Wikipedia:Bar/Discussioni/Un popolo di artisti e di avvocati

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Un popolo di artisti e di avvocati NAVIGAZIONE


Apro codesta mia con parole dantesche.

Godi, Fiorenza, poi che se' sì grande, / che per mare e per terra batti l'ali, / e per lo 'nferno tuo nome si spande!

Così principia il Canto Vigesimosesto dell'Inferno, ed esprime con precisione impareggiabile lo stato d'animo con cui redigo codeste parole. Da chiunque potevo sospettare una denuncia al nostro (miserrima parola!) progetto per violazione del diritto d'autore, da qualunque regime, autorità ed istituzione. Ma quando mi fu cognito che un Polo Museale tra i più illustri dell'orbe terracqueo accusa il nostro cenacolo di abuso di diffusione della cultura, secondo una legge vetusta ed antiquatissima, provai sulle mie carni le fiamme che arsero, nella Roma papalina dell'anno milleseicento, un uomo che faceva della libertà, di quella libertà che assurge a nostro distintivo, la sua bandiera e il suo ideale. Era forse quest'uomo di mentalità troppo lungimirante per i suoi tempi gretti e chiusi, così come il progetto di un'enciclopedia italofona lo è per la nostra arcidatata legge sul diritto d'autore, conservata negli Archivi Romani dal lontanissimo millenovecentoquarantuno e mai più rammodernata in quasi sei decenni di repubblicano legiferare?

Dov'è il gravissimo crimine contestato a noi da quel preziosissimo, singolarissimo scrigno d'arte patria che rispondono al nome di "Uffizi"? Quale poderoso e incalcolabile danno abbiamo arrecato alla conclamata capitale universale del Rinascimento?

Fu l'ignominia, l'onta, l'errore tragico il rendere partecipe il genere umano di una minima parte dei tesori custoditi in quel tempio di beltà? Siamo allora noi migliaia di Antigoni sofoclee, costrette da discutibilissimi dettami superiori ad accettare atti contro logica, natura e buon senso? Ah, sic transit gloria mundi!

Ritenete che la Caporetto si limiti a questo? Illusi!

Secondo un'interpretazione più lata di codesto dettato, andrebbero cassate anche le foto riguardanti opere dell'ingegno architettonico italiano i cui autori siano viventi o abbiano lasciato questo (consentitemi l'aggettivo infame) mondo da meno di settant'anni. Orrore e sgomento!

Maledettissima sia quell'obbrobrio giuridico che obblighi l'Uomo ad ignorare sette decenni di patria ars construendi! Meditino sulle oscenità da esso generate i suoi esecutori!

È dunque reato, per citare esempi illustri, immortalare la Torre Velasca, gnomone modernissimo dell'Ambrosiana civitas? Ritrarre su un quadernetto la singolarità del Palazzo della Civiltà Italiana, simbolo stesso del disegno da costruzione del secolo appena tramontato, che peraltro porta incisa nel travertino la vocazione all'arte innata nel genus Italicus? Fissare nelle modernissime memorie digitali quelle leggiadre spire, quella possente Torre e tutto quanto contribuisca a definire lo Stadio Comunale di Firenze, per funzione unita a valore artistico, il "Panatenaico d'Italia"? Riprodurre, anche con la più umile delle argille, le piramidi singolarissime che fanno del principale scalo ferroviario partenopeo un unicum nel Mezzogiorno d'Italia? Per un altro corpus iuris europeo, no. Per le bislacche leggi d'Italia, sì.

Vengo rapidamente a concludere. Nel felice caso in cui uno di voi, di noi, abbia la lieta ventura di conoscere uno dei nostri mille e più parlamentari, gli parli di questo scippo che un cartaceo ladruncolo settantenne sta perpetrando ai danni della Comunità di cui siamo parte. Lo implori, anche a nome mio, di prodigarsi perché tale scempio abbia finalmente fine, perché sulle macerie di una legge esangue (ottimo e contestualissimo il paragone, non vi sembra?) sorga un edificio giuridico che, della patria Costituzione, attragga la positiva invidia del mondo legale e rispetti, senza fraintenderlo, il comma secondo dell'Articolo Nono, secondo il quale la Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

Nella speranza che per "tutela" non s'intenda l'istinto che spinge certe madri dissennate, al primo refolo di tramontana, a vestire il pargolo con triple razioni di cappotti, berretti, sciarpe, maglioni e calzettoni di lana: eviterebbero senza dubbio che prenda freddo, ma i traumi infantili ne segnerebbero irrimediabilmente la psiche.

