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Coinvolgimento enti culturali e progetto GLAM

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Wikipedia in italiano in questi anni è molto cresciuta, anche come "autorevolezza" (se mi passate l'espressione). È ora di rivolgerci non più solo ai singoli contributori, ma anche a enti e istituzioni culturali per ottenere la loro collaborazione e la "donazione" di contenuti culturali liberi.
Per farlo abbiamo bisogno anzitutto di una pagina (un progetto) per spiegare in modo semplice come un ente può collaborare con Wikipedia e per coordinare i volontari.
Su en.wiki e fr.wiki a questo scopo è già attivo il progetto GLAM (Galleries, Libraries, Archives & Museums) e sono nate collaborazioni spesso importanti (basti citare quelle con Versailles e il British Museum!). Finalmente anche in Italia - dove abbiamo un patrimonio culturale unico al mondo - ci si sta cominciando a muovere: un esempio è l'iniziativa "Share Your Knowledge", un progetto pilota che coinvolge vari enti culturali non profit che ci hanno messo a disposizione loro contenuti con licenza libera, il che ci ha permesso di fare il mese scorso una maratona sul tema "Africa".
Qui su Wikipedia abbiamo già una bozza del nostro GLAM, organizzata in varie pagine sul modello di en.wiki. Bisogna che ci diamo da fare per invogliare le nostre istituzioni culturali - pubbliche o private, spesso piccole, poco conosciute e malfinanziate - a donare i propri contenuti per diffonderli su Wikipedia e sugli altri progetti Wikimedia. Sono sicuro che, se li andiamo a cercare, in ogni città in cui viviamo ci sono numerosi enti potenzialmente interessati a diffondere la conoscenza del proprio patrimonio culturale. Vi invito a dare un'occhiata alla bozza e fornire suggerimenti e supporto, così da partire col progetto. --MarcoK (msg) 00:58, 15 lug 2011 (CEST)[rispondi]

Col codice Urbani pero' come siamo messi ? secondo alcune interpretazioni che avevo letto l'eventuale l'autorizzazione per fare riproduzioni delle opere sarebbe monouso (una rirpoduzione->una autorizzazione) e questo cozzerebbe con la possibilità di modifica ed elaborazione delle licenze libere (ad ogni passaggio, essendo il soggetto licenziatario differente da quello dell'autorizzazione iniziale, occorerrebbe riottenere un permesso).--Yoggysot (msg) 02:31, 15 lug 2011 (CEST)[rispondi]

Tu ti riferisci a quei contenuti (es. immagini di opere d'arte in un museo) di competenza delle Soprintendenze. Ebbene queste interpretazioni (minoritarie) che tu citi sono chiaramente aberranti e ritengo sia compito anche nostro (come comunità di Wikipedia oltre che come cittadini) non favorirle, in quanto l'interesse pubblico prevalente è che i contenuti culturali vengano diffusi e non che rimangano sotto chiave (e vi sono chiare indicazioni a livello europeo che i materiali nel pubblico dominio devono rimanere tali). Ad ogni modo se un ente (pubblico o privato) fornisce contenuti con licenza libera (es. CC-BY-SA) - inserendo la dicitura della licenza nel proprio sito o spedendo un permesso a OTRS - noi siamo a posto: è di fatto una liberatoria per noi, e significa in tutta evidenza che l'ente ha già effettuato a monte le sue verifiche (se anche l'ipotetico ente fosse molto prudente, potrà sempre fornirci immagini a risoluzione limitata e "degradate" in jpeg, in ottemperanza al suddetto decreto). Compito del progetto GLAM è anche fornire dei casi-studio (italiani e internazionali) per dimostrare che la collaborazione tra enti culturali e Wikipedia conviene. A tutti. --MarcoK (msg) 10:57, 15 lug 2011 (CEST)[rispondi]

