Coordinate: 43°36′15.7″N 1°25′55.42″E

Passaggio per pesci: differenze tra le versioni

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== Bibliografia ==
*{{cite web | url = http://www.nwp.usace.army.mil/pa/docs/pubs/salmon.pdf | title = www.nwp.usace.army.mil | author = | authorlink = | coauthors = | date = | format = | work = | publisher = | pages = | language = en| archiveurl = | archivedate = | quote = | accessdate = }}
* {{cite book|author=Office Of Technology Assessment Washington Dc|title=Fish passage technologies : protection at hydropower facilities.|url=http://books.google.com/books?id=ctBsJJ0oKHEC&pg=PA9|accessdate= |publisher=DIANE Publishing|isbn=978-1-4289-2016-3|pages=9–}}
* {{cite book | author = Michael Hütte | authorlink = | editor = | others = | title = Ökologie und Wasserbau. | edition = | language = de| publisher = Vieweg | location = [Braunschweig] | year = 2003 | origyear = | pages = | quote = | isbn = 3-528-02583-2 | oclc = | doi = | url = | accessdate = }}
*{{cite book | author = Werner Kraus; Heinz Patt; Peter Jürging | authorlink = | editor = | others = | title = Naturnaher Wasserbau: Entwicklung und Gestaltung von Fließgewässern | edition = | language = de| publisher = Springer | location = Berlin | year = 2004 | origyear = | pages = | quote = | isbn = 3-540-20095-9 | oclc = | doi = | url = | accessdate = }}
*{{cite web | url = http://www.shf-lhb.org/index.php?option=com_article&access=doi&doi=10.1051/lhb/1987004&Itemid=129 | title = Les passes à poissons : méthodes et techniques généralesFishways: Principles and design criteria | La Houille Blanche | author = | authorlink = | coauthors = | date = | format = | work = | publisher = | pages = | language = fr| archiveurl = | archivedate = | quote = | accessdate = }}
*{{cite web | url = http://www.kmae-journal.org/index.php?option=com_article&access=doi&doi=10.1051/kmae/2002104&Itemid=129 | title = FISHWAYS - GENERAL CONSIDERATIONS | Bull. Fr. Pêche Piscic. | author = | authorlink = | coauthors = | date = | format = | work = | publisher = | pages = | language = en| archiveurl = | archivedate = | quote = | accessdate = }}
*{{cite web | url = http://www.kmae-journal.org/index.php?option=com_article&access=doi&doi=10.1051/kmae/2002105&Itemid=129 | title = BIOLOGICAL FACTORS TO BE TAKEN INTO ACCOUNT IN THE DESIGN OF FISHWAYS, THE CONCEPT OF OBSTRUCTIONS TO UPSTREAM MIGRATION | Bull. Fr. Pêche Piscic. | author = | authorlink = | coauthors = | date = | format = | work = | publisher = | pages = | language = en | archiveurl = | archivedate = | quote = | accessdate = }}
* {{cite web | url = http://www.kmae-journal.org/index.php?option=com_article&access=doi&doi=10.1051/kmae/2002108&Itemid=129 | title = POOL FISHWAYS, PRE-BARRAGES AND NATURAL BYPASS CHANNELS | Bull. Fr. Pêche Piscic. | author = | authorlink = | coauthors = | date = | format = | work = | publisher = | pages = | language = en| archiveurl = | archivedate = | quote = | accessdate = }}
* {{cite web | url = http://www.kmae-journal.org/index.php?option=com_article&access=doi&doi=10.1051/kmae/2002109&Itemid=129 | title = BAFFLE FISHWAYS | Bull. Fr. Pêche Piscic. | author = | authorlink = | coauthors = | date = | format = | work = | publisher = | pages = | language = en| archiveurl = | archivedate = | quote = | accessdate = }}


==Voci correlate==
==Voci correlate==

Versione delle 21:27, 1 gen 2012

Scala per pesci asservita allo sbarramento sull'Isar, nei pressi di Pullach, in Germania
Tolosa: scala a fessure verticali alla barriera di Bazacle, sulla Garonna. 43°36′15.7″N 1°25′55.42″E

Il passaggio per pesci è un'opera di ingegneria idraulica realizzata lungo fiumi o corsi d'acqua, in corrispondenza di sbarramenti artificiali, come briglie o dighe.

Lo scopo del dispositivo è quello di permettere ai pesci di percorrere la corrente del fiume sia in risalita che in discesa.

Denominazioni alternative sono scala di rimonta, scala di risalita, o scala per pesci.

Il passaggio per pesci permette all'ittiofauna di raggiungere i siti di riproduzione, superando quegli ostacoli artificiali che, frapponendosi agli spostamenti, mettono a rischio la sopravvivenza della specie; così si fa per le trote, che possono raggiungere i siti di riproduzione all'inizio del bacino.

Caratteristiche

Il dispositivo si presenta spesso, schematicamente, come una successione di piccoli bacini adiacenti comunicanti, disposti su livelli crescenti, che, come gradini di una sorta di "scala", permettono ai pesci migratori (anguilla, alosa, salmone) di effettuare la risalita della corrente.

