Vojtech Mihálik

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Vojtech Mihálik (Dolná Streda, 30 marzo 1926Bratislava, 3 novembre 2001) è stato un poeta, traduttore e politico slovacco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque nella famiglia di un operaio di Dolná Streda. Ricevette la sua istruzione a Sereď, a Trnava e all'Università Comenio di Bratislava, ove studiò lettere e filosofia.[1]

Dopo l'università lavorò come redattore: dal 1949 al 1950 alla casa editrice Kniha e dal 1950 al 1951 alla casa editrice Slovenský spisovateľ; dal 1952 al 1954 sul giornale militare Československý voják, mentre assolveva il servizio militare obbligatorio. Dal 1954 al 1959 fu segretario dell'Unione degli scrittori slovacchi, l'organizzazione attraverso la quale il regime comunista controllava l'attività letteraria, dal 1965 al 1967 divenne primo segretario e presidente della stessa unione. Dal 1960 al 1964 tornò alla casa editrice Slovenský spisovateľ come caporedattore, dal 1968 al 1969 si dedicò esclusivamente all'attività letteraria, ma dal 1971 al 1973 fu impiegato come consulente esperto del presidente del Consiglio, quindi dal 1974 al 1977 ritornò a dedicarsi unicamente all'attività letteraria, finché dal 1977 divenne direttore della casa editrice Slovenský spisovateľ, incarico che mantenne fino al 1985, quando andò in pensione.

Fu impegnato anche nella politica attiva. Fu deputato al parlamento nazionale slovacco dal 1964 al 1981 e dal 1969 al 1971 fu anche deputato al parlamento federale cecoslovacco, fino a diventare presidente della Camera delle nazioni. Dal 1966 al 1981 fu membro del comitato centrale del Partito Comunista di Slovacchia.

Per lunghi anni, su Nové slovo mladých, supplemento del settimanale politico-culturale Nové slovo, si dedicò ai giovani adepti della poesia, fra i quali voleva coltivare poeti dalla schietta indole comunista. Molti pubblicarono raccolte poetiche in veste di libro, ma solo 3 o 4 furono significativi per la letteratura slovacca. Mihálik, dalla sua posizione di «papa comunista della poesia slovacca», colpì con precisi divieti e con la gestione delle autorizzazioni a pubblicare da parte del comitato centrale del Partito Comunista di Slovacchia numerosi poeti della generazione più giovane e di quella mezzana, fra cui Ivan Štrpka, Štefan Moravčík, Milan Richter, Ján Švantner, che per i suoi interventi politici furono estromessi parzialmente o totalmente dalla vita letteraria degli anni 1970 e alcuni fino alla fine degli anni 1980.

Nelle interviste degli anni 2010, la scrittrice slovacca Daniela Kapitáňová ha menzionato le molestie sessuali, che Vojtech Mihálik avrebbe compiuto nei suoi confronti negli anni '70 durante un incontro di lavoro.[2] [3]

Attività[modifica | modifica wikitesto]

Ha iniziato a scrivere poesie all'età di quattordici anni, quando era uno studente al ginnasio di Trnava e pubblicò la sua produzione sulle riviste Plameň, Rozvoj, Nový svet ed Elán. Esordì con un suo libro nel 1947 con la raccolta Anjeli ("Angeli"). Con le sue opere sostenne apertamente le idee del comunismo e criticò il capitalismo. Espresse anche la sua opposizione alla minacce di guerra. Nel suo lirismo sociale, denunciò soprattutto i destini infelici delle donne - vedove, donne abbandonate e senza figli, vecchi ebrei - le cui vite erano state crudelmente segnate dalla guerra. Tradusse anche opere della letteratura antica, greca e romana (Sofocle, Aristofane, Ovidio), della poesia polacca (Julian Tuwim, Stanisław Jerzy Lec e altri), ma anche della letteratura italiana, francese e statunitense.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Poesia[modifica | modifica wikitesto]

  • 1947Anjeli ("Angeli")
  • 1950Plebejská košeľa ("La camicia del plebeo")
  • 1952Spievajúce srdce
  • 1953Ozbrojená láska
  • 1955Neumriem na slame
  • 1960Archimedove kruhy
  • 1963Vzbúrený Jób
  • 1963Tŕpky
  • 1964Appassionata
  • 1965Útek za Orfeom
  • 1966Sonety pre tvoju samotu
  • 1968Rekviem, báseň
  • 1969Čierna jeseň
  • 1975Trinásta komnata
  • 1978Posledná prvá láska
  • 1981Erotikon
  • 1983Účasť
  • 1985Básne a vyznania
  • 1986Slnečný čas
  • 1987Nárek
  • 1989Impertinencie a iné smútky
  • 1989Pakľúčová dierka
  • 1990Velebný pán z Maduníc
  • 1992C. k. musicus Mozart
  • 1996Rodisko
  • 1998Bájky na podvečer, čiže Malý živočíchopis

Antologie poetiche[modifica | modifica wikitesto]

  • 1957 a 1971Lyrika
  • 1973 / 1974Básne I-II
  • 2015 Litánie loretánske a iné básne (raccolte di poesie inedite scritte fra il 1941 e il 1948, a cura di Peter Tollarovič)

Per ragazzi[modifica | modifica wikitesto]

  • 1962Kým ja spinkám ("Mentre dormo")

Pubblicistica[modifica | modifica wikitesto]

  • 1973Človek proti slepote ("Persona contro la cecità")

Traduzioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (SK) Vojtech Mihálik, su Literárne informačné centrum. URL consultato il 9 novembre 2017.
  2. ^ (SK) Daniel Hevier, Daniela Kapitáňová, in .týždeň, Bratislava, 26 gennaio 2014, ISSN 1336-653X (WC · ACNP). URL consultato il 9 novembre 2017.
  3. ^ (SK) Karol Sudor, Kapitáňová: Pochopila som, ako sme sa my, Slováci, s bryndzou v ústach aj gatiach hrali na veľkých pánov, in dennikn.sk, Bratislava, 11 luglio 2016, ISSN 1339-844X (WC · ACNP). URL consultato il 9 novembre 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Renée Perreal e Joseph A. Mikuš, La Slovaquie: une nation au cœur de l'Europe, Lausanne, 1992, p. 176, 180

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN54167877 · ISNI (EN0000 0001 1444 3142 · BAV 495/205157 · LCCN (ENn50031382 · GND (DE103290710 · BNE (ESXX1236767 (data) · BNF (FRcb12055093h (data)