciata dal cantante e pianista Fats Domino.[6]

Canzoni (parziale)[modifica | modifica wikitesto]

  • 1926 "Gonna Get a Girl" composta da Howard Simon
  • 1929 "He's So Unusual"
  • 1929 "Good Morning, Good Evening, Good Night"
  • 1930 "Livin' in the Sunlight, Lovin' in the Moonlight"
  • 1931 "Ninety-Nine Out of a Hundred"
  • 1931 "Got the Bench, Got the Park"
  • 1933 "Now's the Time to Fall in Love"
  • 1933 "You Gotta Be a Football Hero"
  • 1936 "Hypnotized"
  • 1940 "Blueberry Hill"
  • 1941 "Rose O'Day"
  • 1958 "Tears on My Pillow", scritta con Sylvester Bradford, registrata da Little Anthony and the Imperials
  • 1959 "I'm Ready" con Fats Domino e Sylvester Bradford

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Goodman, Fred, Allen Klein: The Man Who Bailed Out the Beatles, Made the Stones, and Transformed Rock & Roll, Houghton Mifflin Harcourt, New York, 2015, p. 17.
  2. ^ (EN) Al Lewis, su Discogs. URL consultato il 30 dicembre 2018.
  3. ^ (EN) Anthony Slide, Incorrect Entertainment, BearManor Media, 2007. URL consultato il 30 dicembre 2018.
  4. ^ (EN) Catalog of Copyright Entries: Third series, 1960. URL consultato il 30 dicembre 2018.
  5. ^ ACE Repertory, su ascap.com. URL consultato il 30 dicembre 2018.
  6. ^ (EN) Fats Domino Blueberry Hill | The Pop History Dig, su pophistorydig.com. URL consultato il 30 dicembre 2018.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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