Yes, We Fuck!

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Yes, We Fuck!
Titolo originaleYes, We Fuck!
Lingua originalespagnolo, catalano
Paese di produzioneSpagna
Anno2015
Durata59 min
Generedocumentario
RegiaAntonio Centeno
Raúl de la Morena
Casa di produzioneMicromecenazgo
FotografiaRaúl de la Morena
MontaggioRaúl de la Morena
MusicheSònia Basco
Raúl Morales

Yes, We Fuck! (in italiano, Sì, scopiamo!) è un documentario spagnolo del 2015 diretto da Antonio Centeno e Raúl de la Morena.[1] Il titolo parodia il famoso slogan della campagna presidenziale di Barack Obama del 2008, Yes, we can.[2]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Il documentario esplora la sessualità delle persone con diversità funzionale. Attraverso sei storie, si trattano diverse tematiche che, tra le altre, includono il modo di vivere la propria sessualità, la vita di coppia, la prostituzione o l'assistenza sessuale.[3][4]

Il film fa uso di immagini sessuali esplicite, con l'intento di rompere con la visione egemonica che chiude le persone non autosufficienti in uno stereotipo di infantilizzazione permanente, allo scopo di mostrare che tali persone posseggono non solo corpi desideranti ma anche desiderabili. L'obiettivo è quello di creare nuovi immaginari politici che possano ridefinire alcuni concetti alla base della società, come quello di mascolinità fino a quello di democrazia.[5][6][7]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • 2015
    • Miglior documentario al Pornfilmfestival Berlin[8][9][10]
    • Miglior documentario LGBT al FlixxFest International Film Festival[11]
    • Candidatura al Barcelona Creative Commons Film Festival[12]
    • Candidatura al Festival de Cine Independiente de Barcelona - l'Alternativa[13]
  • 2016
    • Miglior documentario al Fish and Chips Film Festival[14]
    • Candidatura alla Mostra la Ploma[15]
    • Candidatura al Festival Zinegoak[4][16]
    • Candidatura al BFI Flare: London LGBTQ+ Film Festival[17]
    • Candidatura a La Fête du Slip - Festival des Sexualities[18]
    • Candidatura al Festival PopPorn[19]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Yes, We Fuck! - Recensione, su Nocturno. URL consultato il 21 febbraio 2019.
  2. ^ (ES) Luca Platero, 'Yes, We Fuck!’: la revolución de los cuerpos disidentes, su Pikara Online Magazine, 19 gennaio 2015.
  3. ^ ‘Yes, We Fuck’: el documental sobre sexo entre personas con diversidad funcional, su El Huffington Post, 18 aprile 2015.
  4. ^ a b 'Yes We Fuck', documental sobre 6 historias que cuentan su sexualidad, su eitb.eus, 26 febbraio 2016.
  5. ^ Javier Zurro, Libertad, igualdad y sexualidad, su El Confidencial, 29 marzo 2015.
  6. ^ Javier Gallego, Yes, We Fuck, su La Marea, 7 maggio 2015.
  7. ^ Antonio Centeno, La diversidad funcional como oportunidad para las nuevas masculinidades, su eldiario.es, 1° dicembre 2017.
  8. ^ 10.Pornfilmfestival Berlin. Catalogue (PDF), su pornfilmfestivalberlin.de.
  9. ^ (FR) Yes, We Fuck ! (Oui, on baise !), su teff.be. URL consultato il 24 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2018).
  10. ^ (DE) Corinne Plaga, Alternative Sexfilme: Berliner Pornfilmfestival feiert Jubiläum, su Berliner Zeitung, 21 ottobre 2015.
  11. ^ (EN) 2015 FlixxFest Winners, su Flixxfest, 3 gennaio 2016. URL consultato il 24 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2020).
  12. ^ Estreno en Barcelona de Yes We Fuck, su OVI Barcelona.
  13. ^ (ES) Yes, We Fuck! (Raúl de la Morena, Antonio Centeno) » L'Alternativa Paralelas, su alternativa.cccb.org.
  14. ^ PROGRAMMA EDIZIONE 2016, su fishandchipsfilmfestival.com. URL consultato il 24 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2019).
  15. ^ (ES) Mostra la ploma: el cine LGTB toma la Filmoteca y Las Naves, su Cultur Plaza, 6 giugno 2016.
  16. ^ Zinegoak 2016 (PDF), su zinegoak.com.
  17. ^ (EN) BFI Flare: London LGBT Film Festival 30th anniversary programme announced, su British Film Institute.
  18. ^ (FR) YES WE FUCK, su lafeteduslip.ch.
  19. ^ (PT) Gabriel Parise, Festival PopPorn vem aí com filmes eróticos, debates e workshops de tantra, bondage e selfie porn, su zupi.co. URL consultato il 24 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2018).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]