Witold Maliszewski

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Vitol'd Mališevskij prima del 1927, Varsavia

Witold Maliszewski (in russo Витольд Осипович Малишевский?, Vitol'd Osipovič Mališevskij; in ucraino Вітольд Йосифович Малішевський?, Vitol'd Josyfovyč Mališevs'kyj; Mohyliv-Podil's'kyj (Impero russo), 20 luglio 1873Zalesie (Varsavia), 18 luglio 1939[1]) è stato un compositore e docente polacco, fondatore del Conservatorio di Odessa e professore al Conservatorio di Varsavia[2][3].

Conservatorio di Odessa 1916; Vitol'd Mališevskij, l'insegnante di canto Yulia Reider, Vassily Orlov, amministratore del Conservatorio e due studentesse

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Maliszewski nacque a Mohyliv-Podil's'kyj, Impero russo (ora Ucraina). Si laureò al Conservatorio di San Pietroburgo, nella classe di Nikolaj Rimskij-Korsakov.[4] Era un membro del Circolo di Beljaev. Nel 1913 divenne fondatore e primo direttore del Conservatorio di Odessa, che diede al mondo un numero di musicisti eccezionali, come David Ojstrach, Ėmil' Gilel's e Jakov Zak.

Dopo la rivoluzione russa, a causa dell'imminente minaccia della persecuzione bolscevica, Maliszewski emigrò in Polonia nel 1921. Nel 1925-1927 insegnò all'Università della Musica Fryderyk Chopin e fu direttore della Società Musicale di Varsavia. Nel 1927 fu presidente del primo Concorso pianistico internazionale Fryderyk Chopin. Dal 1931 al 1934 Maliszewski fu direttore del dipartimento di musica del ministero dell'Istruzione polacco. Dal 1931 al 1939 fu professore al Conservatorio di Varsavia.

Nell'Unione Sovietica fu vietato il nome di Maliszewski e nel 1950 il conservatorio da lui fondato a Odessa ricevette il nome di Antonina Neždanova, che non aveva legame alcuno con l'istituzione.[5]

Morì a Zalesie vicino a Varsavia.

Stile musicale[modifica | modifica wikitesto]

Lo stile di Maliszewski era in gran parte modellato sulle tradizioni musicali russe. Le sue sinfonie appartengono al tipo non programmatico (di Glazunov) e solo la quarta sinfonia in re maggiore op. 21 contiene elementi di danze polacche.[3][6]

Insegnamento[modifica | modifica wikitesto]

Tra i suoi studenti figurano Witold Lutosławski, Mykola Vilinsky, Shimon Shteynberg, Boleslaw Woytowicz, Felix Labunski, Feliks Rybicki.

Opere scelte[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

  • Syrena, Opera-Balletto in 4 atti, Op. 24; libretto di Ludomir Michał Rogowski (1927)
  • Boruta, Ballet (1929)

Orchestra[modifica | modifica wikitesto]

  • Sinfonia n. 1 in sol minore, Op. 8 (1902)
  • Joyful Overture (Ouverture joyeuse; Fröhliche Ouverture) in re maggiore, Op. 11 (1910)
  • Sinfonia n. 2 in la maggiore, Op. 12 (1912)
  • Sinfonia n. 3 in do minore, Op. 14 (1907?)
  • Sinfonia n. 4 in re maggiore, Op. 21, Odrodzonej i odnalezionej ojczyźnie (To the newborn e recovered homeland) (1925)[6][7]
  • Sinfonia n. 5

Concerti[modifica | modifica wikitesto]

  • Fantazja kujawska (Kuyavian Fantasy) per pianoforte e orchestra (1928)[8]
  • Concerto in si bemolle minore per pianoforte e orchestra, Op. 29 (1938)

Musica da camera[modifica | modifica wikitesto]

  • Sonata per violino e piano, Op. 1 (1900)
  • Quartetto per archi n. 1 in fa maggiore, Op. 2 (1902)
  • Quintet in re minore per 2 violini, viola e 2 violoncelli, Op. 3 (1904)
  • Quartetto per archi n. 2 in do maggiore, Op. 6 (1905)
  • Quartetto per archi n. 3 in mi bemolle maggiore, Op. 15 (1914)
  • Quattro pezzi per violino & piano, Op. 20 (1923)

Pianoforte[modifica | modifica wikitesto]

  • Six Piano Pieces, Op. 4 (1904)
  • Prélude et fugue fantastiques in si bemolle minore, Op. 16 (1913)

Coro[modifica | modifica wikitesto]

  • Requiem (1930)
  • Missa Pontificalis (1930)

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Incisioni d'archivio[modifica | modifica wikitesto]

  • 1952 : Fantazja kujawska (Wladyslaw Kedra, Polish Radio Orchestra of Bydgoszcz, cond. Arnold Rezler)
  • 1959 : Piano Concerto (Jakub Kalecki, Jerzy Gert)
  • Piano Concerto (Andrzej Stefański, Polish Radio National SO)

Incisioni commerciali[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Witold Maliszewski 1873-1939, su pwm.com.pl, PWM. URL consultato il 20 luglio 2019.
  2. ^ John Nelson, The significance of Rimsky-Korsakov in the development of a Russian national identity, University of Helsinki, 2013, pp. 10–11.
  3. ^ a b Stuart Campbell (a cura di), Russians on Russian Music, 1880–1917: An Anthology, Cambridge University Press, 2003, p. 247, ISBN 978-0-521-59097-6.
  4. ^ Some sources suggest that Vitol'd Mališevskij also studied with Alexander Glazunov
  5. ^ ЮБИЛЕЙ ОДЕССКОЙ КОНСЕРВАТОРИИ В СЕМЕЙНОМ РАЗРЕЗЕ ИЗВЕСТНОЕ МУЗЫКАЛЬНОЕ ЗАВЕДЕНИЕ ОТМЕТИЛО СВОЕ 90-ЛЕТИЕ И 130-ЛЕТИЕ ЕГО ПЕРВОГО РЕКТОРА, su ZN.ua. URL consultato il 12 maggio 2020.
  6. ^ a b Beata Boleslawska-Lewandowska, Symphony and symphonic thinking in Polish music after 1956, Routledge, 2019, pp. 51–52, ISBN 978-1-4094-6470-9.
  7. ^ Polskie Wydawnictwo Muzyczne SA Page, Symphony No.4, su pwm.com.pl. URL consultato il 24 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2014).
  8. ^ RMF Classic, su rmfclassic.pl. URL consultato il 18 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2012).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Wrocki E., W. Maliszewski, Warszawa, 1932.
  • Valentyna Nazarenko, Ukrainian page of Maestro Maliszewski. "Day" Newspaper, No. 143, August 15, 2009 (translated from Ukrainian) [1]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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