Abissino

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Abissino
Un esemplare di Abissino adulto, color lepre.
Informazioni generiche
Luogo origineBandiera dell'Etiopia Etiopia
Data origine1860-1870[1]
Naturale
 Razza naturale
Riconoscimento Razza riconosciuta
Diffusione Razza diffusa
Standard
CFAstandard
FIFéstandard
TICAstandard
WCFstandard
Tipo morfologico
Tagliamedia
Strutturamediolinea, foreign
Pelopelo corto
Il tipico mantello ticking.

Il gatto abissino è una razza felina originaria dell'Etiopia, chiamata anche Abissinia, da cui prende il nome.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Si ritiene che si tratti di un tipo morfologico molto antico: i resti mummificati degli antichi gatti egizi e le riproduzioni negli affreschi tombali furono messi a confronto a fine Ottocento con i gatti viventi in Abissinia, rilevando una perfetta somiglianza, soprattutto per quanto riguarda la tonalità fulvo-dorata del mantello e le dimensioni. Per tale ragione si diffuse l'opinione che l'odierna razza abissina sia la diretta discendente dei felini Egizi, quelli che diedero volto e corpo alla Dea Bastet.

Pare che il progenitore fosse Zula, un gatto introdotto nel Regno Unito dal capitano Leonard Barrett al suo ritorno dalla spedizione inglese in Abissinia.[2] La razza assunse uno standard definitivo in Gran Bretagna e fu riconosciuta nel 1929.[3]

È tra le dieci razze più diffuse negli Stati Uniti e tra le cinque nel Nord America, mentre in Europa è meno diffuso.[1]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

Così come le altre razze di origine africana, l'abissino possiede caratteristiche che permettono una buona resistenza alle temperature calde. Il corpo di taglia media oscilla tra i 4 e i 7,5 chili, è slanciato, snello e aggraziato con arti sottili ma muscolosi che terminano in piedi piccoli e ovali. Ha occhi ovali e obliqui (gialli, verdi o nocciola) su un capo a cuneo e coda lunga e affusolata.[1]

  • Difetti che escludono il CAC. Medaglione bianco. Bianco troppo esteso sul petto. Collare chiuso. Presenza di sottopelo. Assenza di ticking. Striature sulle quattro zampe. Macchie sul ventre. Testa rotonda.

Mantello[modifica | modifica wikitesto]

Il pelo è corto, ma possiede comunque una lunghezza tale da avere su ogni pelo due o tre bande di colore, il ticking, la caratteristica principale della razza. Folto, lucido, morbido e aderente al corpo. Denso e consistente al tatto.

Il colore tipico è l'agouti caratterizzato dal ticking, l'alternanza di bande chiare e scure su ogni pelo. Il primo colore selezionato è il lepre, o ruddy, seguito da sorrel, blu, fawn, e tutte queste tonalità in silver.

  • Lepre: corpo bruno-arancio picchiettato di nero. Sono richieste almeno 2-3 bande di colore su ogni singolo pelo tranne il ventre e l'interno delle zampe che invece sono di color albicocca scuro.
  • Sorrel: corpo rosso rame picchiettato di marrone. Sono richieste almeno 2-3 bande di colore su ogni singolo pelo tranne il ventre e l'interno delle zampe che invece sono albicocca-fulvo chiaro.
  • Blu: corpo azzurro-grigio caldo, scuro, intenso. Sono richieste almeno 2-3 bande di colore su ogni singolo pelo tranne il ventre e l'interno delle zampe che invece sono di un beige rosato chiaro.
  • Fawn: corpo rosa-beige picchiettato di un rosa più caldo. Sono richieste almeno 2-3 bande di colore su ogni singolo pelo. Il ventre e l'interno delle zampe sono beige rosato più chiaro, però, del blu.
  • Silver: la tonalità del silver è una delle più recenti e rare; sono praticamente i colori sopra elencati in silver: black silver (lepre), sorrsilver, blu silver, fawn silver. Sono tutte caratterizzate dal mantello bianco-argentato, quindi più chiaro.

Carattere[modifica | modifica wikitesto]

I tratti caratteriali tipici sono la caparbietà e la continua richiesta di attenzioni da parte del padrone:[4] deve essere coinvolto nella vita domestica e avere la possibilità di sfogare le proprie energie nel movimento e nel gioco. È un gatto poco aggressivo ed inoltre socievole, che apprezza la compagnia di un altro gatto; è molto agile e curioso, soprattutto nei primi mesi di crescita: i gattini infatti sono estremamente vivaci. È un gatto amante dell'altezza, che non vede l'ora di arrampicarsi e, se incuriosito da qualche oggetto, non disdegna qualche "furtarello". Grazie alla sua naturale grazia ed eleganza, però, difficilmente fa danni.[5]

Salute[modifica | modifica wikitesto]

La razza è incline alla gengivite, che può portare a parodontiti più serie.[6] Gli abissini hanno avuto in passato gravi problemi per via della cecità, ma l'incidenza è stata ridotta dal 45% a meno del 4% nel 2008.[7] Può soffrire di atrofia della retina.[1]

Razze correlate[modifica | modifica wikitesto]

Il gatto ocicat deriva dall'accidentale incrocio tra un abissino e un siamese.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Fogle, 2008, pp. 112-113.
  2. ^ Abyssinian Cat Association
  3. ^ Sito FIAF
  4. ^ Fogle, 2008, p. 71.
  5. ^ Scheda Razza Completa del Gatto Abissino, su allevamentirazze.it.
  6. ^ A-mici di razza: Abissino e Somalo - Ti presento il cane, in Ti presento il cane, 13 gennaio 2012. URL consultato l'8 luglio 2018.
  7. ^ Wilfried R. Kraft e Ulrich M. Dürr, Trattato di medicina e chirurgia del gatto, Penerbit Buku Kompas, 2001, ISBN 9788821425684. URL consultato l'8 luglio 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Bruce Fogle, Gatti, traduzione di Monica Martignoni, Mondadori Electa, 2008, p. 320, ISBN 978-88-370-5652-0.
  • Bregani, Maria Grazia, 2008, Abissino e somalo, Aicurzio (MB), Castel Negrino Gruppo Editoriale.
  • Thiriot, Josiane, 2008, Il gatto abissino, Milano, De Vecchi.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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