Perché siano efficaci, le scale per pesci devono possedere alcune caratteristiche che ne condizionano il progetto.

  • La portata d'acqua deve essere almeno pari al minimo deflusso vitale (DMV), tra l' 1% e il 5% della portata complessiva del corso d’acqua[1].
  • Per migliorare l'accessibilità, evitando l'effetto "cruna dell'ago", particolare cura deve essere posta nella collocazione, che deve essere in prossimità delle sponde del corso d'acqua, dove la velocità di deflusso è minore[1]. Il punto di accesso deve inoltre essere quanto più vicino possibile all'ostacolo[1]. Se l'ostacolo è in prossimità di una curva del fiume, i pesci che nuotano lungo o dentro la corrente, arrivano all'ostacolo in prossimità della riva concava, quella più erosa, del meandro, dove il passaggio deve essere collocato[2]. Se lo sbarramento non è perpendicolare alle rive, i pesci in risalita tendono ad affollarsi nell'angolo acuto più a monte, il collo di bottiglia del sistema, in prossimità del quale va posizionato di conseguenza il passaggio[2].
  • Poiché i pesci migratori sono guidati dalla percezione della corrente[2] (rispetto alla quale, a seconda della taglia e delle abilità natatorie, essi nuotano all'interno o lungo i bordi), un fattore importante è la velocità dell'acqua in uscita dal passaggio, che dovrà essere sufficientemente intensa da invitare i pesci a percorrerla controcorrente: essa dovrà variare da un minimo di circa 1 m/s fino a un massimo dipendente dalle specie ittiche di cui si vuol permettere il transito[1] (da 0,8 a 2 m/2 secondo le linee guida FAO[3]).

Tipologie

"Scala rustica" sul torrente Elling Å, a Vendsyssel-Thy, in Danimarca, Jutland settentrionale
Scala a bacini digradanti. Sbarramento sul Rodano a Verbois, presso Ginevra
Scala di Denil, con deflettori inclinati
Ascensore per pesci alla centrale idroelettricadi Tuilières, sulla Dordogna, a Saint-Capraise-de-Lalinde

Sostanzialmente, le scale per pesci sono di tre tipi[4]:

  • Canali artificiali di aggiramento, dette anche scale rustiche
  • Scale a bacini successivi
  • Scale a rallentamento (o tipo Denil)

A questi tre tipi fondamentali si aggiunge una quarta tipologia completamente diversa, quella dell'ascensore per pesci, a rigore nemmeno annoverabile tra le "scale": si tratta infatti di un dispositivo meccanico, molto più costoso, la cui scelta si rende obbligata solo di fronte a dislivelli enormi.

Scala rustica

La scala rustica è un canale di aggiramento dell'ostacolo realizzato come una sorta di ruscello artificiale, costruito con la posa di materiali inerti, come massi e pietre naturali di grossa dimensione.

Gli elementi fondamentali sono tre: il canale di scivolo, con pendenze tra il 5 e il 10%, le barriere di massi, che ostacolano il flusso dell'acqua e dissipano l'energia meccanica veicolata, e la presenza di aree che consentono ai pesci la sosta durante la risalita[5].

Alcune caratteristiche notevoli rendono la scala rustica la scelta migliore in varie situazioni[6]: la semplicità e l'economicità di realizzazione, che rende la tipologia più competitiva rispetto a tutte le altre; la versatilità, che le rende adatte a varie situazioni, con efficacia per tutte le specie di pesci; il basso impatto ambientale, grazie ai materiali naturali utilizzati e alla morfologia che riproduce quella dei corsi d'acqua naturali; l'assenza pressoché totale di manutenzione, dal momento che il deposito di materiali raramente è in grado di ostruire completamente i passaggi tra i grossi massi[7].

Le scale rustiche incontrano il loro limite nella bassa pendenza superabile, pari a circa il 5-10%[6]. Per dislivelli altimetrici che comportano pendenze superiori, le scale rustiche devono essere abbandonate in favore di altre opzioni più dispendiose.

Scala a bacini successivi

Lo schema prevede una successione di bacini intercomunicanti posti a intervalli regolari e a diverse altezze[8]. Il passaggio da un bacino all'altro è garantito da aperture di vario tipo: l'efflusso dell'acqua attraverso le aperture dissipa inoltre l'energia cinetica e realizza delle zone di sosta per i pesci[8].

Per rendere intercomunicanti i bacini possono essere realizzate delle aperture larghe a sfioro in prossimità della superficie del bacino, o delle fessure verticali (la cui luce dovrà tener conto delle dimensioni delle specie ittiche, o, infine, degli orifizi praticati sul fondo del bacino[8]. Rispetto alle aperture superficiali, le fessure verticali, con la loro maggiore profondità, sono più versatili in caso di ampia variabilità della portata idrodinamica. Nel caso siano previsti orifizi di fondo, questi, essendo sempre immersi, non risentono affatto delle variazioni di portata ma, di converso, richiedono monitoraggio continuo e manutenzione periodica, al fine identificare e rimuovere eventuali ostruzioni.

