Ahmad ibn Ziyadat Allah ibn Qurhub

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Aḥmad ibn Ziyādat Allāh ibn Qurhub (in arabo ﺍﺣﻤﺪ ﺑﻦ ﺯﻳﺎﺩة الله ﺑﻦ ﻗﺮﻫﺐ?) (IX sec – 916) è stato un Emiro siciliano che governò l'isola tra il 913 e il 917.

Al momento della caduta della dinastia sunnita aghlabide in Ifrīqiya ad opera della dinastia ismailita sciita fatimide, rimase fedele alla prima e nel 913 s'impadronì del potere a Palermo, capitale della Sicilia musulmana. Accanto a questa chiave di lettura se ne può proporre un'altra, in chiave indipendentistica. Secondo Metcalfe, infatti, la presa di potere di Ibn Qurhub potrebbe essere stata dettata dalla volontà dei musulmani di Sicilia di affrancarsi dalla madrepatria.[1]

Fu però sconfitto nel 916 dalle forze fedeli all'Imam fatimide, che nominò un suo proprio Governatore.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Alex Metcalfe, The Muslims of Medieval Italy, Edimburgo, Edinburgh University Press, 2009, p. 47.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Michele Amari, "Description de Palerme au milieu du X siècle de l'ère vulgaire, par Ebn-Haucal", Parigi, Imprimerie Royale, 1845. Extrait du Journal Asiatique, s. 4, V (1845), pp. 73–114.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore - Governatore di Siqilliyya - Successore
'Ali ibn 'Umar al-Balawi 913 - 917 Abu Sa'id Musa ibn Ahmad,
detto al-Ḍāʾif (il Debole)