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Attività della BCE dopo il trattato di Lisbona: analisi critica[modifica | modifica wikitesto]

Modifica dei Trattati UE e dello Statuto della BCE[modifica | modifica wikitesto]

Con il Trattato di Lisbona, l'art. 2 del TUE,[1] che definisce la missione dell'Unione europea, è diventato art. 3 ed ha assunto la seguente formulazione:

«Articolo 3 (ex articolo 2 del TUE)
1. L'Unione si prefigge di promuovere la pace, i suoi valori e il benessere dei suoi popoli.
2. L'Unione offre ai suoi cittadini uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia senza frontiere interne, in cui sia assicurata la libera circolazione delle persone insieme a misure appropriate per quanto concerne i controlli alle frontiere esterne, l'asilo, l'immigrazione, la prevenzione della criminalità e la lotta contro quest'ultima.
3. L'Unione instaura un mercato interno. Si adopera per lo sviluppo sostenibile dell'Europa, basato su una crescita economica equilibrata e sulla stabilità dei prezzi, su un'economia sociale di mercato fortemente competitiva, che mira alla piena occupazione e al progresso sociale, e su un elevato livello di tutela e di miglioramento della qualità dell'ambiente. Essa promuove il progresso scientifico e tecnologico. L'Unione combatte l'esclusione sociale e le discriminazioni e promuove la giustizia e la protezione sociali, la parità tra donne e uomini, la solidarietà tra le generazioni e la tutela dei diritti del minore. Essa promuove la coesione economica, sociale e territoriale, e la solidarietà tra gli Stati membri. Essa rispetta la ricchezza della sua diversità culturale e linguistica e vigila sulla salvaguardia e sullo sviluppo del patrimonio culturale europeo.
4. L'Unione istituisce un'unione economica e monetaria la cui moneta è l'euro.
5. Nelle relazioni con il resto del mondo l'Unione afferma e promuove i suoi valori e interessi, contribuendo alla protezione dei suoi cittadini. Contribuisce alla pace, alla sicurezza, allo sviluppo sostenibile della Terra, alla solidarietà e al rispetto reciproco tra i popoli, al commercio libero ed equo, all'eliminazione della povertà e alla tutela dei diritti umani, in particolare dei diritti del minore, e alla rigorosa osservanza e allo sviluppo del diritto internazionale, in particolare al rispetto dei principi della Carta delle Nazioni Unite.
6. L'Unione persegue i suoi obiettivi con i mezzi appropriati, in ragione delle competenze che le sono attribuite nei trattati.»

Conseguentemente, è stato modificato anche l'art. 2-Obiettivi dello Statuto della Banca centrale europea,[2] che ha assunto a sua volta la seguente formulazione:

«Articolo 2-Obiettivi Conformemente agli articoli 127, paragrafo 1 e 282, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, l'obiettivo principale del SEBC è il mantenimento della stabilità dei prezzi. Fatto salvo l'obiettivo della stabilità dei prezzi, esso sostiene le politiche economiche generali dell'Unione al fine di contribuire alla realizzazione degli obiettivi dell'Unione definiti nell'articolo 3 del trattato sull'Unione europea. Il SEBC agisce in conformità del principio di un'economia di mercato aperta e in libera concorrenza, favorendo un'efficace allocazione delle risorse, e rispettando i principi di cui all'articolo 119 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea.»

La politica monetaria della BCE durante la crisi economica[modifica | modifica wikitesto]

Gli interventi di politica monetaria non convenzionali[3] implementati dalla BCE nel corso della crisi economica iniziata nel 2008 hanno contemplato i seguenti strumenti finanziari:

  • 1. SMP (Securities Markets Programm)[4]

Nell'ambito del programma, tra il maggio 2010 e il marzo 2011, la BCE ha acquistato titoli di Stato greci, irlandesi e portoghesi; da agosto 2011 a gennaio 2012, titoli italiani e spagnoli. L'importo complessivo, a valore di libro,[5] è stato pari a 209 mld. Ecco i dati in dettaglio: [6]

Paese Valore nominale Valore di libro Durata
- (mld) (mld) (anni)
Irlanda 14,2 13,6 4,6
Grecia 33,9 30,8 3,6
Spagna 44,3 43,7 4,1
Italia 102,8 99,0 4,5
Portogallo 22,8 21,6 3,9
Totale 218,0 208,7 4,3

NB: Gli acquisti da parte della BCE dei titoli di Stato italiani sono cominciati il 22 agosto del 2011, dopo circa 20 giorni dalla famosa lettera del 5 agosto della BCE al Governo italiano[7] e il varo da parte di quest'ultimo della seconda, pesante manovra finanziaria correttiva nell'arco di appena 40 giorni (il DL 138 del 13 agosto 2011, di 60 mld, dopo il DL 98 del 6 luglio 2011, di 80 mld).

Nell'agosto 2012, la BCE ha annunciato la predisposizione delle OMT (in italiano ODM),[8] cioè l'acquisto illimitato di titoli di Stato, sul mercato secondario, con contestuale sterilizzazione.[9]
Nel gennaio 2014, la Corte Costituzionale Federale tedesca ha presentato ricorso alla Corte di giustizia dell'Unione europea contro le OMT, chiedendole di decidere su due questioni: (i) se c'era lo sconfinamento della BCE dal campo della politica monetaria al dominio della politica economica[10] e (ii) data l'illimitatezza degli acquisti, se esse violano l'art. 123 del TFUE (art. 21 dello Statuto BCE).[11]
Nel giugno 2015, la Corte di Giustizia europea ha rigettato il ricorso della Corte Cost. tedesca, dichiarando le OMT compatibili con il diritto dell'Unione.[12]
«A più di due anni dal suo annuncio, il programma non è stato ancora attuato.»[12]

Non-standard monetary policy measures (vedi anche, supra, “Interventi in risposta alla crisi”, par. 6.2)

