Villa Santa Caterina
Villa Santa Caterina frazione | |
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(IT) Villa Santa Caterina (DE) Aufhofen | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | Brunico |
Territorio | |
Coordinate | 46°48′49.68″N 11°56′46.79″E |
Abitanti | 284 (2011) |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Villa Santa Caterina (Aufhofen in tedesco) è una frazione del comune italiano di Brunico, nella provincia autonoma di Bolzano, in Trentino-Alto Adige.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]La frazione di Villa Santa Caterina, che si trova nella parte settentrionale del territorio di Brunico dove inizia la Val di Tures, non lontano da San Giorgio e Teodone (Dietenheim), è la più piccola del comune.[1] Dista circa 2 km dal capoluogo comunale.[2][3][4]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'insediamento umano in questo territorio risale a periodi antichi e la prova è stata casualmente trovata durante un piccolo scavo sotto l'edificio della parrocchiale. Lì è stata rinvenuta una lama in selce, roccia particolarmente dura e tagliente quindi con bordi spesso affilatissimi, tipica di quel momento e che si fa risalire all'età del bronzo, quando ancora la metallurgia non era arrivata ad eguagliare tali prestazioni.[1][5]
Il villaggio fu citato su un documento verso la fine del X secolo e all'inizio la sua storia si legò quasi subito con la diocesi di Bressanone che qui vi mantenne la sede della sua amministrazione sino al 1370.[6]
Villa Santa Caterina è stato una frazione del comune di Teodone sino al 1911 poi è divenuto comune indipendente sino al 1928. A partire da quella data è divenuto frazione del comune di Brunico.[4]
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]Il primo nome del quale si ha una conferma storica risale al 985, ed era "Vfhouun". In seguito la località mutò diverse volte il suo nome sino ad arrivare, nel 1314, ad "Aufhoven", confermato anche nel 1442 e da allora sempre conservato.[4] Il nome italiano è stato creato da Ettore Tolomei e adottato dal governo italiano negli anni Venti.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]- Residenza di Steinburg
Architetture militari
[modifica | modifica wikitesto]- Castello Ansiedl
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b ValPusteria.
- ^ La Frazione di Villa Santa Caterina, su italia.indettaglio.it. URL consultato l'8 maggio 2020.
- ^ a b Touring, p. 491.
- ^ a b c ArchivBruneck.
- ^ Franco Marzatico, La frequentazione dell'ambiente montano nel territorio atesino fra l'età del Bronzo e del Ferro: alcune considerazioni sulla pastorizia transumante e "l'economia di malga" (PDF), su muse.it, MUSE. URL consultato il 9 maggio 2020.
- ^ Suedtirol
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Touring Club, Trentino Alto Adige, Milano, Touring Editore, 2005, ISBN 9788836548026.
- (DE) Egon Kühebacher, Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte. Bd. 1, Bozen (Bolzano), Athesia, 1995, ISBN 9788870146349, OCLC 717247448.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Villa Santa Caterina
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Villa S. Caterina, su val-pusteria.net. URL consultato l'8 maggio 2020.
- Chiesa di S. Caterina a Villa S. Caterina [collegamento interrotto], su development.idm-suedtirol.com. URL consultato l'8 maggio 2020.
- Villa Santa Caterina map (vista satellitare), su satellites.pro. URL consultato l'8 maggio 2020.
- Villa Santa Caterina, su archiv-bruneck.it. URL consultato l'8 maggio 2020.
- Villa Santa Caterina in Val Pusteria, su suedtirol-it.com. URL consultato il 9 maggio 2020.
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