Wikipedia:Bar/Categoria giornalisti

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Categoria giornalisti[modifica wikitesto]

Una piccola discussione (con relativa piccola edit war) con l'utente Lceline mi ha fatto venire il dubbio che forse sto sbagliando. Prima di continuare chiedo il parere della comunità. Ho inserito Roberto Vacca nella categoria giornalisti perchè pubblica periodicamente articoli su vari quotidiani (lo fa abbastanza spesso). Per Lceline non è giornalista perchè scrive da tecnico. Mi chiedo esistono delle linee guide al riguardo? Per essere categorizzati giornalisti che bisogna fare? Essere iscritti all'albo? Se lo levo dalla categoria giornalisti perchè scrive da tecnico allora le devo pure levare dalla categoria presentatori televisivi e divulgatori scientifici perchè anche quelli sono compiti che ha svolto esprimendo la sua natura tecnica. Io non dico che basta scrivere un articolo su un giornale per essere un giornalista, ma se la collaborazione con un giornale assume un carattere periodico IMHO questo non puo' essere considerato fare il giornalista? Voi che ne pensate?--ConteZer0 13:53, 16 giu 2006 (CEST)[rispondi]

C'è un albo dei giornalisti professionisti e uno dei pubblicisti se non mi confondo. Basterebbe sapere se l'ottimo Vacca (gran divulgatore btw) è iscritto o meno. No? Kal - El 14:08, 16 giu 2006 (CEST)[rispondi]

(conflittato da super razzo Kal-El)
LOL .. <off topic mode on> > ... piccola edit war: per la serie: alle schermaglie in punta di fioretto siamo pronti, per l'atomica ci stiamo attrezzando ... </off topic mode on> ...
Se scrive su giornali e riviste probabilmente potrebbe avere come minimo la tessera da pubblicista (giornalista non professionista) ... Non lo ricordo bene, ma secondo me per come è scritto nella voce può stare anche fra i giornalisti; però andrebbe allora indicato anche nell'incipit. --Twice25 (disc.) 14:12, 16 giu 2006 (CEST)[rispondi]

di per sé non è detto. Io scrivo su riviste ma non ho alcuna tessera :-( -- .mau. ✉ 14:15, 16 giu 2006 (CEST)[rispondi]
se sia iscritto a qualche albo non lo so. Cercando su gooooogle ho visto che viene definito piu' volte sia giornalista che giornalista scientifico --ConteZer0 15:56, 16 giu 2006 (CEST)[rispondi]
Da quel che ne so io Roberto Vacca è un divulgatore scientifico, che collabora con vari giornali e televisioni come "tecnico". Non mi risulta iscritto all'albo dei giornalisti (professionisti o pubblicisti).Starlight · Ecchime! 16:02, 16 giu 2006 (CEST)[rispondi]
vabbè io per il momento in mancaza di linee guida mi affido alla definizione che wikipedia da di giornalista: è la professione di chi - uomo o donna - svolge un'attività retribuita scrivendo articoli, inchieste (o reportage) ed editoriali per testate giornalistiche quotidiane o periodiche, o agenzie di stampa, su carta stampata o per emittenti radiofoniche o televisive. Stando a questa definizione ed al fatto che ricevo (essendo iscritto alla sua mailing list) periodicamente i pezzi di vacca pubblicati su vari quotidiani credo che possa rientrare a buon diritto nella categoria giornalisti--ConteZer0 16:21, 16 giu 2006 (CEST)[rispondi]

Ma che discorso è questo? Allora io sono medico, avvocato, ingegnere, architetto... Per far parte di un Ordine professionale occorre essere iscritto all'Albo. Non è necessario essere iscritti all'Albo dei giornalisti per scrivere su qualunque testata (ed essere anche pagati). Ma questi non sono sicuramente "giornalisti". Si chiamano "collaboratori", cioè collaborano, a vario titolo, alla stesura di articoli (stavolta.... non voci....:-D).Starlight · Ecchime! 16:57, 16 giu 2006 (CEST)[rispondi]

  • per poterti definire medico (e praticarne la professione) devi possedere una laurea (che ti consente poi di iscriverti all'albo), è un po' diversa la cosa per i giornalisti. Non sto dando una risposta al quesito di C0 che, nel dubbio, ha fornito secondo me una spiegazione ragionevole, ma al tuo esempio, un po' meno condivisibile. --CP чиалз 17:05, 16 giu 2006 (CEST) PS: anche il De Mauro sembra dar ragione a C0: chi lavora come redattore o come collaboratore per un giornale...[rispondi]

