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Isola di San Giulio

fonti:

L'ISOLA DI SAN GIULIO NELLA STORIA E NELL'ARTE, Beatrice Canestro Chiovenda, Pietro Cairoli Editore - Como


quello che c'è già


Geografia[modifica | modifica wikitesto]

È situata a circa 400 metri dalla riva, lunga 275 m e larga 140, ha un perimetro di circa 650 m ed è quasi interamente occupata dall'abbazia Mater Ecclesiae. Attualmente l'isola è abitata in maniera permanente solo da pochissime famiglie, oltre al monastero. Per il resto si tratta quasi tutte di seconde case, abitate per poche settimane all'anno.


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È situata a circa 400 metri dalla riva, lunga 275 m e larga 140, e con un perimetro di circa 650 m. E' presente un piccolo centro abitato in cui gli edifici di maggiore rilevanza storica sono la Basilica di San Giulio e l'abbazia Mater Ecclesiae, costruito sulle rovine di un antico castello, che la occupa per gran parte. Attualmente l'isola è abitata in maniera permanente solo da pochissime famiglie, oltre al monastero. Per il resto si tratta quasi tutte di seconde case, abitate per poche settimane all'anno.



Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le indagini archeologiche hanno dimostrato l'antichità della presenza umana, attestata dal Neolitico all'Età del Ferro. Secondo la leggenda della vita di San Giulio in età romana il sito sarebbe stato abbandonato. È possibile però, benché manchino riscontri archeologici, che l'isola fosse un centro cultuale precristiano. Ciò spiegherebbe, sia il motivo per cui l'evangelizzatore decise di costruirvi, verso il 390, la prima chiesa, sia il simbolo adombrato dalla leggendaria infestazione di serpi e draghi. Tali rettili sarebbero quindi una allegoria del Male e, nel caso specifico, secondo i cristiani di quei tempi, del paganesimo. Le indagini archeologiche hanno messo in luce i resti di un'antica chiesa, datata tra la fine del V ed il VII secolo, fornendo base storica alla Leggenda.

Nell'Alto Medioevo la posizione strategica rese l'isola un importante centro difensivo. Una tradizione, tuttora dibattuta, identifica nel castello dell'isola, il castrum edificato da vescovo di Novara Onorato, citato dal poeta e vescovo di Pavia Ennodio (lib. II Carm.).

In epoca longobarda l'isola era certamente fortificata e, secondo la testimonianza di Paolo Diacono, vi risiedette il Duca Mimulfo. Gli eventi bellici del 962, quando l'imperatore del Sacro Romano Impero Ottone I assediò sull'isola per mesi la regina Willa moglie di Berengario II re d'Italia, portarono forse alla distruzione della chiesa primitiva.. L'isola fu ereditata dall'Imperatore Federico I Hohenstaufen, detto Barbarossa, attraverso la madre, erede degli imperatori Sassoni e Bavaresi.

Dal 1219 i Vescovi di Novara assunsero in fidecommisso da parte degli Svevi, la piena sovranità sul territorio della Riviera di San Giulio, di cui l'isola era il centro religioso e amministrativo. Le attività economiche si spostarono però gradualmente verso il vicino borgo di Orta, che nel corso del XVII secolo finì per dare il nome al lago, che nel medioevo era noto come Lago di San Giulio. L'occupazione del castello ebbe un ruolo decisivo durante le turbolenze che videro gli abitanti della Riviera difendere accanitamente la propria libertà contro le scorrerie delle milizie mercenarie provenienti dal vicino Ducato di Milano nella prima metà del Cinquecento.

--aggiunta (c'è un vuoto da inizio 1500 e metà 1800)

Nel 1560 la popolazione si oppose al tentativo di infeudazione da parte del Vescovo di Novara Giovanni Antonio Serbelloni in favore di una famiglia a lui vicina. I vescovi novaresi da quel momento in poi, in seguito alle proteste inviate a Roma, furono obbligati a giurare di non cedere nessuna parte del territorio. Questo episodio sancisce anche l'inizio del lento declino del potere dei vescovi-conti.

Nel corso del 1700 tutta l'area del Novarese passò sotto il dominio del Regno Sabaudo, e nel settembre del 1767 gli abitanti della Riviera giurano fedeltà al re nel palazzo vescovile dell'isola. I Vescovi di Novara mantennero comunque il ruolo amministrativo del territorio con il titolo di Principi di San Giulio e d'Orta fino al 1817, e nel 1819 dopo persero definitivamente tutti i privilegi feudali. -------

Nel 1841 il castello medievale fu abbattuto per far posto al nuovo grande Seminario Vescovile, opera dell'architetto lombardo Ferdinando Caronesi.

Una strada pedonale percorre l'intero perimetro dell'isola costeggiando le antiche case dei canonici e una delle più antiche fu di proprietà di Cesare Augusto Tallone, costruttore di pianoforti artigianali e accordatore di Arturo Benedetti Michelangeli. Ogni anno vi si tiene un'apprezzata rassegna di concerti. Lungo la strada pedonale sono riportati in più lingue aforismi sul silenzio e la meditazione.

Nel 1973 venne fondato sull'isola un monastero benedettino, l'Abbazia Mater Ecclesiae, nel quale vengono svolte importanti ricerche, studi e traduzioni di testi antichi. Il monastero ha anche un laboratorio di restauro e centro di ricerca e studio sui tessuti antichi. Da alcuni anni il monastero ha sede nell'ex seminario.



dalla pagina di orta san giulio


Fa parte del comune di Orta San Giulio l'unica isola del Lago d'Orta, l'isola di San Giulio, che dista circa 400 metri dalla riva. L'isola è dominata dall'edificio dell'ex seminario, costruito nel 1844 sulle rovine del castello. Il seminario ospita oggi il convento di monache benedettine di clausura Abbazia Mater Ecclesiae. Sull'isola si trova anche la Basilica di San Giulio, il più importante monumento romanico del novarese.