Il Generale Francesco ego sum fino all'ultimo uomo 22:20, 6 lug 2007 (CEST)[rispondi]

tradotto per i comuni mortali, in pratica gli Uffizi dicono che anche le foto di opere d'arte create da artisti viventi o morti da meno di 70 anni sono coperte da diritti d'autore?? --Vito Dillo a Vituzzu 22:42, 6 lug 2007 (CEST)[rispondi]
Quelli di meno di 70 anni è ovvio (e non c'era bisogno che lo dicessero gli Uffizi). E per quelle con più di 70 anni? --ChemicalBit - scrivimi 22:58, 6 lug 2007 (CEST)[rispondi]
Mi sembra che la questione si riduca a due opzioni: hanno ragione loro, oppure abbiamo ragione noi. Dunque, questa legge che dice? Se gli artisti perdono il diritto d'autore sull'opera dopo 70 anni dalla morte, che gli Uffizi se ne facessero una ragione. Altrimenti, si cancelli pure. --archeologo 23:00, 6 lug 2007 (CEST) P.S. Ovviamente i musei si lamentano perché se noi pubblichiamo le foto delle opere d'arte, loro vendono meno cataloghi. Certo, se i cataloghi non li vendessero a 80 euro magari qualche libretto in più lo venderebbero (ma sto rischiando di andare fuori tema...)[rispondi]
Purtroppo hanno ragione loro. Le opere di artisti morti da almeno 70 anni sono nel PD, a meno che non siano sotto il controllo del Ministero o delle Belle Arti (non ricordo quale delle due). In questi casi le immagini sono nel PD a meno che chi le gestisce non decide altrimenti, ed è quello che hanno fatto i musei fiorentini. Jalo 23:13, 6 lug 2007 (CEST)[rispondi]
Ma siamo sicurissimi? Allora che facciamo? Buttiamo le foto di tutti i siti archeologici italiani solamente perché gestiti da Soprintendenze e Ministero dei Beni Culturali? Mi sembra quantomeno assurdo. Ma il testo della legge dove si può trovare? --archeologo 23:18, 6 lug 2007 (CEST)[rispondi]
La servo subito, collega. Gradisce una mascherina per la polvere? Il Generale Francesco ego sum fino all'ultimo uomo 23:35, 6 lug 2007 (CEST)[rispondi]
Loro avranno la legge dalla loro parte ma noi abbiamo milioni di accessi, bisogne creare un bel template che specifica che la foto dell'opera d'arte è assenta per via della legge italiana. Magari se molte persone si rendono conti di quanto sia castrante e idiota questa legge si riesce a ottenerne una modifica. Hellis 23:38, 6 lug 2007 (CEST)[rispondi]

Non è possibile avere fotografie di questa opera(/palazzo/statua/ecc) perché in Italia(/Belgio/ecc) non esiste il diritto di panorama.

Non è possibile avere fotografie di opere (di questo autore) perché verrebbe infranto il copyright sulle sue opere

