Blastula: differenze tra le versioni

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La '''blastula''' è l'[[embrione]] di animale dopo la [[Segmentazione (biologia)|segmentazione]] e prima della [[gastrulazione]]; in seguito alla segmentazione si è formato un insieme di cellule che prendono il nome di [[blastomeri]] costituenti appunto la blastula.
La '''blastula''' è l'[[embrione]] di animale nella fase che segue la [[Segmentazione (biologia)|segmentazione]] e precede quella della [[gastrulazione]]; in seguito alla segmentazione si forma un insieme di cellule che prendono il nome di [[blastomeri]] costituenti appunto la blastula.<ref>{{cita libro|autore=S. Gilbert|titolo=Developmental Biology 9th Ed + Devbio Labortatory Vade Mecum3.|anno=2010|editore=Sinauer Associates Inc|isbn=978-0-87893-558-1|pagine=pp. 243-247, 161|url=http://ebooks.sinauer.com/gilbert9e/text.php}}</ref>


La blastula umana è un aggregato di cellule derivate dalla [[mitosi|divisione mitotica]] dello [[zigote]] che diventa prima [[morula]] (una massa piena di cellule) e sviluppa in seguito una cavità interna ([[blastocele]]) circondata da uno strato di cellule ([[blastoderma]]), prendendo così il nome di blastula.<ref>{{cita libro|autore=J. Lombardi|capitolo=Embryogenesis|titolo=Comparative vertebrate reproduction|editore=Springer|anno=1998|isbn=978-0-7923-8336-9|pagine=226|url=http://books.google.com/books?id=cqQX9RMPAegC&pg=PA226}}</ref><br />
Quest'ultima può essere piena e prende il nome di [[morula]] o cava in cui la cavità prende il nome di [[blastocele]] (futuro pseudocele).
Nel suo stadio avanzato (intorno al 6º-7º giorno di vita del concepito) la blastula presenta tre parti distinte:


# La "''massa cellulare interna''" o "''embrioblasto''" o "''nodo embrionale''", costituita dalle cellule che formeranno i tre foglietti dell'embrione e fisicamente collegata al trofoblasto.
La blastula umana è un aggregato di cellule derivate dalla [[mitosi|divisione mitotica]] dello [[zigote]] che diventa prima [[morula]] e poi blastula.<br />
# Il "''[[blastocele]]''", una cavità ricolma di liquido che assieme all'embrioblasto è contenuta nel trofoblasto.<br />
Nel suo stadio avanzato (intorno al 6º-7º giorno di vita del concepito) presenta tre parti distinte:
# Il "''[[trofoblasto]]''", una sfera formata da cellule che delimita il territorio della blastula. Circonda il blastocele e a una estremità vi è adeso.


Attorno all'ottavo giorno in una situazione non anomala la blastula raggiunge la parete dell'endometrio e qui vi si impianta grazie al trofoblasto.<br />
# La "''massa cellulare interna''" o "''embrioblasto''" o "''nodo embrionale''" costituita dalle cellule che formeranno i tre foglietti dell'embrione. Essa è attaccata al trofoblasto.
# Il "''[[blastocele]]''" è una cavità ricolma di liquido che assieme all'embrioblasto è contenuta nel trofoblasto.<br />
# Il "''[[trofoblasto]]''" è una sfera formata da cellule che delimita il territorio della blastula. Circonda il blastocele e a una estremità vi è adeso.

Attorno all'ottavo giorno in una situazione non anomala raggiunge la parete dell'endometrio e qui vi si impianta grazie al trofoblasto.<br />
Seguono vari stadi dello sviluppo della blastula che pian piano viene inglobata nella parete uterina, verso la quale affluisce glicogeno per nutrire il concepito, che prende il nome di "''decidua gravidica''".<br />
Seguono vari stadi dello sviluppo della blastula che pian piano viene inglobata nella parete uterina, verso la quale affluisce glicogeno per nutrire il concepito, che prende il nome di "''decidua gravidica''".<br />
Nei giorni successivi (fino al 15°) si sviluppa in modo consistente il trofoblasto, invece la massa cellulare interna subisce soltanto la differenziazione in ectoderma e endoderma.
Nei giorni successivi (fino al 15°) si sviluppa in modo consistente il trofoblasto, invece la massa cellulare interna subisce soltanto la differenziazione in [[ectoderma]] e [[endoderma]].