    • 3.1 LTROs - In recent years, the regular operations have been complemented by two liquidity-providing long-term refinancing operations in euro with a three-year maturity (maturing on 29 January 2015 and on 26 February 2015), as well as by US dollar liquidity-providing operations. Three-year LTROs[13][14]
    • 3.2 TLTROs - The targeted longer-term refinancing operations (TLTROs) are Eurosystem operations that provide financing to credit institutions for periods of up to four years. They offer long-term funding at attractive conditions to banks in order to further ease private sector credit conditions and stimulate bank lending to the real economy. TLTROs - Targeted longer-term refinancing operations[15]
  • 4. APP - In addition and since 2009, several programs of outright asset purchases have been implemented with the objective of sustaining growth across the euro area and in consistency with the aim of achieving inflation rates below, but close to, 2% over the medium term. APP - Asset purchases programme[16][17][18]
  • 5. QE Quantitative Easing; in italiano, Programma di acquisto di attività (PAA)
    Nel mese di gennaio del 2015, dopo vari stop[19] and go,[20] la BCE ha varato il Quantitative Easing, vale a dire l'acquisto, a partire dal mese di marzo, di titoli di Stato e altre attività per un ammontare di 60 mld al mese per 19 mesi per un totale di 1.140 mld.[21][22][23][24]
    Nel mese di dicembre 2015, ha deciso di prorogare la data finale prevista per gli acquisti mensili per 60 miliardi nell’ambito del PAA fino alla fine di marzo 2017, o anche oltre se necessario.[25]
    Nel mese di marzo 2016, poiché “l’inflazione avrebbe impiegato più tempo, di quanto previsto nei mesi precedenti, a portarsi su livelli che il Consiglio direttivo reputasse sufficientemente prossimi al 2 per cento”, la BCE ha deciso di portare da 60 a 80 miliardi di euro l'importo mensile di acquisto, a partire da aprile 2016.[26][27] Ma, ciononostante, la deflazione globale avanza.[28]

Comparazione della mission della FED vs gli obiettivi della BCE[modifica | modifica wikitesto]

Le critiche alla politica monetaria della BCE sono spesso motivate e giustificate dall'assunto che essa non ha gli stessi poteri della Federal Reserve statunitense, poiché ha l'unico mandato della stabilità dei prezzi, mentre la FED ha un mandato duale: la piena occupazione e la stabilità dei prezzi[29][30][31][32] Dall'analisi comparativa dei rispettivi statuti della FED[33] e della BCE,[2] emerge che:

  • per la FED, gli obiettivi della piena occupazione e della stabilità dei prezzi sono su un piano perfettamente paritario, e la piena occupazione è menzionata per prima:

«Section 2A. Monetary policy objectives
The Board of Governors of the Federal Reserve System and the Federal Open Market Committee shall maintain long run growth of the monetary and credit aggregates commensurate with the economy's long run potential to increase production, so as to promote effectively the goals of maximum employment, stable prices, and moderate long-term interest rates.
http://www.federalreserve.gov/aboutthefed/section2a.htm»

  • per la BCE, invece, la stabilità dei prezzi ("sotto, ma vicino, al 2%"), che con il trattato di Lisbona è entrata a far parte degli obiettivi dell'Unione europea, è l'obiettivo principale, la piena occupazione l'obiettivo secondario o subordinato, o meglio, a ben vedere, condizionato ("fatto salvo l'obiettivo della stabilità dei prezzi"; "without prejudice", nella versione inglese);[34][35][36]
  • ne discende logicamente e in stretta aderenza al testo letterale dell'art. 2 del suo Statuto, mutuato dai Trattati UE, che la gerarchia dei 2 (due) obiettivi statutari della BCE non è fissa e invariabile, ma muta in rapporto all'andamento del tasso d'inflazione della Zona euro nel medio periodo: se questo è pari o superiore all'obiettivo del “poco sotto il 2%”, il Consiglio direttivo della BCE deve perseguire esclusivamente l'obiettivo principale, al quale potrebbe arrecare pregiudizio il perseguimento anche dell'obiettivo subordinato della crescita economica e della piena occupazione attraverso le leve monetarie tipiche (tasso ufficiale di sconto e massa monetaria); ma se il tasso d'inflazione è inferiore, a fortiori quando è sensibilmente inferiore - come si verifica in EUZ da 4 (quattro) anni, con sconfinamenti in territorio negativo,[37] cioè di deflazione -, rispetto al target statutario la gerarchia cambia formalmente e sostanzialmente e i due obiettivi - quello principale della stabilità dei prezzi e quello subordinato della “crescita economica equilibrata” e della “piena occupazione” -, statuiti dal fondamentale art. 3 del TUE, diventano assolutamente concordanti, convergenti e complementari, e quindi l'obiettivo subordinato ha le stesse dignità e cogenza del primo; la tesi che la differenza degli obiettivi tra la FED e la BCE sia il portato inevitabile della differenza tra gli statuti[38] equivale a: (i) sostenere che la BCE si assegna gli obiettivi statutari (fatto possibile ma abnorme[36]); e (ii) rendere vuoti e pleonastici, traguardati dal punto di vista della BCE, organo strumentale dell'Unione europea, sia l'art. 127 (in parte) che l'art. 282 co. 2 del TFUE, sia, soprattutto, il fondamentale art. 3 del TUE, che, come abbiamo visto, definisce ed esplicita l'intera missione dell'Unione europea, in quanto collettività di individui, prima ancora che come insieme di organi strumentali;[39]
  • altro elemento da rimarcare è che, contrariamente all’opinione prevalente,[40] neppure la FED può acquistare titoli del Tesoro direttamente dal Tesoro degli Stati Uniti, ma soltanto sul mercato aperto;[41][42]
  • ne discende che, in situazioni di deflazione o di tasso d'inflazione sensibilmente inferiore al target, come per la FED, entrambi gli obiettivi – controllo dei prezzi e crescita economica e dell’occupazione - sono su un piano perfettamente paritario e la BCE ha gli stessi poteri-doveri della FED.

Qualità dell'informazione istituzionale europea sulle funzioni della BCE[modifica | modifica wikitesto]

La scarsissima conoscenza degli obblighi statutari della BCE è dovuta anche all'opera disinformativa messa in atto sia dalla stessa Banca centrale europea che dalla Commissione europea.