Dunque mi chiedo: se pubblichiamo la foto di un'opera d'arte degli Uffizzi in pubblico dominio (la foto, non l'opera) trasgrediamo la legge o no? --archeologo 23:49, 6 lug 2007 (CEST)[rispondi]
Si, la trasgrediamo. Non possiamo pubblicare foto di opere esposte in questi musei. La discussione completa la trovi qui. Jalo 00:27, 7 lug 2007 (CEST)[rispondi]
premetto che la mia opinione è al 100% favorevole al copyleft e, più estremisticamente, all'abolizione del diritto d'autore così come concepito attualmente. Detto questo, sulla base della situazione attualmente esistente, non trovo così grave che la sovraintendenza dei beni artistici faccia valere i propri diritti su opere artistiche di tale livello, considerando l'attuale difficoltà che esiste sulla reale tutela delle licenze libere (quanti siti ad esempio pubblicano testi di wikipedia senza rispettarla, magari apponendovi copyright anche ad uso commerciale?) e considerando quante ruberie ha subìto il nostro patrimonio artistico da parte degli altri paesi. Personalmente, quando vedrò un reale utilizzo diffuso della GFDL ed in generale delle licenze libere sarò il primo a lamentarmi del comportamento della sovraintendenza fiorentina, ma finchè troverò difficoltà nell'avere licenze di questo tipo per argomenti in proporzione davvero ridicoli (esempio: gruppi musicali) non avrò di che lamentarmi. Tutto ciò, ovviamente, imho. --KS«...» 04:03, 7 lug 2007 (CEST)[rispondi]

Premesso che non sono un avvocato, ma ho parlato spesso della cosa con un amico che lavora all'archivio di stato, il problema con gli Uffizzi non dovrebbe essere la LDA, ma il "Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137" pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 45 del 24 febbraio 2004 [1] (per cui non e' vetusta, ha poco piu' di 3 anni, anche se riprende le leggi precedenti), che in teoria vieta qualsiasi riproduzione (commerciale o personale) di opere per cui il ministero/sovraintendenza/ente locale abbia dato l'esclusiva di uso a terzi o che possa essere in concorrenza con l'uso che ne fa l'ente (es museo che vende cataloghi con foto) e la riproduzione non personale (e rilasciale in internet, per di piu' con licenza che permette l'uso commerciale, e' sicuramente non personale) di tutto il resto senza preventivo consenso dell'ente (che dovrebbe essere chiesto ad ogni riutilizzo, per cui la cosa non sarebbe compatibile con le licenze virali). Per il resto, considerando la quantita' di roba che "tutela" la legge qui sopra, unita a quella tutelata dalla LDA (architetti morti da meno di 70 anni), a naso direi che il 90% delle foto di esterni presenti in it.wiki sono fuorilegge. --Yoggysot 04:30, 7 lug 2007 (CEST)[rispondi]

Non mischiamo le cose!! un conto è la storia del diritto di panorama, un conto è la questione del polo museale fiorentino. La prima cosa forse ci può essere una scappatoia con l'edp (sentire cruccone e g.dallorto), ma non so dirvi molto, la seconda è vera fino a un certo punto... finché commons continua ad accettare il pd art, la cosa riguarda il ministero e commons, non la wiki italiana e commons. Noi abbiamo tolto i link a img del polo museale in via tutelativa, però... a gennaio sarà passato un anno dalla diffida, forse hanno solo voluto solo far sentire la voce grossa in risposta a un wikipediano che era andato a chiedere un'autorizzazione per fotografare a gratis il david di Donatello per wiki (parliamo di giugno 2006). Su commons hanno già mandato a ca***e un funzionaro di un ministero greco che voleva il copyright su partenone & co., per cui finché seguono la legislazione degli Usa ci teniamo il pd-art e non ci stressiamo troppo finché le img non sono su it.wiki. Tra parentesi il discorso riguarderebbe TUTTE le soprintendenze italiane, quindi QUALSIASI museo statale italiano, il discorso di firenze è che sono gli unici ad averci fatto presente della legge in maniera scritta, tutti gli altri fanno finta di niente ma non vuol dire che acconsentano all'uso di img. Tra l'altro, e qui chiudo, ci avevano detto che con img a bassa risoluzione e lista in copia alla soprintendenza avrebbero anche preso in considerazione la concessione di una eventuale liberatoria (non vuol dire che ce l'avrebbero data sicuramente, ma ci avrebbero pensato), però l'unica cosa che abbiamo fatto è chinare il capo e cancellare i link alle img (anche per il lavoro titanico, cmq credo che sia meglio così, i loro interessi non sono conciliabili con la gfdl). Io credo che più che una stangata su wikipedia (con le centinaia di siti che pubblicano img anche a alta risoluzione) sia stato più un atto dovuto. --SailKon le mani tra i capelli. 08:30, 7 lug 2007 (CEST)[rispondi]

