Carlo Barabino
Carlo Barabino (Genova, 1768 – Genova, 1835) è stato un architetto italiano.
Biografia
Barabino fu certamente il più importante e creativo architetto genovese del XIX secolo.
La sua opera, svolta principalmente nell'ambito genovese, fu di enorme importanza per la configurazione ottocentesca della città. La sua matrice culturale, improntata al principi del neoclassicismo, ebbe estrema coerenza formale ed influenzò il gusto della prima metà del secolo. La sua opera di urbanista determinò lo sviluppo della città come prima aveva fatto solo Galeazzo Alessi.
Barabino ebbe la sua prima formazione all'Accademia Ligustica di Genova e, nel 1788 andò a Roma, studiando alla atelier di Giuseppe Barbieri. Nel 1793, dopo aver vinto importati premi d'architettura, tornò a Genova iniziando l'attività professionale.
Agli esordi della sua carriera, in merito al suo progetto di “Prolungamento del Molo di Genova, con bagni, batteria, caserme, e con un monumento al cittadino Colombo per l'uso di fanale”, fu accolto tra i soci di merito della Ligustica il 16 agosto 1795, assieme a Lorenzo Fontana (nipote quest'ultimo di Gaetano Cantoni) e a Giacinto Pellegrini. Il 7 giugno 1802 Barabino venne chiamato all'Accademia per dirigere le scuole riunite di architettura e di ornato, succedendo qui ad A. Tagliafichi e a G.B. Cervetto, con incarico triennale.
Tra i primi progetti del Barabino sono i Lavatoi neoclassici della Repubblica Ligure, in via dei Servi, del 1797. A seguito di una causa di malversazione relativa a questa opera, di cui forse Barabino non fu colpevole, dovette passare alcuni anni di attività in sordina, prima di riemergere come principale architetto della città.
In questa prima fase ebbe piccoli incarichi. Nel 1801 fu chiamato a Milano per prendere parte alla giuria che deve esaminare il progetto per il Foro Bonaparte di Giovanni Antolini. Nel 1805 aprì lo studio con Giovan Battista Crovetto. Nel 1818 fu nominato architetto del Comune.
Il 1825 fu un anno chiave per l'architetto che ricoprì per il decennio successivo il ruolo di maggiore architetto della città. Barabino produsse in questi anni alcuni importanti progetti architettonici, primo fra tutti il Teatro Carlo Felice, e fu il principale coordinatore dei piani urbanistici della città, che ne influenzarono lo sviluppo dei successivi decenni.
Barabino ebbe anche un'intensa attività didattica. Già nel 1807 aprì un atelier d'istruzione con il Crovetto. Fu, dal 1808 al 1811 direttore dell'ornato alla medesima Accademia, mentre dal 1824 fino alla morte assunse la direzione dell'intero istituto. Tra i suoi allievi Giovan Battista Resasco e Ignazio Gardella (senior).
La morte lo colse nell'epidemia di colera del 1835 quando gli era appena stato affidato il progetto per la realizzazione del cimitero monumentale di Staglieno.
Principali progetti e realizzazioni a Genova
- 1796 Casa Masuccone (in piazza Matteotti, tra la piazza, vico Notari, vico delle Erbe).
- 1797 Lavatoi pubblici dei Servi (oggi nei Giardini Baltimora, restaurati e ambientati nuovamente da Ignazio Gardella).
- 1819 Facciata della Chiesa di San Siro.
- 1821 Progetto per il parco dell'Acquasola. I lavori del parca verranno diretti dall'architetto tra il 1825-1826. In questa realizzazione unisce in un'unico terrazzamento il Bastione dell'Acquasola, i mucchi dell'Acquasola, le mura dell'Acquasola arrivando al bastione di Luccoli, occupato dalla Villetta DiNegro.
- 1825 Propone il Progetto per aumentare le abitazioni nella città di Genova. Tale piano urbanistico concepisce un'espansione urbana per assi rettilinei esterni a quella che era la città medioevale. Lo sviluppo successivo della città, pur nelle differenze realizzative, manterrà di questo piano il sistema per assi rettilinei (vedi approfondimento).
- 1825 - 1828 Teatro Carlo Felice. Il teatro sarà inaugurato nel 1828. Il teatro è stato distrutto a seguito dei bombardamenti della seconda guerra mondiale, e poi ricostruito negli esterni su progetto di Ignazio Gardella e Aldo Rossi.
- 1826 - 1832 Palazzo dell'Accademia Ligustica di Belle Arti.
- 1834 Progetto per la facciata della chiesa dell'Annunziata, che riprende un precedente progetto del 1816 (il progetto fu realizzato, con variazioni, dal suo allievo Giovan Battista Resasco).
- 1834 Progetto per il ponte sifone per l'acquedotto civico (Acquedotto storico di Genova), che attraversa la valletta del Cimitero monumentale di Staglieno.
- 1835 Progetto per il Cimitero monumentale di Staglieno (anche questo fu realizzato dal suo allievo Giovan Battista Resasco).
Bibliografia
- Emmina De Negri, Ottocento e rinnovamento urbano. Carlo Barabino, Genova, Sagep, 1977.
- Mirko Grassi, Barabino a Genova, Itinerario di Domus n. 60, allegato a Domus n. 719, settembre 1990.
- Claudio Tosi, La facciata della Basilica Santissima Annunziata del Vastato e i progetti per un monumento a Pio VII, in «La Berio», 1 (2003), pp. 3-17.