Utente:Woltarq/Sandbox

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Disambiguazione – Se stai cercando allenatore - ex calciatore, vedi Marco De Simone.
Disambiguazione – Se stai cercando incisore - illustratore (disambigua), vedi Marco De Simone.

Marco De Simone (Barletta, 9 settembre 1920Monaco di Baviera, 23 maggio 1983) è stato un incisore e illustratore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Registrato all'anagrafe con i nomi di Marco Giuseppe Antonio, è il secondogenito dei quattro figli di Annie Pilone (Glasgow, 1894) e di Michele (Barletta, 1893 - Milano, 1955). L'altro fratello e le due sorelle sono nati tutti a Napoli.

Ha vissuto una gioventù avventurosa.[1] Il 12 novembre 1955 contrae matrimonio con Irene Imagina Klara, ventitreenne cittadina tedesca di Stolberg (Circondario di Aquisgrana), nozze allietate dalla nascita a Milano del figlio Vito Marco Giorgio avvenuta il 20 gennaio 1960. In seguito si trasferisce in Germania dove muore nel 1983.

Attività artistica[modifica | modifica wikitesto]

Nei primi anni successivi al secondo dopoguerra si trasferisce a Campo Ossuccio,[2] sul lago di Como, per imparare l’arte incisoria, soprattutto la puntasecca, sotto la guida di Enrico Vannuccini,[1] grande interprete di questa tecnica. Nel 1948, presente ancora a Campo Ossuccio,[3] partecipa, con una puntasecca, al concorso “Ex libris e teatro”, promosso da Mansueto Fenini[4] e ai concorsi proposti da I. M. Lombardo. Lo stesso anno dona all’Associazione B.N.E.L., due lastre per ex libris incise a puntasecca.[5] Nel 1949 partecipa con dodici puntesecche alla mostra collettiva allestita a cura del Circolo di Cultura di Taranto con la collaborazione dell’Associazione B.N.E.L. (Bianco e Nero Ex Libris).[1] Partecipa, con i migliori artisti dell’epoca, alla Mostra dell’Ex libris italiano contemporaneo a Lisbona, allestita nella sede dell’Accademia portoghese dell’ex libris e organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura, inaugurata l'11 aprile 1960.[6]

«Artista di rara potenza e di indubbia efficacia per il suo spirito satirico specie nelle caricature», così lo descrive il catalogo della mostra di Taranto, ha realizzato opere exlibristiche per noti collezionisti dell’epoca: Giovanni Botta, Ivan Matteo Lombardo, Gino Sabattini e altri titolari.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Carlo d’Alessio (testo di), Mostra di Ex Libris, Taranto, Circolo di Cultura Taranto e B.N.E.L. Como, Catalogo della Mostra, Taranto 14 – 21 agosto 1949, pp. 14, 23.
  2. ^ Elenco Soci della B.N.E.L. 1947, Rivista B.N.E.L., Como, aprile-luglio 1947, pp. 51-52.
  3. ^ Primo elenco Soci della B.N.E.L. 1948, Rivista B.N.E.L., Como, n. 2-3, aprile-giugno 1948, p. 15.
  4. ^ Concorso Fenini 1948, Rivista B.N.E.L., Como, n. 4-5, luglio-settembre 1948.
  5. ^ Doni di artisti, Rivista B.N.E.L., Como, n. 6, dicembre 1948, p. 4.
  6. ^ L’11 aprile si inaugura a Lisbona la Mostra dell’Ex libris italiano contemporaneo, Rivista Ex Libris (Notiziario bimestrale dell’A.D.E.L.), Trieste, n. 2, marzo-aprile 1960.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]