  • Il presidente Mario Draghi (entrato in carica il 1° novembre 2011), ogni qual volta parla in pubblico dei compiti della BCE, omette puntualmente di citare l’obiettivo subordinato della crescita economica e dell’occupazione e menziona soltanto quello principale del controllo dei prezzi. Lo fa perfino quando viene audito o dal Parlamento europeo, a meno che non venga sollecitato espressamente da un interpellante,[43] o dal Parlamento italiano.[44][45]
  • Nel sito della BCE, c’è stata due anni fa (2014) una modifica e del testo e del link delle funzioni della BCE (le versioni precedenti diventano irreperibili), che ha messo la sordina all’obiettivo subordinato e, per contro, posta l’enfasi sul fatto che l’obiettivo principale fosse importante anche per l’UE, e gerarchicamente sovraordinato per l'Eurosistema.[46]
  • Sul medesimo sito, fino a un anno fa, il reperimento dello Statuto BCE era una sorta di caccia al tesoro (ancora oggi, la versione più in uso nel web, inclusa Wikipedia, è quella ormai superata del protocollo 2 e non l'ultima del protocollo 4, allegato al trattato di Lisbona).
  • Sul sito dell’Unione Europea, al link che veniva trasmesso, durante la presidenza Barroso II (terminata nell'ottobre del 2014), dal Centro di contatto EUROPE DIRECT[47], era menzionato soltanto l’obiettivo principale.[48]
  • Con l'attuale presidenza Juncker, il contenuto è stato cambiato già almeno due volte (le versioni precedenti diventano irreperibili): nel 2015 (e rivelava un'ottica neo-liberista) e nel 2016, arrivando ora ad attribuire alla BCE addirittura il ruolo di “guidare la politica economica e monetaria dell’UE”;[49] ma tale attribuzione è per metà gravemente erronea poiché “vìola” (senza saperlo?) l'art. 21 dello Statuto della BCE,[2] che le vieta appunto di implementare misure di natura fiscale ed economica, di stretta competenza degli Stati.[50]

Conseguenze della disinformazione circa lo Statuto della BCE[modifica | modifica wikitesto]

La prima considerazione che se ne trae è che o la burocrazia europea ignora i poteri-doveri della Banca centrale europea o è in atto da tempo, da parte della Commissione Europea e della BCE, un’opera, almeno in apparenza, metodica ed intenzionale di disinformare l’opinione pubblica europea. La seconda considerazione è che le conseguenze della disinformazione non sono irrilevanti, poiché ne sono vittime quasi tutti ed anche facitori di opinione pubblica di rango nazionale e mondiale: ad esempio, un presidente di banca centrale statale ed un premio Nobel di Economia, audito dal Parlamento italiano, statunitensi; numerosi professori universitari di Economia (anche famosi); economisti, giornalisti economici e maitre à penser, [51] forse allo scopo, da un lato, di giustificare la (disastrosa per tanti) politica economica basata sull’ossimorica austerità espansiva e, dall’altro, di obliterare forse le prove delle responsabilità circa gli inadempimenti statutari della BCE (e dell’UE); inoltre, ritenere che la BCE abbia un solo obiettivo – quello del controllo dei prezzi - condiziona inevitabilmente il sistema informativo, il dibattito nazionale ed europeo, le analisi, le iniziative e le richieste in ambito accademico e fuori da questo ambito.

Inadempimenti statutari della BCE?[modifica | modifica wikitesto]