Roberto Vacca è iscritto all'ordine dei giornalisti, dal 25 gennaio 1979, potete verificare sul sito dell'albo (categoria 2 significa pubblicista), —paulatz 17:22, 16 giu 2006 (CEST)[rispondi]

Ha il (2) accanto al nome, significa che è giornalista pubblicista. Pardon, l'avevi già scritto tu Lucio Di Madaura (disputationes) 17:44, 16 giu 2006 (CEST)[rispondi]
<ironico> So che qualunque cosa io dica, per CP è un'emerita stronzata (in quanto lui è il dio della conoscenza e io un povero cattolico stupido) ma, almeno, abbia il buon senso di tenere tappata la bocca sulle cose che non sa. Se permetti, sono giornalista e so quello che si deve fare per diventarlo. Se non sei convinto, vai al tuo paesello all'Ordine dei giornalisti e chiedi di iscriverti, in quanto il De Mauro afferma che.... </ironico> Starlight · Ecchime! 17:31, 16 giu 2006 (CEST)[rispondi]
  • calma starlight, non ti agitare che fa male alla salute ;-). Evidentemente esistono due modi di intendere "giornalista", uno, quello a cui ti riferisci -sicuramente in modo corretto- tu ("giornalista"=iscritto all'albo; ma è in tutto il mondo così?), l'altro, (non "ufficiale"?) che indica la consuetudine di una persona a scrivere sui giornali o riviste, anche come "semplice" collaboratore. Se non è così, prenditela con l'autore della voce di WP e con De Mauro, che io ho solo citato. --CP чиалз 17:41, 16 giu 2006 (CEST)[rispondi]
Keine flammen, bitte (l'avrò scritto giusto?). Lucio Di Madaura (disputationes) 17:44, 16 giu 2006 (CEST)[rispondi]
Starlight?? Cosa ti dissi a proposito di attacchi personali?? :-) Non credo che CP abbia detto qualcosa di così tanto cattivo, suvvia... E poi, non sempre un giornalista è necessariamente iscritto all'albo, che io sappia...--Leoman3000 18:15, 16 giu 2006 (CEST)[rispondi]

Chiedo venia per il tono incazzereccio... ma sono alquanto stufo del fatto che, chiunque sappia tenere la penna in mano (e, a volte, neanche quello) sia catalogato come "Giornalista". Non è una questione personale (probabilmente uscirò dall'Ordine... pagare 200 euro all'anno per cosa?) ma di... onestà professionale. Il giornalismo è una professione, alla quale si accede con una trafila e gavetta alquanto umiliante (se vi dicessi che i quotidiani pagano... 15 euro, lordi, a pezzo???; certo, poi i grandi nomi si beccano 200/300 euro ad articolo....). Ci dovrebbe essere, appunto, un'Ordine che vigila su queste cose ma, si sa... cane non mangia cane.... Basta... torno agli articoli ops... voci sul Perù.Starlight · Ecchime! 18:35, 16 giu 2006 (CEST)[rispondi]

per me non c'e nessun problema ho aperto la discussione proprio per sapere cosa ne pensava la gente se avessi avuto certezze su questa faccenda avrei corretto e me ne sarei stato zitto. IMHO se è bene che solo chi sia iscritto all'albo possa essere definito giornalista, IMHO sarebbe meglio modificare la categoria giornalisti in persone iscritte all'albo dei giornalisti--ConteZer0 18:54, 16 giu 2006 (CEST)[rispondi]
Ti do ragione: costa molto rimanere nell'ordine giornalisti e il giornalismo è una vera e propria professione, da vivere con passione IHMO. Però c'era (e c'è) anche tanta gente (v. ad es. qui) iscritta all'albo dei giornalisti, ma che tutto faceva, fuorchè il mestiere del giornalista ;) --Leoman3000 18:43, 16 giu 2006 (CEST)[rispondi]
Personalmente mi fa più incazzare (e tanto) il fatto che esista l'ordine dei giornalisti e che per pubblicare professionalmente bisogna esserci iscritti - AFAIK l'Italia è uno dei pochi paesi democratici al mondo dove esista un obbrobrio del genere. --Moroboshi 18:50, 16 giu 2006 (CEST)[rispondi]
Pienamente d'accordo con Leo e Moroboschi (e poi concludo, prima che un cyborg zelante ci comunichi che WP non è un forum...:-D); la cosa forse più ridicola è che, una volta entrato nell'Ordine, vi rimani a vita (ovviamente pagando l'obolo annuale); cioè anche se dopo tu non scrivi più da nessuna parte, neanche sulla carta igenica, fai sempre parte dell'Ordine.... sic! Starlight · Ecchime! 19:01, 16 giu 2006 (CEST)[rispondi]
Ahem non faccio lo zelante ;-) anzi chiedo scusa. La mia era solo un'idea buttata lì, nemmeno per decidere chi deve stare nella categoria giornalisti, ma semplicemente per stabilire se Vacca potesse essere definito tale o meno. Mi spiace sia venuto fuori 'sto casino :o). State bboni se potete :-) (Sì, i vari ordini italioti fanno un po' pena...) Kal - El 19:22, 16 giu 2006 (CEST)[rispondi]