A me pare piuttosto un POV dire che si tratti di interpretazioni minoritarie. Le opere tutelate non sono affatto solo quelle nei musei, anzi è arduo capire cosa non finisce nel calderone (e comunque resta l'altro problema della inesistente libertà di panorama nel nostro Paese). Quando si sarà ottenuto almeno un parere da legulei competenti nel campo specifico, allora se ne potrà riparlare; fino ad allora basarsi sul parere mio, sul tuo o su quello della comunità avrà praticamente lo stesso valore. A me pare un tantino difficile che un ente si prenda la briga di verificare/far verificare se può liberare contenuti di cui ha in qualunque modo responsabilità/proprietà ecc. --Elitre ♥ wp10 13:31, 15 lug 2011 (CEST)[rispondi]

Vero che sulla frase "secondo certe interpretazioni" ci starebbe un bel {{cn}}! Quello che dico è che inopportuno fare terrorismo psicologico, specie se il nostro obiettivo è invogliare gli enti a contribuire (direttamente o indirettamente) a Wikipedia. Certo che se fossimo partiti con tutti questi timori, non avremmo mai scritto un'enciclopedia (tantomeno la più grande mai scritta) ;) In realtà solo una parte dei contenuti degli enti culturali sono sottoposti alle Soprintendenze (vedi progetto Share Your Knowledge) e anche per le questioni legali gli enti si possono organizzare (ad esempio prendendo dei consulenti legali, vedi ancora il progetto SYK; ed evidentemente quella che ho riportato non è una mia opinione). --MarcoK (msg) 14:01, 15 lug 2011 (CEST)[rispondi]

L'attenzione al copyright e a che su questa enciclopedia apparissero solo contenuti legittimi da questo punto di vista è un grandissimo punto di forza della comunità e del quale vado molto fiera, non una paranoia come vorresti bollarla. --Elitre ♥ wp10 18:00, 18 lug 2011 (CEST)[rispondi]

Parliamo di testi

Secondo me la piega presa dalla discussione ci sta portando ad un binario morto, ben lontano dalle esperienze concrete del Progetto:WikiAfrica/Share Your Knowledge. Gli enti hanno fior di studi legali, quando addirittura non godano del patrocinio dell'avvocatura dello stato. Tutte le volte che gli enti hanno avuto dubbi sulla loro possibilità di concedere licenze per le immagini, si sono limitati a concederli per i testi. Secondo me, questa è la strada vincente --Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 08:10, 19 lug 2011 (CEST)[rispondi]

Appunto. Se questa è la strada, il progetto crei una pagina di case study con tutte le informazioni necessarie, se è la replicabilità che si cerca. --Elitre ♥ wp10 10:16, 19 lug 2011 (CEST)[rispondi]

Io sono stato solo un ospite di Progetto:WikiAfrica/Share Your Knowledge dell'incontro del 14 giugno in cui ho avuto l'impressione di trovarmi di fronte ad un percorso produttivo. Portare a casa il coinvolgimento degli enti culturali è già un ottimo risultato. Sono stati gli enti stessi a dire che cosa concedevano con licenza free e cosa no. Un gruppo di lavoro dovrebbe raccogliere i contatti già avviati ed anche le semplici informazioni acquisite e dare una assistenza nel ginepraio delle varie situazioni delle licenze (a volte espresse con una terminologia troppo generica per capire di quale stiamo parlando) e sul nostro lato interno, compiere l'opportuna divulgazione che superi alcuni pregiudizi e ostilità incontrate nella pratica attuazione del progetto. --Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 11:38, 19 lug 2011 (CEST)[rispondi]

Richiesta finale di pareri

Chiederei di leggere e commentare quanto scritto nella bozza del progetto (che non attiene alla prima parte di questa discussione), in modo da iniziare a lavorare col progetto, grazie a tutti. Ricordo che si tratta della traduzione del GLAM inglese che sta funzionando piuttosto bene. Su quello schema (mutuato anche dalla fr.wiki) andremo a documentare anche le esperienze italiane svolte o in svolgimento. --MarcoK (msg) 17:54, 20 lug 2011 (CEST)[rispondi]