  • L'effetto combinato dell'interpretazione aderente al testo letterale dello Statuto, dell'esame comparativo tra la BCE e le altre banche centrali delle scelte compiute durante la crisi economica e dell'analisi dei dati macroeconomici dell'Eurozona relativi al tasso d'inflazione, al tasso di disoccupazione e all'andamento del Pil delinea, infatti, per alcuni un quadro di corresponsabilità della politica monetaria perseguita dalla BCE durante la crisi economica iniziata nel 2008,[52] ai quali si giustappongono altrettanti che ne difendono l'operato.[53]
  • Tuttavia, per il campo dei critici è quasi agevole notare che, a dispetto dell'impronta ideologicamente connotata in senso ordoliberista dei Trattati UE e contrariamente alla loro interpretazione mainstream neo-liberista talvolta ostinatamente propalata stravolgendo la lettera e lo spirito delle norme, la lingua, la matematica, la logica e perfino i fatti: valgano per tutte, le critiche severe e fondate alla formula del deficit strutturale, connessa al Fiscal compact[54] (si tratta di una metodologia che la stessa Commissione – in un suo studio del 2013 -[55] ha giudicato inaffidabile; come pure Mario Draghi ha rilevato nel suo discorso dell’agosto 2014 a Jackson Hole,[56] e la BCE in un suo paper,[57] ma la Commissione continua ad usarla come se niente fosse, in un periodo prolungato di recessione-stagnazione per gran parte dell'Eurozona),[58][59][60][61][62][63][64][65][66][67][68] l'affermazione che la stabilità dei prezzi sia l'obiettivo prioritario non solo della BCE ma anche dell'Unione europea è ritenuta arbitraria, non avvalorata da una semplice lettura dell’intero testo del Trattato, in particolare l’art. 3 del TUE, che, in aderenza ai "valori" contenuti nel preambolo della Carta dei Diritti Fondamentali, ribadisce i principi fondamentali del governo dell'Unione Europea, finalizzandolo a due obiettivi prioritari: la piena occupazione e il progresso sociale, essendo la stabilità dei prezzi un mero sub-obiettivo.[69]
  • L’inazione prolungata della BCE (al netto, beninteso, dell’obiezione mossa dai keynesiani che la politica monetaria possa da sola – come sostiene una ben nota corrente economica predominante nell’ambito accademico e politico negli ultimi 30 anni, il Neoliberismo - combattere la deflazione e/o sostenere la crescita economica e dell’occupazione), poco comprensibile dal punto di vista tecnico,[70] ha sia pregiudicato il mantenimento della stabilità dei prezzi nel medio periodo, obiettivo statutario principale, facendo “salire il tasso di interesse reale”,[71][72] che avvantaggia i Paesi creditori (Germania e satelliti) e svantaggia i Paesi debitori (Piigs), sia co-determinato il prolungamento della recessione economica e del calo dell’occupazione nella Zona euro, contravvenendo all’obiettivo statutario secondario, sia causato – come temeva l’ex governatore della Banca di Cipro, ex membro del Consiglio direttivo della BCE e attualmente professore al MIT, Athanasios Orphanides,[73] – essendo stato tardivo e insufficiente -, una quasi inefficacia, con successivo potenziamento e prolungamento, del Quantitative Easing (QE), come poi è avvenuto.
  • Sembra perfino superfluo aggiungere che, a legislazione UE invariata, ciò che, unicamente per sottostare alla volontà interessata della Germania e degli altri Paesi creditori dell'Eurozona, era ritenuto contrario ai Trattati UE – il QE -, poi sia stato giudicato conforme ad essi e implementato nel marzo 2015, con un ritardo di ben 6 (sei) anni rispetto alla FED, alla BoE e ancor più alla BoJ,[74] il che ha comportato sia enormi sacrifici per gran parte del popolo europeo dell’Eurozona (in Italia, ad esempio, sono state varate nella scorsa legislatura manovre finanziarie correttive per un importo cumulato di 330 mld),[75] addossati iniquamente in grandissima parte sui ceti medio e popolare, per far fronte in gran parte agli – accresciuti - oneri di finanziamento del debito pubblico, a causa della quasi latitanza della BCE, i cui beneficiari sono le banche (circa il 55%), i ricchi e i benestanti (10%), circa 1/3 (un terzo) i residenti esteri,[76] sia la distruzione di aliquote significative di imprese e di relativa capacità produttiva (in Italia, -22%),[77] di Pil (-10% in termini reali)[78] e di milioni di posti di lavoro,[79][80] oltre che di diverse centinaia di vite umane,[81][82] in quasi tutti i Paesi dell’Eurozona (Germania e suoi satelliti esclusi). Quando forse sarebbe bastato – come richiesto ripetutamente da tanti - un “whatever it takes” pronunciato dal presidente pro tempore della BCE molto prima, almeno per ridurre sia i gravi danni della crisi economica (regalata all'Europa dagli USA, che però attuando le politiche monetaria ed economica giuste ne sono usciti velocemente), sia i durissimi sacrifici imposti alla stragrande maggioranza del popolo dell’Eurozona.
  • Che stampando moneta si produca inflazione è una tesi affermata dalla teoria monetarista, ma smentita dalle evidenze empiriche, come dimostra il Quantitative easing; poi persino il suo autore - Milton Friedman - la ripudiò. Solo un aumento della domanda aggregata produce un aumento dei prezzi. Ma, ammesso che fosse come sostengono i neo-liberisti-monetaristi, le misure adottate dalla BCE e dalla FED sono state diverse: (a) “le due banche centrali hanno fronteggiato la crisi ricorrendo a strumenti differenti”; e (b) “la differenza principale tra le due banche centrali riguarda però la composizione del passivo. In estrema sintesi la Bce, al fine di non immettere liquidità aggiuntiva nel sistema, ha sempre sterilizzato le misure non convenzionali di politica monetaria. La Fed, invece, ha finanziato i programmi di sostegno della liquidità e di acquisto di titoli tramite un ampliamento significativo delle proprie riserve, ossia della base monetaria”.[83]
  • L'art. 7-Indipendenza dello Statuto[84] prescrive l'indipendenza della BCE dall'Autorità politica, e viceversa, analogamente a quasi tutte le altre banche centrali, ma questo va sempre contemperato con - e subordinato a - l'interesse superiore di fare il bene del popolo, come recita il sito della BoE;[85] invece il presidente Draghi ha continuato in questi anni a dare indicazioni politiche invece di premere per le riforme della finanza e adottare quelle che competono alla banca centrale; non ha risolto il problema delle agenzie di rating, nonostante lo avesse indicato come rilevante da presidente del Financial Stability Board;[86] ha sposato l’interpretazione restrittiva secondo cui la Bce non poteva finanziare i Fondi salva-Stato;[87] si è permesso di invitare i governi a cedere sovranità ai tecnocrati;[88][89][90] e, infine, è sembrato intrattenere un rapporto privilegiato con la Germania, che va oltre il fatto che questo Paese ospiti la BCE e sia il più grande dell’UE (vedi, ad esempio, la sua telefonata con la cancelliera Merkel, appena tornato dal convegno dei banchieri centrali tenutosi nel 2014 a Jackson Hole,[91] per chiarire e quasi giustificare le sue dichiarazioni ritenute da tutti i commentatori eterodosse rispetto alla linea dell’austerità propugnata dalla Germania[92] [93] [94] [95]).

Giudizi sull'operato della BCE durante la crisi economica[modifica | modifica wikitesto]

