Zhao Rugua

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«Il paese di Ssi-kia-li-ye è vicino ai confini della terra di Lu-mei (terra di Roma). Le vesti, i costumi e la lingua sono come quelli di Lu-mei. In questo paese c'è una montagna con una caverna molto profonda. Nelle quattro stagioni ne esce un fumo. Visto da lontano, di mattina sembra fumo, di sera fiamma; osservato da vicino è come un fuoco fortemente rumoreggiante»

Zhao Rugua[1] (趙汝适T, Zhao RuguaP, trascritto a volte come Chao Ju-Kua, Chau Ju-Kua or Chou Ju-kua) (11701231) è stato uno scrittore cinese. Fu ispettore della città cinese di Quanzhou durante gli ultimi anni della dinastia Song.

Scrisse un libro chiamato Zhufan Zhi (諸蕃志, o Chu-fan-chi, letteralmente "Descrizione dei Popoli Barbari" [2] o "Informazioni sui Popoli Stranieri", "Giornale dei Forestieri" [3]) attorno 1225 d.C. Il primo volume è un elenco di terre straniere, con la descrizione di ogni luogo e dei costumi delle rispettive popolazioni, nonché dei beni che vi si commerciano. Egli descrive anche celebri monumenti oggi scomparsi come il Faro di Alessandria, e parla anche della Terra di Lu-mei (probabilmente "Terra di Roma", ossia l'Italia); molte delle notizie che tramanda corrispondono poi a quelle riportate da Marco Polo ne Il Milione, ad esempio l'isola del Madagascar con il suo gigantesco uccello Roc (presente anche nelle Mille e una notte), le Andamane popolate da feroci cannibali, tutte inserite insieme alla Sicilia in una sezione dal titolo "Isole leggendarie". Il secondo volume è un catalogo di beni commerciabili.

Molte informazioni raccolte nello Zhufan Zhi furono tratte da un'opera più antica, risalente al 1178: Ling-wai-tai-ta del geografo cinese Chou Ch’u-fei.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nell'onomastica cinese il cognome precede il nome. "Zhao" è il cognome.
  2. ^ Old Chinese Book Tells of the World 800 Years Ago; Chau-Ju-Kua's Chronicles of the Twelfth Century, Now First Translated, Give a "Description of Barbarous Peoples" Picked Up by This Noted Inspector of Foreign Trade and Descendant of Emperors.
  3. ^ The Emperor's Giraffe Archiviato il 25 ottobre 2008 in Internet Archive. by Samuel M. Wilson

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Friedrich Hirth and W.W. Rockhill (translators), CHAU-JU-KUA: His work on the Chinese and Arab Trade in the twelfth and thirteenth Centuries, entitled chu-fan-chi (Cheng-Wen Publishing Company, 1967) ([1])

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN13253762 · ISNI (EN0000 0004 4456 115X · CERL cnp00484499 · LCCN (ENno97049987 · GND (DE124871550 · J9U (ENHE987007423044305171 · WorldCat Identities (ENlccn-no97049987
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