Diversione biliopancreatica: differenze tra le versioni

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== L'intervento nel dettaglio ==
== L'intervento nel dettaglio ==
La diversione biliopancreatica può essere realizzata seguendo tre differenti tecniche<ref>{{cita pubblicazione|url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18987275|titolo=Bariatric Surgery: Risks and Rewards|autore=W. J. Pories |rivista=The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism|anno=2008|volume=93|numero=11|pagine=S89-S56|accesso=14 marzo 2012}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20841586|titolo=Bariatric Surgery. A primer|autore=S. Shahzeer |rivista=Canadian Family Physician|anno=2010|volume=56|pagine=873-879|accesso=14 marzo 2012}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21655459|titolo=Bariatric Surgery|autore=N. Runkel |rivista=Deutsches Arzteblatt International|anno=2011|volume=108|numero=20|pagine=341-346|accesso=14 marzo 2012}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=bult%20surgical%20treatment%20of%20obesity%202008|titolo=Surgical treatment of obesity|autore=M. J. F. Bult |rivista=European Journal of Endocrinology|anno=2008|volume=158|pagine=135-145|accesso=14 marzo 2012}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2599972/pdf/8.pdf|titolo=REVIEW Surgery for morbid obesity|autore=J. M. H. Bennett |rivista=Postgrad Med J|anno=2007|volume=83|pagine=8-15|accesso=14 marzo 2012}}</ref>
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*secondo '''Scopinaro''': messa in pratica per la prima volta nel 1979, rappresenta l'intervento malassorbitivo più diffuso. Consiste nella resezione di una parte di stomaco e nell'asportazione della colecisti per ovviare al problema della formazione di calcoli. Lo stomaco rimanente, inoltre, viene collegato con il tratto dell'intestino tenue precedentemente sezionato a 2.5-3 metri dalla valvola ileo-cecale (che andrà a formare il "tratto alimentare"). Il restante tratto intestinale escluso dal transito del cibo (tratto biliopancreatico) viene attaccato con il "tratto alimentare" a 50&nbsp;cm dalla [[valvola ileo-cecale]].
*secondo '''Scopinaro''': messa in pratica per la prima volta nel 1979, rappresenta l'intervento malassorbitivo più diffuso. Consiste nella resezione di una parte di stomaco e nell'asportazione della colecisti per ovviare al problema della formazione di calcoli. Lo stomaco rimanente, inoltre, viene collegato con il tratto dell'intestino tenue precedentemente sezionato a 2.5-3 metri dalla valvola ileo-cecale (che andrà a formare il "tratto alimentare"). Il restante tratto intestinale escluso dal transito del cibo (tratto biliopancreatico) viene attaccato con il "tratto alimentare" a 50&nbsp;cm dalla [[valvola ileo-cecale]].
*'''Duodenal Switch''': la differenza sostanziale rispetto all'intervento secondo Scopinaro è la resezione gastrica di tipo verticale. Non vengono coinvolti [[piloro]] (valvola tra stomaco ed intestino) e un piccolo tratto del [[duodeno]].
*'''Duodenal Switch''': la differenza sostanziale rispetto all'intervento secondo Scopinaro è la resezione gastrica di tipo verticale. Non vengono coinvolti [[piloro]] (valvola tra stomaco ed intestino) e un piccolo tratto del [[duodeno]].
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== I vantaggi ==
== I vantaggi ==
*ottimo calo ponderale ottenuto in breve tempo e per un periodo indefinito
*ottimo calo ponderale ottenuto in breve tempo e per un periodo indefinito