In definitiva, l'operato della BCE - dei 25 Membri del suo Consiglio direttivo - durante la crisi ha ricevuto un duplice giudizio, molto contrastante: da una parte, l'encomio per essere stata argine e àncora di salvezza per un'Unione europea e un'Eurozona a rischio di disintegrazione;[96][97][98] dall'altra, che è stata indipendente dagli Stati, tranne che dalla Germania, e non ha fatto quanto avrebbe dovuto in relazione ai suoi 2 (due) obiettivi statutari, perché ha ubbidito più alla Germania che al proprio statuto;[99][74] e in via di principio dovrebbe essere stigmatizzata politicamente dal Parlamento Europeo e sanzionata giuridicamente dalla Corte di Giustizia Europea (art. 35 Statuto),[100] poiché si ritiene che le norme dell'Unione europea non vadano interpretate secondo l’ottica e nell'interesse del Paese più forte - la Germania - ma di tutti i Paesi membri e valgano non soltanto per gli Stati deboli ma per tutti.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Versione consolidata del trattato sull'Unione europea e del trattato sul funzionamento dell'Unione europea
    Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea (pubblicati on line il 27 febbraio 2013)
    http://register.consilium.europa.eu/pdf/it/08/st06/st06655-re07.it08.pdf
  2. ^ a b c Statuto BCE (protocollo 4) https://www.ecb.europa.eu/ecb/legal/pdf/c_32620121026it._protocol_4pdf.pdf
  3. ^ 4.Misure non standard di politica monetaria e risposta alla crisi a partire dal 2007
    Dal luglio 2013 il consiglio direttivo della BCE fornisce indicazioni prospettiche sul futuro percorso della politica dei tassi d'interesse della BCE in funzione delle prospettive concernenti la stabilità dei prezzi. La fornitura di indicazioni prospettiche è stato un cambiamento concreto nella comunicazione della BCE in materia di politica monetaria. Tale comunicazione riguarda non soltanto le modalità con cui il consiglio direttivo della BCE valuta le condizioni economiche del momento e i rischi per la stabilità dei prezzi nel medio periodo, ma anche le implicazioni di tali valutazioni per il suo futuro orientamento in materia di politica monetaria. Negli ultimi anni la BCE ha adottato una serie di misure non convenzionali di politica monetaria. Nel 2009 e nel 2011, la BCE ha lanciato due programmi di acquisto di obbligazioni garantite (il primo conclusosi nel giugno 2010 e il secondo nell'ottobre 2012). Dal 10 maggio 2010 al febbraio 2012 la BCE è intervenuta nel mercato dei debiti nel quadro del programma per il mercato dei titoli finanziari (SMP), concluso nel settembre 2012. Nell'agosto 2012 la BCE ha annunciato la possibilità di effettuare operazioni definitive di mercato aperto (OMT) nei mercati obbligazionari sovrani secondari per garantire un'appropriata trasmissione della politica monetaria e preservare l'unicità della propria politica monetaria. Nel giugno 2014 ha annunciato una serie di operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (OMRLT), finalizzate a migliorare l'erogazione di prestiti bancari a favore del settore privato non finanziario della zona euro, esclusi i prestiti concessi alle famiglie per l'acquisto di abitazioni, nell'arco di un periodo di due anni. Nel settembre 2014, la BCE ha annunciato due nuovi programmi di acquisto, ovvero il programma di acquisto di ABS e il terzo programma di acquisto di obbligazioni garantite, finalizzati a migliorare la trasmissione della politica monetaria, a sostenere la fornitura di crediti all'economia della zona euro e, di conseguenza, a fornire un ulteriore orientamento accomodante nei confronti della politica monetaria. Il 9 marzo 2015 l'Eurosistema ha avviato l'acquisto, sul mercato secondario, di titoli emessi dai governi centrali della zona euro e da determinate agenzie ed enti internazionali o sovranazionali ubicati nella zona euro, nell'ambito del programma di acquisto del settore pubblico. Il programma di acquisto di ABS, il terzo programma di acquisto di obbligazioni garantite e il programma di acquisto del settore pubblico costituiscono insieme il programma ampliato di acquisto di attività i cui acquisti mensili ammontano a 60 miliardi di euro. Essi verranno effettuati fino alla fine di settembre 2016 e, in ogni caso, fino a quando il consiglio direttivo non individuerà un aggiustamento sostenuto nell'andamento dell'inflazione che sia coerente con il suo obiettivo di conseguire un tasso d'inflazione inferiore, ma prossimo, al 2% nel medio periodo.
    http://www.europarl.europa.eu/atyourservice/it/displayFtu.html?ftuId=FTU_4.1.3.html
  4. ^ BCE - Rapporto annuale 2012
    IL PROGRAMMA PER IL MERCATO DEI TITOLI FINANZIARI Nel maggio 2010 il Consiglio direttivo ha deciso di costituire il Programma per il mercato dei titoli finanziari (Securities Markets Programme, SMP). L’obiettivo di questo programma temporaneo era di far fronte al malfunzionamento di alcuni segmenti dei mercati dei titoli di debito dell’area dell’euro e ripristinare un appropriato meccanismo di trasmissione della politica monetaria. Il programma è stato attuato dai gestori di portafoglio dell’Eurosistema che effettuano acquisti di determinati titoli di Stato dell’area dell’euro attraverso interventi sul mercato secondario. Gli acquisti sono stati effettuati tra il maggio 2010 e il marzo 2011 e tra l’agosto 2011 e il febbraio 2012. Con l’annuncio delle caratteristiche tecniche delle ODM il 6 settembre 2012, è stato posto termine all’SMP. La liquidità immessa tramite l’SMP continuerà a essere assorbita come in passato e i titoli esistenti acquistati nel quadro dell’SMP saranno detenuti fino alla scadenza. Al massimo del programma, l’Eurosistema deteneva titoli nell’ambito dell’SMP per un volume di regolamento totale di 219,5 miliardi di euro, contro 208,7 miliardi alla fine del 2012. (pag. 88).
    https://www.ecb.europa.eu/pub/pdf/annrep/ar2012it.pdf
  5. ^ Valore di libro
    http://www.borsaitaliana.it/bitApp/glossary.bit?target=GlossaryDetail&word=Prezzo/Valore%20di%20Libro
  6. ^ Proposta sulla sterilizzazione sulle cedole dei titoli di Stato italiani acquistati dalla BCE tramite il SMP
    di Antonio Forte
    http://antonioforte.xoom.it/propostainteressiSMPAntonioForte.pdf
  7. ^ Lettera BCE
    http://www.corriere.it/economia/11_settembre_29/trichet_draghi_italiano_405e2be2-ea59-11e0-ae06-4da866778017.shtml
  8. ^ OPERAZIONI DEFINITIVE MONETARIE (ODM)