Precisazione
Il divieto degli Uffizi, a mente dell'art.10 Regolamento dei Musei Comunali [2], è relativo solo all'uso commerciale e professionale delle immagini; ovvero per i fini divulgativi e didattici, tali immagini possono essere caricate su wikipedia. Ma non con licenza GDFL. E con il solo obbligo di citare il museo ove è custodita l'opera. Non mi pare un gran problema. --Ligabo 10:23, 7 lug 2007 (CEST)[rispondi]

Gli uffizi non sono un museo comunale, ma statale. Infatti ai musei comunali l'autorizzazione ce l'avevano concessa--SailKon le mani tra i capelli. 10:39, 7 lug 2007 (CEST)[rispondi]
Inoltre è un gran problema, perchè c'è l'idea da parte della Foundation di commercializzare Wikipedia e i suoi contenuti, creando dei CD/DVD con un dump (copia) dell'enciclopedia (da vendere a costo bassissimo) per permettere una maggiore estensione dell'enciclopedia in quei punti dove la connettività è scarsa oppure non raggiunta da ADSL. Se ho detto una cappellata a partire da "creando", correggetemi. Purtroppo, la prima riga è corretta. -- Sannita - L'admin (a piede) libero 10:45, 7 lug 2007 (CEST)[rispondi]
Sarà un gran problema per te. A me, il fatto che la WMF possa o meno commercializzare i suoi prodotti, non toglie il sonno. E neppure vedrei a che titolo potrebbe essere un problema comune per gli altri contribuenti. --Ligabo 15:00, 7 lug 2007 (CEST)[rispondi]

(fuori cron) Per favore non divulghiamo notizie, uhm, tendenziose: WMF non commercializza nulla tranne l'unica cosa di cui è proprietaria (marchi e loghi). La licenza adottata dai progetti WMF, invece, prevede gli scopi commerciali; come far sposare fini divulgativi e didattici & GFDL/CC-BY-SA & EDP, è un altro paio di maniche nonché argomento dibattuto da tempo immemore. Frieda (dillo a Ubi) 13:28, 9 lug 2007 (CEST)[rispondi]

Al di là di quali entità e in che modo esse vogliano commercializzare i contenuti, la questione è che noi cerchiamo di fare una cosa libera. Perché sia libera è necessario che un riutilizzo commerciale degli stessi sia permesso. Ora, il problema si pone per tutte le immagini per le quali non è possibile un utilizzo commerciale (quindi anche quelle dell'EDP). Il caso degli Uffizi è comunque un caso particolare, sbaglio o eravamo stati diffidati? --Aeternus 20:07, 7 lug 2007 (CEST)[rispondi]

Come si è detto sopra, il dibattito da tempo in atto qui al bar per queste tematiche, ha portato alla nota proposta di una lettera aperta. I dubbi e le necessità di approfondimento sussistono tutti, ma in molti è prevalsa l'esigenza di fare qualcosa e non stare a fare il solito bla bla inconcludente.--Mizar (ζ Ursae Maioris) 10:59, 7 lug 2007 (CEST)[rispondi]

Una piccola precisazione sul diritto di panorama: il problema non è semplicemente non poter caricare una foto di un palazzo progettato da architetto vivente o morto da meno di settant'anni che, per quanto discutibile, è un'opera protetta da copyright. Il problema è che una foto di un paesaggio che contiene un'opera coperta da copyright non potrebbe essere rilasciata con licenza libera, perché una sua parte non lo è. Il diritto di panorama riguarda questo caso. Ad esempio, in Francia, il diritto di panorama permette di pubblicare una foto della piazza del Louvre in cui si vedano le Piramidi, ma non una foto delle Piramidi da sole, dato che sono coperte da copyright. Cruccone (msg) 23:07, 7 lug 2007 (CEST)[rispondi]
In ogni caso ho scoperto che non sono solo i musei fiorentini a vietare l'uso commerciale delle fotografie fatte al loro interno, ad esempio il [Musée d'Orsay ha restrizioni simili. Cruccone (msg) 23:17, 7 lug 2007 (CEST)[rispondi]