Orbita equatoriale: differenze tra le versioni

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Si definiscono orbite '''equatoriali''' quelle orbite il cui piano orbitale coincide con il piano equatoriale dell'attrattore. Nel caso di orbite equatoriali terrestri, il piano orbitale coinciderà con il piano definito dall'equatore terrestre.<ref name=definizione>{{cita|G. Mengali e A. Quarta|p. 49|Mengali}}; {{cita|D. A. Vallado|p. 107|Vallado}}.</ref> Nelle orbite equatoriali:
{{F|astronomia|luglio 2017}}
Si definiscono orbite '''equatoriali''' quelle orbite il cui piano orbitale coincide con il piano equatoriale dell'attrattore. Nel caso di orbite equatoriali terrestri, il piano orbitale coinciderà con il piano definito dall'equatore terrestre. Nelle orbite equatoriali:


* L'inclinazione orbitale è nulla, ovvero il versore del [[Vettore momento angolare orbitale|momento della quantità di moto]] dell'orbita coincide con il versore della velocità angolare dell'attrattore;
* L'[[inclinazione orbitale]] è nulla, ovvero il versore del [[Vettore momento angolare orbitale|momento della quantità di moto]] dell'orbita coincide con il versore della velocità angolare dell'attrattore;<ref name=definizione/>
* Non è definita l'[[Asse nodale|asse dei nodi]], come linea data dall'intersezione tra piano equatoriale e piano orbitale;
* Non è definita l'[[Asse nodale|asse dei nodi]],<ref name=particolarità/> come linea data dall'intersezione tra piano equatoriale e piano orbitale, essendo i due piani coincidenti;
* Non è definita l'[[ascensione retta del nodo ascendente]] Ω (RAAN in letteratura anglosassone), che identifica lo scostamento angolare dell'asse nodale dalla direzione del [[Punto vernale|punto d'Ariete]] γ.
* Non è definita l'[[ascensione retta del nodo ascendente]] Ω (RAAN in letteratura anglosassone),<ref name=particolarità/> che identifica lo scostamento angolare dell'asse nodale dalla direzione del [[Punto vernale|punto d'Ariete]], γ.


Per le orbite equatoriali [[orbita ellittica|ellittiche]], la posizione del [[pericentro]] è assegnata rispetto alla direzione del punto d'Ariete attraverso la [[longitudine del pericentro]], ϖ.<ref name=particolarità/> Talvolta si preferisce specificare che sia la vera longitudine del pericentro.<ref>{{cita|D. A. Vallado|p. 109|Vallado}}.</ref> Per le orbite equatoriali [[orbita circolare|circolari]], per le quali non è definita neppure la [[linea degli apsidi]], la posizione del satellite è data rispetto alla direzione del punto d'Ariete attraverso la [[longitudine vera]], <math>l</math> o λ.<ref name=particolarità>{{cita|G. Mengali e A. Quarta|pp. 65-66|Mengali}}.</ref><ref>{{cita|D. A. Vallado|p. 111|Vallado}}.</ref>
Un interessante tipologia di orbita geocentrica equatoriale è l'[[orbita geostazionaria]], ovvero un'orbita equatoriale e [[Orbita geosincrona|geosincrona]], avente come periodo orbitale il periodo di rotazione terrestre: questo garantisce che il satellite punterà sempre verso lo stesso punto della superficie terrestre (punto subsatellitare); le orbite di questo tipo sono utilizzate quasi esclusivamente da satelliti per telecomunicazioni.

Un interessante tipologia di orbita geocentrica equatoriale è l'[[orbita geostazionaria]], ovvero un'orbita equatoriale e [[Orbita geosincrona|geosincrona]], avente come [[periodo orbitale]] il periodo di rotazione terrestre: questo garantisce che il [[satellite artificiale|satellite]] punti sempre verso lo stesso punto della superficie terrestre (punto subsatellitare); le orbite di questo tipo sono utilizzate prevalentemente da satelliti per telecomunicazioni.<ref>{{cita|J. J. Pocha|pp. 1-2|Pocha}}.</ref>

== Note ==
<references/>

== Bibliografia ==
* {{cita libro |cognome1=Mengali |nome1=Giovanni |nome2=Alessandro |cognome2=Quarta |titolo=Fondamenti di Meccanica del Volo Spaziale |editore=Plus - Pisa University Press |città=Pisa |anno=2006 |ISBN=978-88-8492-413-1 |cid=Mengali}}
* {{cita libro |lingua=en |titolo=An Introduction to Mission Design for Geostationary Satellites |nome=Jehangir J. |cognome=Pocha |editore=Springer Science & Business Media |anno=2012 |isbn=9789400938571 |cid=Pocha}}
* {{cita libro |lingua=en |titolo=Fundamentals of Astrodynamics and Applications |nome=David A. |cognome=Vallado |edizione=2 |editore=Springer Science & Business Media |anno=2001 |isbn=9780792369035 |capitolo=Satellite State Representations |pp=103-118 |cid=Vallado}}


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Versione delle 03:31, 11 gen 2019

Si definiscono orbite equatoriali quelle orbite il cui piano orbitale coincide con il piano equatoriale dell'attrattore. Nel caso di orbite equatoriali terrestri, il piano orbitale coinciderà con il piano definito dall'equatore terrestre.[1] Nelle orbite equatoriali:

Per le orbite equatoriali ellittiche, la posizione del pericentro è assegnata rispetto alla direzione del punto d'Ariete attraverso la longitudine del pericentro, ϖ.[2] Talvolta si preferisce specificare che sia la vera longitudine del pericentro.[3] Per le orbite equatoriali circolari, per le quali non è definita neppure la linea degli apsidi, la posizione del satellite è data rispetto alla direzione del punto d'Ariete attraverso la longitudine vera, o λ.[2][4]

Un interessante tipologia di orbita geocentrica equatoriale è l'orbita geostazionaria, ovvero un'orbita equatoriale e geosincrona, avente come periodo orbitale il periodo di rotazione terrestre: questo garantisce che il satellite punti sempre verso lo stesso punto della superficie terrestre (punto subsatellitare); le orbite di questo tipo sono utilizzate prevalentemente da satelliti per telecomunicazioni.[5]

Note

  1. ^ a b G. Mengali e A. Quarta, p. 49; D. A. Vallado, p. 107.
  2. ^ a b c d G. Mengali e A. Quarta, pp. 65-66.
  3. ^ D. A. Vallado, p. 109.
  4. ^ D. A. Vallado, p. 111.
  5. ^ J. J. Pocha, pp. 1-2.

Bibliografia

  • Giovanni Mengali e Alessandro Quarta, Fondamenti di Meccanica del Volo Spaziale, Pisa, Plus - Pisa University Press, 2006, ISBN 978-88-8492-413-1.
  • (EN) Jehangir J. Pocha, An Introduction to Mission Design for Geostationary Satellites, Springer Science & Business Media, 2012, ISBN 9789400938571.
  • (EN) David A. Vallado, Satellite State Representations, in Fundamentals of Astrodynamics and Applications, 2ª ed., Springer Science & Business Media, 2001, pp. 103-118, ISBN 9780792369035.