    Nell’agosto 2012 il Consiglio direttivo ha annunciato la predisposizione delle ODM, specificandone ulteriormente le caratteristiche tecniche in settembre. Queste ODM sono tese a salvaguardare un’appropriata trasmissione della politica monetaria e l’unicità della politica monetaria nell’area dell’euro. […]
    https://www.ecb.europa.eu/pub/pdf/annrep/ar2012it.pdf
  9. ^ Sterilisation
    The liquidity created through Outright Monetary Transactions will be fully sterilised. http://www.ecb.int/press/pr/date/2012/html/pr120906_1.en.html
  10. ^ Il tribunale Ue salva la Bce: il piano anti spread non viola la legge
    La Corte accoglie la linea dell'avvocato generale: "Il programma di acquisto di titoli di Stato è compatibile con il diritto dell'Unione, non eccede le attribuzioni Bce di politica monetaria e non viola il divieto di finanziamento degli Stati membri"
    16 giugno 2015
    http://www.repubblica.it/economia/2015/06/16/news/omt_bce-116958638/
  11. ^ Karlsruhe: doppia sfida all’Europa
    di Pietro Manzini - 18.02.14 http://www.lavoce.info/karlsruhe-europa-bce-euro/
  12. ^ a b Corte di giustizia dell’Unione europea
    COMUNICATO STAMPA n. 70/15 Lussemburgo, 16 giugno 2015
    Sentenza nella causa C-62/14 Gauweiler e a.
    Il programma OMT annunciato dalla BCE nel settembre 2012 è compatibile con il diritto dell’Unione
    Il programma di acquisto di titoli di Stato sui mercati secondari non eccede le attribuzioni della BCE in materia di politica monetaria e non viola il divieto di finanziamento monetario degli Stati membri.
    La BCE afferma che l’annuncio di tale programma è stato da solo sufficiente per ottenere l’effetto ricercato, ossia ristabilire il meccanismo di trasmissione della politica monetaria e l’unicità di tale politica. A più di due anni dal suo annuncio, il programma non è stato ancora attuato. […]
    Le caratteristiche specifiche del programma OMT non consentono di affermare che esso sia equiparabile a una misura di politica economica. Per quanto riguarda il fatto che l’attuazione del programma OMT è subordinata al rispetto integrale, da parte degli Stati membri interessati, di programmi di aggiustamento macroeconomico del Fondo europeo di stabilità finanziaria (FESF) o del Meccanismo europeo di stabilità (MES), non si può certo escludere che tale caratteristica abbia incidenze indirette sulla realizzazione di taluni obiettivi di politica economica. Tuttavia, simili incidenze indirette non possono implicare che il programma OMT debba essere considerato come una misura di politica economica, poiché risulta dai Trattati dell’Unione che, fatto salvo l’obiettivo della stabilità dei prezzi, il SEBC contribuisce alle politiche economiche generali nell’Unione. […]
    La Corte constata che tale divieto non osta a che il SEBC adotti un programma, come il programma OMT, e lo attui in condizioni che non conferiscano all’intervento del SEBC un effetto equivalente a quello dell’acquisto diretto di titoli di Stato presso le autorità e gli organismi pubblici degli Stati membri.
    Tuttavia, l’acquisto dei titoli di Stato sui mercati secondari non deve avere un effetto equivalente a quello dell’acquisto diretto di tali titoli sui mercati primari. […]
    http://curia.europa.eu/jcms/jcms/P_160014/fr/
  13. ^ LE LONGER TERM REFINANCING OPERATION - LTRO
    Le operazioni di mercato della BCE per la gestione dei tassi di interesse e della liquidità nell'Eurozona
    18 Mag 2012
    E’ il caso delle più celebri e recenti operazioni di LTRO utilizzate dal nuovo numero uno dell’Eurotower Mario Draghi che, per arginare la crisi di liquidità dell’Eurozona, ha fornito circa mille miliardi di euro in finanziamenti di breve a un tasso dell’1% alle banche europee tra la fine del 2011 e i primi mesi del 2012. In particolare il 21 dicembre del 2011 la banca centrale ha collocato con un’asta circa 489,19 miliardi di euro con scadenza al 29 gennaio 2015 (e opzione di pagamento anticipata a un anno) presso una platea di 523 offerenti del Vecchio Continente. Il tasso dell’offerta di liquidità è stato fissato su quello di riferimento all’1% ed è stata allargato il ventaglio di attivi che le banche europee potevano porre come collaterale (garanzia) per questi prestiti.
    Il 29 febbraio 2012 un’altra asta ha fornito ulteriore liquidità alle banche per circa 529,53 miliardi di euro (scadenza al 26 febbraio 2015). http://www.borsaitaliana.it/notizie/sotto-la-lente/le-longer-term-refinancing-operation193.htm
  14. ^ Lo scopo dell'Ltro della Bce? Rimborsi a banche tedesche
    di ANDREA GRECO - 20 maggio 2014
    http://www.repubblica.it/economia/rubriche/affari-in-piazza/2014/05/20/news/lo_scopo_dei_prestiti_ltro_della_bce_rimborsare_le_banche_tedesche_di_andrea_greco-86691075/
  15. ^ Dalla Bce alle imprese: così funzionano le Tltro di Draghi
    di Riccardo Sorrentino con un articolo di Alessandro Merli 18 settembre 2014
    http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2014-09-17/dalla-bce-imprese-cosi-funzionano-tltro-draghi-181424.shtml
  16. ^ Open market operations
    https://www.ecb.europa.eu/mopo/implement/omo/html/index.en.html
  17. ^ BCE – Rapporto annuale 2014
    L’insieme delle misure di politica monetaria di giugno-ottobre (pagg. 46-55)
    http://www.ecb.europa.eu/pub/pdf/annrep/ar2014it.pdf
  18. ^ DECISIONE (UE) 2016/810 DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA del 28 aprile 2016 su una seconda serie di operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (BCE/2016/10)
    https://www.ecb.europa.eu/ecb/legal/pdf/celex_32016d0010_it_txt.pdf
  19. ^ Uscire dall’euro o “uscire” da questa BCE?
    Pubblicato da keynesblog il 27 agosto 2014
    di Pier Giorgio Gawronski
    http://keynesblog.com/2014/08/27/uscire-dalleuro-o-uscire-da-questa-bce
  20. ^ Draghi apre al quantitative easing “all’americana”
    di Thomas Fazi 19/11/2014
    Draghi ha incassato l’ok ad una politica di quantitative easing “all’americana”, estesa cioè anche ai titoli di stato. Un importante passo avanti, ma non sufficiente
    http://old.sbilanciamoci.info/Sezioni/capitali/Draghi-apre-al-quantitative-easing-all-americana-27129.html
  21. ^ Qe: il bazooka di Draghi. Effetto Bce sulle Borse, in flessione spread e euro
    QE da 1140 mld per acquisto bond. Compromesso con Berlino su rischi
    Redazione ANSA BERLINO 23 gennaio 2015 20:16
    https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2015/01/21/bce-il-bazooka-di-draghi-60-miliardi-al-mese-fino-a-settembre-2016_fecff999-9881-407a-9d59-23f2d99f103a.html
  22. ^ Quantitative easing, il comunicato Bce (in inglese)