*controllo a lungo termine dei valori della [[sindrome metabolica]] e dei parametri cardiovascolari<ref>{{cita pubblicazione|url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3224750/pdf/1475-2840-8-37.pdf|titolo=Biliary pancreatic diversion and laparoscopic adjustable gastric banding in morbid obesity: their long-term effects on metabolic syndrome and on cardiovascular parameters|autore=A. E. Pontiroli et al|rivista=Cardiovascular Diabetology|anno=2009|volume=8|pagine=37|accesso=14 marzo 2012}}</ref>
*controllo a lungo termine dei valori della [[sindrome metabolica]] e dei parametri cardiovascolari<ref>{{cita pubblicazione|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3224750/pdf/1475-2840-8-37.pdf|titolo=Biliary pancreatic diversion and laparoscopic adjustable gastric banding in morbid obesity: their long-term effects on metabolic syndrome and on cardiovascular parameters|autore=A. E. Pontiroli et al|rivista=Cardiovascular Diabetology|anno=2009|volume=8|pagine=37|accesso=14 marzo 2012}}</ref>
*possibile intervento in [[laparoscopia]]
*possibile intervento in [[laparoscopia]]
*basso coinvolgimento del paziente il quale può seguire una dieta libera fatta eccezione degli zuccheri semplici
*basso coinvolgimento del paziente il quale può seguire una dieta libera fatta eccezione degli zuccheri semplici
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==Recenti evidenze cliniche==
==Recenti evidenze cliniche==
<!-- Il testo fa riferimento 2 volte a una "riduzione dei livelli di diabete", che non è un valore reale. Se si dovesse riferire ai livelli di glicemia, dovrebbe usare una terminologia più appropriata -->Nuovi dati sono giunti da due studi pubblicati a marzo 2012 dall'autorevole rivista scientifica: New England Journal of Medicine. I due studi dimostrano che in soggetti obesi con [[diabete]] di tipo 2 la [[chirurgia bariatrica]], oltre a ridurre il peso, è in grado di controllare anche il diabete, risultando più efficace della stessa terapia farmacologica. È la prima volta che viene dimostrato con chiarezza, con dei dati clinici di confronto e con dei criteri di studio rigorosi.<ref>[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22449317 Bariatric surgery versus conventional medical therapy for type 2 diabetes] Mingrone G et al, N Engl J Med. 2012 Apr 26;366(17):1577-85. Epub 2012 Mar 26.</ref><ref>[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22449319 Bariatric surgery versus intensive medical therapy in obese patients with diabetes] Schauer PR et al N Engl J Med. 2012 Apr 26;366(17):1567-76. Epub 2012 Mar 26</ref>
<!-- Il testo fa riferimento 2 volte a una "riduzione dei livelli di diabete", che non è un valore reale. Se si dovesse riferire ai livelli di glicemia, dovrebbe usare una terminologia più appropriata -->Nuovi dati sono giunti da due studi pubblicati a marzo 2012 dall'autorevole rivista scientifica: New England Journal of Medicine. I due studi dimostrano che in soggetti obesi con [[diabete]] di tipo 2 la [[chirurgia bariatrica]], oltre a ridurre il peso, è in grado di controllare anche il diabete, risultando più efficace della stessa terapia farmacologica. È la prima volta che viene dimostrato con chiarezza, con dei dati clinici di confronto e con dei criteri di studio rigorosi.<ref>[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22449317 Bariatric surgery versus conventional medical therapy for type 2 diabetes] Mingrone G et al, N Engl J Med. 2012 Apr 26;366(17):1577-85. Epub 2012 Mar 26.</ref><ref>[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22449319 Bariatric surgery versus intensive medical therapy in obese patients with diabetes] Schauer PR et al N Engl J Med. 2012 Apr 26;366(17):1567-76. Epub 2012 Mar 26</ref>