Corporativismo?? :-) --piero tasso 19:23, 16 giu 2006 (CEST)[rispondi]

comunque un pubblicista io lo metterei nella categoria giornalisti. -- .mau. ✉ 19:51, 16 giu 2006 (CEST)[rispondi]


Cerchiamo di fare il punto della situazione: per potersi definire gionalista si deve essere iscritti all'albo, un giornalista pubblicista non può definirsi giornalista, un semplice articolista non può definirsi né pubblicista né giornalista. In tutti i suddetti casi il soggetto mendace è passibile di denuncia. (art. 45 della legge 69/1963 dice: "Nessuno può assumere il titolo né esercitare la professione di giornalista, se non è iscritto nell'albo professionale. La violazione di tale disposizione è punita a norma degli artt. 348 e 498 del cod. pen., ove il fatto non costituisca un reato più grave.")"
La categoria "Giornalisti" dovrebbe, perciò, contenere solo gli iscritti all'albo (poichè sono i soli a potersi definire legalmente tali) e non ha senso modificare il nome in "iscritti all'albo" (esattamente come nel caso di medici o architetti...). Che poi il mestiere di giornalista professionista sia qualcosa di filosoficamente più alto rispetto a ciò che molti "iscritti all'albo" fanno è probabilmente verissimo, ma non centra nulla con un'enciclopedia, IMHO. --Lucas 22:08, 16 giu 2006 (CEST)[rispondi]

Dubito che un giornalista non italiano sia iscritto all'albo... Cruccone (msg) 22:49, 16 giu 2006 (CEST)[rispondi]

Volevo fare una piccola precisazione a quanto scritto da Lucas qui sopra: anche i "pubblicisti" sono iscritti all'Albo dei giornalisti (100 eurozzi all'anno....); insomma, per capirci: l'Ordine dei giornalisti è composto da due categorie. 1) Giornalisti pubblicisti, diventati tali dopo due anni consecutivi di pubblicazioni regolarmente retribuite (quotidiani, settimanali, mensili, o radio/Tv); 2) Giornalisti professionisti, che hanno acquisito questo "titolo" dopo aver lavorato come "praticanti" regolarmente retribuiti (se non ricordo male, per 18 mesi) in una qualunque testata diretta da un giornalista professionista e dopo aver superato un esame (orale e scritto). Starlight · Ecchime! 23:00, 16 giu 2006 (CEST)[rispondi]
Ma in base alla definizione di Lucas, Winston Churchill, Walter Cronkite o Ambrose Bierce non potrebbero essere definiti giornalisti, non essendo mai stati iscritti all'albo.--Moroboshi 00:01, 17 giu 2006 (CEST)[rispondi]
Per chiarire ancora meglio e rispondere anche a Cruccone e Moroboshi. Riguardo l'articolo che ho citato prima la Corte costituzionale nel marzo 1968 ne ha dichiarato l'illegittimità costituzionale "limitatamente alla sua applicabilità allo straniero al quale sia impedito nel paese di appartenenza l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana", mentre è tuttora in vigore per gli italiani: perciò sul caso che ha scatenato questa discussione non c'è possibilità di dubbio. La legge su questo punto è molto chiara, in Italia può essere considerato giornalista solo colui che è iscritto all'albo, che questo sia giusto o sbagliato non credo sia il punto: è così.
In fondo se cerchiamo di creare un'enciclopedia che abbia un certo metodo è necessario affidarsi a queste schematizzazioni (spesso più che legittime): un medico è un soggetto che si adopera per curare le persone, ma per fortuna non tutti coloro che si occupano di curare le persone possono definirsi medici.
Nel caso di giornalisti stranieri invece, naturalmente, ci si deve rifare alle fonti estere e valutare caso per caso. In Italia, come giustamente sottolinea Starlight, l'albo dei giornalisti è diviso in professionisti e pubblicisti, anche in questo caso nessun soggetto può definirsi come facente parte dell'altra categoria, inoltre, visto che è consuetudine definire "giornalista" i soli "giornalisti professionisti", è passibile di denuncia chi si dichiara tale pur essendo "solo" "giornalista pubblicista" (sto cercando alcuni casi di cui mi ricordo con certezza). Ciauz. --Lucas 03:51, 17 giu 2006 (CEST)[rispondi]