    http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-01-22/quantitative-easing-comunicato-bce-in-inglese-153401.shtml
  23. ^ Le otto cose fondamentali da sapere sul «bazooka» della Bce
    di Riccardo Sorrentino 23 gennaio 2015
    http://www.ilsole24ore.com/articlegallery/finanza-e-mercati/2015/qe-sorprese-conferme/index.shtml
  24. ^ Esperti e analisti danno il voto al Qe della Bce
    di Vittorio Carlini 22 gennaio 2015
    http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-01-22/esperti-e-analisti-danno-voto-qe-bce-155709.shtml
  25. ^ Rapporto annuale BCE 2015
    La politica monetaria in periodi di sfide
    Le preoccupanti prospettive di inflazione hanno richiesto un ulteriore intervento risoluto della BCE
    Agli inizi di gennaio 2015 il Consiglio direttivo ha condotto un attento riesame delle prospettive di evoluzione dei prezzi e dello stimolo monetario prodotto dalle misure attuate a partire dalla metà del 2014. L’inflazione continuava a mostrare un andamento più debole delle aspettative in un contesto in cui la capacità produttiva inutilizzata nell’economia permaneva elevata e le dinamiche di moneta e credito si mantenevano contenute.
    Le misure di politica monetaria messe in atto […] stavano già producendo risultati soddisfacenti in termini di trasmissione […] Tuttavia, se si considerano il crescente differenziale tra, da un lato, inflazione realizzata e inflazione attesa e, dall’altro, livelli di inflazione ritenuti dal Consiglio direttivo coerenti con il proprio obiettivo di medio termine, l’impatto quantitativo di queste misure sul bilancio dell’Eurosistema, e quindi sull’orientamento di politica monetaria, è stato giudicato insufficiente a garantire il ritorno dell’inflazione su livelli più prossimi al 2 per cento nel medio periodo. A fronte di questo scenario, si rendeva necessaria una risposta vigorosa di politica monetaria.
    Con i tassi di interesse di riferimento pari o prossimi al rispettivo limite inferiore effettivo, il 22 gennaio il Consiglio direttivo ha deciso di ampliare il programma di acquisto di attività avviato in ottobre 2014, includendo titoli di qualità elevata (investment grade) denominati in euro emessi da amministrazioni e agenzie governative dei paesi dell’area dell’euro e da istituzioni europee. Nell’ambito di questo programma ampliato di acquisto di attività (PAA), gli acquisti mensili di titoli del settore pubblico e del settore privato dovevano ammontare nell’insieme a 60 miliardi di euro. Gli acquisti di titoli del settore pubblico nel mercato secondario da parte dell’Eurosistema hanno avuto inizio in marzo 2015 e, secondo le intenzioni, dovrebbero proseguire sino alla fine di settembre 2016 e, in ogni caso, finché il Consiglio direttivo non riscontrerà un aggiustamento durevole del profilo dell’inflazione in linea con l’obiettivo di conseguire tassi di inflazione su livelli inferiori ma prossimi al 2 per cento nel medio termine. […]
    Nella riunione di dicembre, il Consiglio direttivo ha deciso di: (a) ridurre di 10 punti base, al -0,30 per cento, il tasso di interesse sui depositi presso la banca centrale, lasciando invece invariati i tassi sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale, rispettivamente allo 0,05 e allo 0,30 per cento; (b) prorogare la data finale prevista per gli acquisti mensili per 60 miliardi nell’ambito del PAA sino alla fine di marzo 2017, o anche oltre se necessario, e in ogni caso finché il Consiglio direttivo non riscontrerà un aggiustamento durevole del profilo dell’inflazione coerente con l’obiettivo di conseguire tassi di inflazione inferiori ma prossimi al 2 per cento nel medio termine […].
    https://www.ecb.europa.eu/pub/annual/html/ar2015.it.html
  26. ^ Sorpresa Bce, abbassa tutti i tassi. Il Qe sale a 80 miliardi al mese
    Nel programma d'acquisto di titoli entrano anche i bond delle aziende non finanziarie. Previste quattro nuove aste di liquidità per le banche con tassi in negativo. Riviste al ribasso tutte le stime sulla crescita Ue
    di RAFFAELE RICCIARDI - 10 marzo 2016
    http://www.repubblica.it/economia/2016/03/10/news/bce_tassi_interesse_qe_draghi-135165475/
  27. ^ LE MOSSE ANTI-DEFLAZIONE
    La Bce spiazza tutti: taglia i tassi, porta il Qe a 80 miliardi e compra i bond societari
    –con articoli di Riccardo Sorrentino e Alessandro Merli - 10 marzo 2016
    http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2016-03-10/la-bce-sorpresa-taglia-tassi-e-porta-qe-80-miliardi-115928.shtml
  28. ^ LA BCE E IL QE
    A JACKSON HOLE BANCHE CENTRALI IN AFFANNO. LA DEFLAZIONE GLOBALE AVANZA
    MARCELLO MINENNA - 30 agosto 2016
    http://www.glistatigenerali.com/banche_euro-e-bce/a-jackson-hole-banche-centrali-in-affanno-la-deflazione-globale-avanza/
  29. ^ Un mandato per dare alla Bce gli stessi poteri della Fed
    di Walter Riolfi 21 giugno 2012
    La Bce non può per statuto e non vuole, per soggezione all'ideologia della Bundesbank, nemmeno sentir parlare di quantitative easing.
    http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-06-21/mandato-dare-stessi-poteri-063736.shtml
  30. ^ Dove sarebbe l’euro se la Bce avesse gli stessi poteri della Fed?
    Vito Lops - 8 febbraio 2013
    La Banca centrale europea non ha gli stessi poteri della Federal Reserve statunitense. La prima ha il compito di controllare la stabilità dei prezzi, ponendosi come obiettivo un tasso di inflazione non superiore al 2%. La seconda si occupa di garantire stabilità dei prezzi ma anche di favorire la crescita economica e l'occupazione. Una differenza non da poco.
    http://vitolops.blog.ilsole24ore.com/2013/02/08/dove-sarebbe-leuro-se-la-bce-avesse-gli-stessi-poteri-della-fed-currencywar/
  31. ^ Un “dual mandate” per la Bce
    di Agenor - 14/02/2014
    Banche da legare/5 Le prossime elezioni europee potranno contribuire al rilancio di un profondo processo di riforma in chiave democratica delle istituzioni comunitarie
    http://old.sbilanciamoci.info/Sezioni/capitali/Un-dual-mandate-per-la-Bce-22358.html
  32. ^ Meglio che le banche centrali restino indipendenti
    Fausto Panunzi - 11.03.16
    Alcune osservazioni. La prima è che Wren-Lewis ha il merito di porre una domanda diversa dal solito tema sul mandato doppio o singolo delle banche centrali. È vero che la Banca centrale europea ha un mandato che riguarda solo la stabilità dei prezzi, contrariamente alla Federal Reserve, ma la timidezza che ha mostrato a reagire inizialmente alla crisi non è ascrivibile a esso, ma più probabilmente al diverso impatto della crisi nei vari paesi dell’Eurozona e alle divisioni tra i vari membri del suo consiglio direttivo.