Gli stessi comparti vanno periodicamente controllati per l'eventuale accumulo di materiale trascinato dalla corrente[7]: una manutenzione straordinaria dovrà essere sempre compiuto poi in seguito ad alluvioni e straripamenti[7]. In generale, più tecnica e meno naturale è la costruzione, maggiore è l'onere di manutenzione richiesto[7].

Inoltre, essendo normalmente realizzate in muratura, o in cemento, le scale a bacini hanno un costo e un impatto ambientale più elevato.

Scala a rallentamento (tipo Denil)

Si tratta di un canale di scivolo che tende a rallentare la velocità idrodinamica attraverso l'azione di una serie di deflettori inclinati (o quinte) posti in successione, normalmente sul fondo del canale o sulle due pareti laterali[9]: quest'ultima configurazione è più indicata in caso di ampie variazione della profondità dell'acqua[9]. In altri casi, i deflettori sono presenti sia sul fondo che sulle pareti, seppure al prezzo di una più onerosa manutenzione[9].

I deflettori, realizzati normalmente in metallo (acciaio inox o ferro zincato), dello spessore di circa 8-10 mm, sono disposti a intervalli di circa 0,6/1 m[10]. Per contrastare il deflusso dell'acqua, i deflettori dovranno essere inclinati verticalmente verso monte, con un angolo, tipicamente, di 45%[10].

In base alle dimensioni, alle modalità di realizzazione, alla profondità dell'acqua, la presenza del canale centrale le rende in alcuni casi utilizzabili anche come canali di risalita per imbarcazioni[11].

L'intervallo di pendenze per cui è utilizzabile la scala Denil varia tra il 12% e il 20%[10].

Ascensore per pesci

A queste tre tipologie se ne aggiunge una quarta, a esse non assimilabile in quanto di tipo concettualmente diverso: si tratta di un dispositivo meccanico di sollevamento, detto ascensore per pesci[12].

Si tratta di un dispositivo che intrappola i pesci a valle dello sbarramento e li solleva meccanicamente in altezza per rilasciarli a monte, attraverso uno scivolo, direttamente nel corso d'acqua, o indirettamente, attraverso un canale di collegamento[12].

Molto più costosa di tutte le altre soluzioni, l'ascensore per pesci si rende obbligato quando è necessario il superamento di dislivelli molto elevati[13].

Situazione nel mondo

Articolo del 1885 sulla rivista Die Gartenlaube

Sebbene il dispositivo sia dichiarato obbligatorio dalla legislazione avanzata di molti paesi, la sua diffusione non è ancora capillare, soprattutto sulle opere idrauliche di sbarramento più datate e nei paesi in cui non è sufficientemente sviluppata la sensibilità sulle tematiche ambientali e biologiche.

Situazione in Italia

In Italia la presenza di dispositivi di risalita in prossimità degli sbarramenti idrici sarebbe teoricamente obbligatoria già dal 1914, con il Regio Decreto 1486 ("Regolamento per la pesca fluviale e lacuale"), un obbligo ribadito nel 1931 dall'art. 10 del "Testo Unico delle leggi sulla pesca".

Note

  1. ^ a b c d Mario Fugazza, Le scale di risalita per i pesci, materiale didattico del Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale dell'Università di Pavia, p. 5
  2. ^ a b c AA.VV., Fish passes. Design, dimensions and monitoring, linee guida della FAO/DVWK, 2002, p. 23
  3. ^ AA.VV., Fish passes. Design, dimensions and monitoring, linee guida della FAO/DVWK, 2002, p. 24
  4. ^ Mario Fugazza, Le scale di risalita per i pesci, materiale didattico del Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale dell'Università di Pavia, p. 6
  5. ^ Mario Fugazza, Le scale di risalita per i pesci, materiale didattico del Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale dell'Università di Pavia, p. 14
  6. ^ a b Mario Fugazza, Le scale di risalita per i pesci, materiale didattico del Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale dell'Università di Pavia, p. 16
  7. ^ a b c d AA.VV., Fish passes. Design, dimensions and monitoring, linee guida della FAO/DVWK, 2002, p. 30
  8. ^ a b c Mario Fugazza, Le scale di risalita per i pesci, materiale didattico del Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale dell'Università di Pavia, p. 7
  9. ^ a b c Mario Fugazza, Le scale di risalita per i pesci, materiale didattico del Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale dell'Università di Pavia, p. 12
  10. ^ a b c Mario Fugazza, Le scale di risalita per i pesci, materiale didattico del Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale dell'Università di Pavia, p. 13
  11. ^ Mario Fugazza, Le scale di risalita per i pesci, materiale didattico del Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale dell'Università di Pavia, p. 17
  12. ^ a b Mario Fugazza, Le scale di risalita per i pesci, materiale didattico del Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale dell'Università di Pavia, p. 15
  13. ^ Mario Fugazza, Le scale di risalita per i pesci, materiale didattico del Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale dell'Università di Pavia, p. 18

Bibliografia

Voci correlate

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