Dal trofoblasto derivano subito il sacco vitellino primitivo e la membrana di Heuser che lo racchiude; la cavità amniotica; il sincizio derivato dalla fusione di cellule trofoblastiche e che produce l'ormone [[HCG]] (human chorionic gonadotropin - gonadotropina corionica umana), al cui interno si sviluppa un abbozzo di circolazione per nutrire il concepito.<br />
Dal trofoblasto si sviluppano il sacco vitellino primitivo e la membrana di Heuser che lo racchiude, la cavità amniotica, il sincizio derivato dalla fusione di cellule trofoblastiche e che produce l'ormone [[HCG]] (''human chorionic gonadotropin'' - gonadotropina corionica umana) e al cui interno si sviluppa un abbozzo di circolazione per nutrire il concepito.<br />
Successivamente si forma anche uno strato chiamato mesoderma extraembrionale.
Successivamente si forma anche uno strato chiamato [[mesoderma extraembrionale]].
La blastula si forma grazie a informazioni provenienti dall'[[RNA messaggero]] della madre. Il posizionamento delle cellule durante questo processo è fondamentale per la fase successiva, la [[gastrulazione]].
La blastula si forma grazie a informazioni provenienti dall'[[RNA messaggero]] della madre. Il posizionamento delle cellule durante questo processo è fondamentale per la fase successiva, la [[gastrulazione]].<ref>{{cita pubblicazione|autore=W. Tadros|coautori=H.D. Lipshitz|titolo=Setting the stage for development: mRNA translation and stability during oocyte maturation and egg activation in Drosophila|rivista=Developmental dynamics: an official publication of the American Association of Anatomists|anno=2005|volume=232|numero=3|pagine=593-608|pmid=15704150}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|autore=L.D. Etkin|titolo=Regulation of the mid-blastula transition in amphibians|rivista=Developmental biology (New York, N.Y.: 1985)|anno=1988|volume=5|pagine=209-25|pmid=3077975}}</ref>
Le cellule hanno ormai perso la totipotenza divenendo pluripotenti; possono quindi dare origine a tutti i tessuti, ma non agli annessi embrionali.
Le cellule hanno ormai perso la totipotenza divenendo pluripotenti; possono quindi dare origine a tutti i tessuti, ma non agli annessi embrionali.

==Note==
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Versione delle 01:44, 16 apr 2013

1: morula - 2: blastula

La blastula è l'embrione di animale nella fase che segue la segmentazione e precede quella della gastrulazione; in seguito alla segmentazione si forma un insieme di cellule che prendono il nome di blastomeri costituenti appunto la blastula.[1]

La blastula umana è un aggregato di cellule derivate dalla divisione mitotica dello zigote che diventa prima morula (una massa piena di cellule) e sviluppa in seguito una cavità interna (blastocele) circondata da uno strato di cellule (blastoderma), prendendo così il nome di blastula.[2]
Nel suo stadio avanzato (intorno al 6º-7º giorno di vita del concepito) la blastula presenta tre parti distinte:

  1. La "massa cellulare interna" o "embrioblasto" o "nodo embrionale", costituita dalle cellule che formeranno i tre foglietti dell'embrione e fisicamente collegata al trofoblasto.
  2. Il "blastocele", una cavità ricolma di liquido che assieme all'embrioblasto è contenuta nel trofoblasto.
  3. Il "trofoblasto", una sfera formata da cellule che delimita il territorio della blastula. Circonda il blastocele e a una estremità vi è adeso.

Attorno all'ottavo giorno in una situazione non anomala la blastula raggiunge la parete dell'endometrio e qui vi si impianta grazie al trofoblasto.
Seguono vari stadi dello sviluppo della blastula che pian piano viene inglobata nella parete uterina, verso la quale affluisce glicogeno per nutrire il concepito, che prende il nome di "decidua gravidica".
Nei giorni successivi (fino al 15°) si sviluppa in modo consistente il trofoblasto, invece la massa cellulare interna subisce soltanto la differenziazione in ectoderma e endoderma.

Dal trofoblasto si sviluppano il sacco vitellino primitivo e la membrana di Heuser che lo racchiude, la cavità amniotica, il sincizio derivato dalla fusione di cellule trofoblastiche e che produce l'ormone HCG (human chorionic gonadotropin - gonadotropina corionica umana) e al cui interno si sviluppa un abbozzo di circolazione per nutrire il concepito.
Successivamente si forma anche uno strato chiamato mesoderma extraembrionale. La blastula si forma grazie a informazioni provenienti dall'RNA messaggero della madre. Il posizionamento delle cellule durante questo processo è fondamentale per la fase successiva, la gastrulazione.[3][4] Le cellule hanno ormai perso la totipotenza divenendo pluripotenti; possono quindi dare origine a tutti i tessuti, ma non agli annessi embrionali.

Note

  1. ^ S. Gilbert, Developmental Biology 9th Ed + Devbio Labortatory Vade Mecum3., Sinauer Associates Inc, 2010, pp. 243-247, 161, ISBN 978-0-87893-558-1.
  2. ^ J. Lombardi, Embryogenesis, in Comparative vertebrate reproduction, Springer, 1998, p. 226, ISBN 978-0-7923-8336-9.
  3. ^ W. Tadros, H.D. Lipshitz, Setting the stage for development: mRNA translation and stability during oocyte maturation and egg activation in Drosophila, in Developmental dynamics: an official publication of the American Association of Anatomists, vol. 232, n. 3, 2005, pp. 593-608, PMID 15704150.
  4. ^ L.D. Etkin, Regulation of the mid-blastula transition in amphibians, in Developmental biology (New York, N.Y.: 1985), vol. 5, 1988, pp. 209-25, PMID 3077975.
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