Vorrei provare (anche in qualità di appartenente alla categoria) a dare un contributo a questa disussione. Dunque premesso che:

non è necessario essere iscritto all'albo per scrivere sui giornali non è necessario avere un titolo di studio per scrivere sui giornali

non è facile dire chi possa essere inserito nella categoria e chi no. Io credo che nella categoria vada inserito chi nella vita svolge (o ha svolto) la professione di giornalista (dipendente di testata o freelance poco importa). Non creddo vada inserito nella categoria chi (anche se iscritto all'albo) interviene sui giornali con dei contributi tecnici. Per fare qualche esempio. Se state seguendo le cronache dei Mondiali vi sarete accorti che in molti giornali ci sono articoli di Ronaldo , Ronaldinho... magari prenderanno anche il tesserino, ma non credo vadano inseriti nella categoria. I loro sono degli interventi esterni non articoli. La differenza è sottile ma non irrilevante. Per questo motivo io continuo a non considerare Roberto Vacca un giornalista, così come non considero tale Carlo Lucarelli o Alessandro Baricco che talvolta intervengono con splendidi articoli sulle pagine di Repubblica. Lo stesso per Umberto Eco che non so da quanti decenni cura la rubrica "La bustina di Minerva" sull'Espresso. --Lceline 14:39, 22 giu 2006 (CEST)[rispondi]

Da giornalista, in teroria, sarei d'accordo con te. Il problema è che, in pratica, le cose sono un po' diverse. Chiunque ottenga il "famigerato" tesserino è, di fatto, giornalista, in quanto iscritto ufficialmente all'Ordine professionale dei giornalisti. Il problema che tu poni non è di scarso rilievo, anzi.... Il dibattito all'interno dell'Ordine è acceso e dai toni infuocati: da una parte c'è chi vorrebbe restringere il campo solo a coloro che, effettivamente, svolgono la professione di giornalisti (siano essi professionisti, pubblicisti, free lance....) inserendo un "tetto" di lavori (articoli o servizi radio-televisivi) minimo all'anno per rimanere nell'Ordine; dall'altro lato il "dio" denaro fa gola a tutti e, in particolar modo, agli Ordini professionali che stanno sempre a battere cassa. Qualche decina di migliaia di iscritti che pagano regolarmente l'obolo a sant'Ordine (100 o 200 euro che siano), anche se poi fanno le veline o i metalmeccanici, all'Ordine interessa assai poco: soldi che entrano=manna dal cielo.... :-). Ciao. Starlight · Ecchime! 14:49, 22 giu 2006 (CEST)[rispondi]

In attesa che la faccia l'ordine questa riforma sacrosanta, potremmo farla noi. --Lceline 15:11, 22 giu 2006 (CEST)[rispondi]

Cara comunità di Wikipedia possiamo mettere dei paletti sulla questione della categoria dei giornalisti. Il sottoscritte vuole porre alla vostra attenzione questi due punti

  • 1 Se il sig. Mario Rossi valente cronista di Lignano Sabbiadoro News viene inserito nella categoria ha secondo voi dignità per farne parte? A me pare (e su questo chiedo il vostro parere) che vadano inseriti solo profili di giornalisti che scrivono - o hanno scritto - per testate a diffusione nazionale.
  • 2 Alcuni wikipesti non condividono la mia opinione a riguardo degli interventi esterni. Provo a spiegarmi meglio. Alessandro Baricco, Carlo Lucarelli, Andrea Camilleri, Umberto Galimberti, Umberto Eco sono tutti intellettuali che spesso e volentieri intervengono sulla stampa con loro pezzi. Nel caso di Eco e Galimberti ad esempio essi sono anche titolari di una periodica rubrica. Ho guardato i loro profili su Wikipedia e su nessuno è riportato la categoria Giornalisti italiani. Credo sia giusto così. I loro sono "interventi esterni". Cosa ne pensate?

In questi casi, considerata l'unanimità una chimera, come ci si comporta? si può fare una votazione? --Lceline 09:44, 23 giu 2006 (CEST)[rispondi]

concordo pienamente con Lceline e Starlight. Forse sarebbe bene stilare delle linee guida. --Lucas 22:37, 25 giu 2006 (CEST)[rispondi]