Víctor Caamaño

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Víctor Caamaño
Nazionalità Bandiera dell'Argentina Argentina
Calcio
Ruolo Allenatore
Termine carriera 1933
Carriera
Carriera da allenatore
1931-1933River Plate
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Pallacanestro
Ruolo Allenatore
Palmarès
 Campionati sudamericani
Oro Argentina 1934
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Víctor Caamaño (... – ...; fl. XX secolo) è stato un allenatore di calcio e allenatore di pallacanestro argentino.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Caamaño fu il primo allenatore della storia del River Plate dall'istituzione del professionismo nel calcio argentino.[1] La sua esperienza durò tre stagioni (dal 1931 al 1933), anche perché la sua attività principale non era quella di tecnico di calcio ma quella di allenatore d'atletica leggera.[1] Vinse la Primera División 1932 con il River, portando la squadra a 50 punti in campionato, a pari merito con l'Independiente, e in seguito vincendo lo spareggio per il titolo contro la stessa formazione di Avellaneda.[2][3] Nel 1933 si ritirò dal mondo del calcio per seguire con maggiore attenzione l'atletica leggera: scoprì la saltatrice in lungo Noemí Simonetto[4] e fece parte della commissione tecnica della squadra argentina ai I Giochi panamericani.[5] La pista d'atletica dell'Estadio Monumental Antonio Vespucio Liberti è intitolata a lui.[1]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

River Plate: 1932

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (ES) Maxi Espejo; Nahuel Trasmonte, Técnico que debuta...[collegamento interrotto]. URL consultato il 3 marzo 2012.
  2. ^ (EN) Argentina - Coaches of Championship Teams - First Level, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 3 marzo 2012.
  3. ^ (EN) Argentina 1932, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 3 marzo 2012.
  4. ^ (ES) Eduardo Alperín, Sobre la muerte de Noemí Simonetto, ESPN, 23 febbraio 2011. URL consultato il 3 marzo 2012.
  5. ^ (ES) Víctor Lupo, A 55 años de una gran hazaña del deporte argentino (PDF) [collegamento interrotto], su cdi.mecon.gov.ar. URL consultato il 3 marzo 2012.