Le evidenze nello specifico dei due studi sono state:
Le evidenze nello specifico dei due studi sono state:

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Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

La diversione biliopancreatica è un intervento di chirurgia bariatrica di tipo malassorbitivo che permette una riduzione dell'assorbimento intestinale di grassi e amidi, ma non quello di zuccheri semplici contenuti in frutta, dolci, bibite zuccherate, di latte e di alcool.

L'intervento nel dettaglio

La diversione biliopancreatica può essere realizzata seguendo tre differenti tecniche[1][2][3][4][5]

  • secondo Scopinaro: messa in pratica per la prima volta nel 1979, rappresenta l'intervento malassorbitivo più diffuso. Consiste nella resezione di una parte di stomaco e nell'asportazione della colecisti per ovviare al problema della formazione di calcoli. Lo stomaco rimanente, inoltre, viene collegato con il tratto dell'intestino tenue precedentemente sezionato a 2.5-3 metri dalla valvola ileo-cecale (che andrà a formare il "tratto alimentare"). Il restante tratto intestinale escluso dal transito del cibo (tratto biliopancreatico) viene attaccato con il "tratto alimentare" a 50 cm dalla valvola ileo-cecale.
  • Duodenal Switch: la differenza sostanziale rispetto all'intervento secondo Scopinaro è la resezione gastrica di tipo verticale. Non vengono coinvolti piloro (valvola tra stomaco ed intestino) e un piccolo tratto del duodeno.
  • Conservazione dello stomaco: in genere usata in seguito ad un acquisto di peso dopo bendaggio gastrico regolabile. Lo stomaco viene mantenuto nella sua interezza, ma gli viene posizionato un anello che si riassorbe dopo sei mesi circa.

Con la diversione biliopancreatica si ottiene una riduzione del 65/75% circa del peso in eccesso presente nel periodo precedente all'operazione[6].

I vantaggi

  • ottimo calo ponderale ottenuto in breve tempo e per un periodo indefinito
  • controllo a lungo termine dei valori della sindrome metabolica e dei parametri cardiovascolari[7]
  • possibile intervento in laparoscopia
  • basso coinvolgimento del paziente il quale può seguire una dieta libera fatta eccezione degli zuccheri semplici

Gli svantaggi

  • tecnica chirurgica complicata
  • necessità di supplementazioni alimentari a vita
  • feci e flatulenze molto malodoranti in rapporto alla quantità di cibo ingerito. Questo fenomeno può essere tenuto sotto controllo attraverso una particolare dieta o assunzione di farmaci. È da tenere in considerazione che tende a diminuire nel giro di pochi anni.

Rischi connessi ad interventi

I rischi che potrebbero insorgere a distanza di tempo dopo diversione biliopancreatica sono:

  • Carenza proteica che nelle forme più gravi, ma rare, può richiedere una revisione chirurgica dell'intervento
  • Carenza di ferro e/o Vitamina B12 e/o acido folico che può essere tenuta sotto controllo con la somministrazione o per via orale o intramuscolo o endovena delle sostanze carenti, a seconda della gravità
  • Osteoporosi da carenza di calcio che può essere sopperita con l'assunzione di cibo o da compresse di calcio per bocca
  • Carenza di vitamine liposolubili ovvero le vitamine A, D, E e K
  • Carenza di Tiamina
  • Ulcera tra stomaco ed intestino che si previene o corregge con terapia
  • Diarrea che nei casi più gravi, ma rari, può richiedere una revisione chirurgica
  • Raramente comparsa di emorroidi, ragadi e altre malattie della regione anale

Su 13.871 interventi raccolti nel Registro Italiano della Società Italiana di Chirurgia dell'Obesità e delle Malattie metaboliche (S.I.C.OB.) la mortalità operatoria è stata dello 0.8% nelle diversioni bilio-pancreatiche[8].

Recenti evidenze cliniche

Nuovi dati sono giunti da due studi pubblicati a marzo 2012 dall'autorevole rivista scientifica: New England Journal of Medicine. I due studi dimostrano che in soggetti obesi con diabete di tipo 2 la chirurgia bariatrica, oltre a ridurre il peso, è in grado di controllare anche il diabete, risultando più efficace della stessa terapia farmacologica. È la prima volta che viene dimostrato con chiarezza, con dei dati clinici di confronto e con dei criteri di studio rigorosi.[9][10]

Le evidenze nello specifico dei due studi sono state:

  • Studio Mingrone: effettuato su pazienti obesi con BMI ≥ 35 con diabete di tipo 2.

A 2 anni dall'inizio dello studio, i pazienti sottoposti a terapia farmacologica tradizionale non mostravano una significativa remissione del diabete, mentre il gruppo di pazienti sottoposti a bypass gastrico i livelli di diabete raggiungevano una diminuzione del 75% rispetto al periodo preoperatorio e del 95% nel gruppo di pazienti sottoposti ad intervento bariatrico di diversione biliopancreatica. I parametri come: età, sesso, BMI al basale, durata del diabete e cambiamenti di peso preoperatori non sono risultati predittivi per il miglioramento nel periodo dopo l'intervento bariatrico sia dei livelli di diabete a distanza di 2 anni che della glicemia a 1 e 3 mesi.

  • Studio Schauer: effettuato su pazienti obesi con diabete di tipo 2.

Dopo 12 mesi di terapia farmacologica, i pazienti non hanno riportato una riduzione significativa della glicemia rispetto al gruppo di pazienti sottoposti all'intervento chirurgico di bypass gastrico (Roux-en-Y) o di gastrectomia verticale parziale.

Anche se sono necessari ulteriori approfondimenti, gli esperti ritengono questi risultati molto promettenti ed incoraggianti. Non è tanto la perdita di peso conseguente all'operazione a produrre gli effetti positivi, ma la messa in moto di meccanismi legati alla produzione ormonale: il tratto gastro-intestinale ha infatti un ruolo specifico nel diabete di tipo 2 indipendentemente dalla riduzione di peso o dalla modifica di assunzione di cibo, aspetti che comunque contano sulla patologia diabetica.

Note

  1. ^ W. J. Pories, Bariatric Surgery: Risks and Rewards, in The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, vol. 93, n. 11, 2008, pp. S89-S56. URL consultato il 14 marzo 2012.
  2. ^ S. Shahzeer, Bariatric Surgery. A primer, in Canadian Family Physician, vol. 56, 2010, pp. 873-879. URL consultato il 14 marzo 2012.
  3. ^ N. Runkel, Bariatric Surgery, in Deutsches Arzteblatt International, vol. 108, n. 20, 2011, pp. 341-346. URL consultato il 14 marzo 2012.
  4. ^ M. J. F. Bult, Surgical treatment of obesity, in European Journal of Endocrinology, vol. 158, 2008, pp. 135-145. URL consultato il 14 marzo 2012.
  5. ^ J. M. H. Bennett, REVIEW Surgery for morbid obesity (PDF), in Postgrad Med J, vol. 83, 2007, pp. 8-15. URL consultato il 14 marzo 2012.
  6. ^ Consiglio direttivo S.I.C.OB, Consenso informato per intervento di chirurgia dell’obesità (PDF), in Documento ufficiale S.I.C.OB, 2009, p. 7. URL consultato il 14 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2014).
  7. ^ A. E. Pontiroli et al, Biliary pancreatic diversion and laparoscopic adjustable gastric banding in morbid obesity: their long-term effects on metabolic syndrome and on cardiovascular parameters (PDF), in Cardiovascular Diabetology, vol. 8, 2009, p. 37. URL consultato il 14 marzo 2012.
  8. ^ P. Forestieri et al, S.I.C.OB. Linee guida e stato dell'arte della chirurgia bariatrica e metabolica in Italia. (PDF), 2008, p. 53. URL consultato il 9 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
  9. ^ Bariatric surgery versus conventional medical therapy for type 2 diabetes Mingrone G et al, N Engl J Med. 2012 Apr 26;366(17):1577-85. Epub 2012 Mar 26.
  10. ^ Bariatric surgery versus intensive medical therapy in obese patients with diabetes Schauer PR et al N Engl J Med. 2012 Apr 26;366(17):1567-76. Epub 2012 Mar 26

Bibliografia

  • M. G. Gentile, L'obesità. Conoscerla per prevenirla e curarla., Mattioli 1985, 2009, ISBN 9788862610667.
  • D. Capizzi, F. D. Capizzi, Obesità e chirurgia., CG Edizioni Medico Scientifiche, 2011, ISBN 9788871102566.
  • P. Gremigni, L. Letizia, Il problema obesità., Maggioni, 2011, ISBN 9788838766831.
  • Istituto Auxologico Italiano (a cura di), Obesità e genetica: oltre lo stile di vita, Il Pensiero Scientifico, 2011, ISBN 9788849003475.
  • O. Bosello, M. Cuzzolaro, Conoscere e curare l'obesità, Kurtis, 2004, ISBN 88-85030-82-3.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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