    http://www.lavoce.info/archives/40134/meglio-che-le-banche-centrali-restino-indipendenti/
  33. ^ Federal Reserve Act http://www.federalreserve.gov/aboutthefed/fract.htm
  34. ^ Stabilità dei prezzi: definizione
    Pur indicando chiaramente che l’obiettivo principale della BCE è il mantenimento della stabilità dei prezzi, il Trattato di Maastricht non ne ha precisato il significato. Nell’ottobre 1998 il Consiglio direttivo della BCE ha quindi annunciato una definizione quantitativa di stabilità dei prezzi: “un aumento sui 12 mesi dell’Indice armonizzato dei prezzi al consumo (IAPC) per l’area dell’euro inferiore al 2%”, specificando inoltre che essa deve essere preservata “su un orizzonte di medio termine”. Pertanto, il Consiglio direttivo cerca di mantenere l’inflazione su un livello inferiore ma prossimo al 2% nel medio periodo.
    Con l’adozione del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (Trattato di Lisbona, 2009) la stabilità dei prezzi diventa un obiettivo dell’UE.
    (Nel 2015, la pagina è stata rimossa)
    https://www.ecb.europa.eu/ecb/educational/facts/monpol/html/mp_002.it.html
    La definizione è, in parte, riportata qui, in fondo nel glossario
    https://www.ecb.europa.eu/pub/pdf/other/whypricestability_it.pdf
    oppure per intero a pag. 53 del documento La politica monetaria della BCE (2004) https://www.ecb.europa.eu/pub/pdf/other/monetarypolicy2004it.pdf?a7d0a699dc29cebf274cd6784659786d.
    Ecco il link per leggere il testo in inglese (più esteso):
    https://www.ecb.europa.eu/mopo/strategy/pricestab/html/index.en.html
  35. ^ UNIBA - Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi - corso PAS
    La stabilità dei prezzi dovrebbe essere l’obiettivo principale della politica monetaria? (cont.)
    • La BCE opera secondo un mandato gerarchico, che fissa cioè la priorità dell’obiettivo della stabilità dei prezzi e prevede poi la possibilità di perseguire altri obiettivi, sempre che non siano in conflitto con la stabilità.
    • La Fed, al contrario, opera secondo un mandato duale, secondo il quale agli obiettivi della massima occupazione, della stabilità dei prezzi e e di un livello moderato dei tassi di interesse di lungo termine viene data uguale importanza.
    http://www.uniba.it/didattica/pas/2013-2014/classi-di-concorso/discipline-economico-aziendali/materiale-didattico-pas-a017/didattica-economia-degli-intermediari-finanziari/strumenti%20di%20politica%20monetaria.pdf
  36. ^ a b La Banca centrale europea e la Riserva Federale americana: un confronto tra gli interventi convenzionali e non convenzionali di politica monetaria […] Ne segue che la decisione dell’obiettivo dovrà rispettare una duplice esigenza; da un lato risulta fondamentale il dover garantire la stabilità monetaria dell’area di competenza della banca centrale, dall’altra sarà importantissimo porre in essere scelte concretamente realizzabili, sia in termini di uso del controllo degli strumenti, sia in termini di costi reali che possono emergere dal conseguimento della stessa stabilità monetaria. (pag. 41).
    discrezionalità vincolata. (pag. 42) (62 Hanspeter, Sheller, La Banca centrale europea 2006).
    Gran parte degli altri prevedono in capo alle Banche centrali mandati di tipo gerarchico che individuano la priorità dell’obiettivo della stabilità dei prezzi e prevedono poi la possibilità di raggiungere gli altri obiettivi, ma che non siano in contrasto con il primo. A differenza degli stessi, negli Stati Uniti viene attribuito alla Fed un mandato duale per conseguire due obiettivi di ugual peso: la stabilità dei prezzi e la massima occupazione. In realtà la stabilità dei prezzi di lungo periodo e il tasso naturale di disoccupazione sono due obiettivi non incompatibili e, dal momento in cui la massima occupazione è inquadrata come tasso di disoccupazione naturale, possono essere considerati anche simili. Nella pratica, però, alcuni economisti tendono ad identificare le differenze tra i due mandati, stabilendo che un mandato gerarchico ponga eccessiva attenzione sul controllo dell’inflazione e non troppo sulla riduzione delle fluttuazioni del ciclo economico. Poiché un inflazione bassa spinge lo sviluppo economico, i banchieri centrali puntano ormai alla stabilità dei prezzi come obiettivo prioritario della politica monetaria. D’altronde, poiché le variazioni del ciclo economico possono creare non pochi danni alla politica monetaria, la stabilità dei prezzi verrà inquadrata come obiettivo prioritario solo nel lungo periodo. “ il tentativo di mantenere nel breve periodo l’inflazione a un livello stabile produrrebbe probamente eccessive fluttuazioni cicliche. (120 Frederic S., Stanley G., Istituzioni e mercati finanziari,2007). Poiché, quindi, la stabilità dei prezzi si manifesta come obiettivo solo nel lungo periodo, le banche centrali possono concentrarsi sulla riduzione delle fluttuazioni cicliche e , quindi, possono operare nella prospettiva di un mandato duale. Bisogna stare però attenti al caso in cui tale mandato duale spinga le banche centrali a perseguire una politica espansiva di breve periodo che tenda ad incrementare la produzione e l’occupazione senza interessarsi degli effetti di lungo termine sull’inflazione. In questo caso si assiste a un problema di incoerenza temporale. Il timore che un mandato duale possa essere la base di politiche monetarie espansive spinge i banchieri centrali a privilegiare mandati di tipo gerarchico aventi come priorità la stabilità dei prezzi. Ma anche questi ultimi non sono privi di pericoli. Questi possono, infatti, spingere la banca a comportarsi come “inflation nutter”, si concentra, ovvero, unicamente sul controllo dell’inflazione, anche nel breve periodo, generando ampie fluttuazioni cicliche. È, quindi, evidente che la decisione di quale mandato sia preferibile per una banca centrale dipenderà dal modo in cui la stabilità dei prezzi viene posta come obiettivo primario nel lungo periodo, ma non nel breve. (pagg. 95-96)
    http://tesi.eprints.luiss.it/11433/1/fedele-laura-tesi-2013.pdf
  37. ^ https://www.euro-area-statistics.org/inflation-rates?lg=it
  38. ^ BCE E FED: DIFFERENZE DI OBIETTIVI A CAVALLO DELL'ATLANTICO
    19 Aprile 2013
    http://www.borsaitaliana.it/notizie/speciali/politicamonetariaevitareale/europa/bce-fed-obiettivi-differenti/bce-fed-obiettivi-differenti.htm
  39. ^ Vedi, appresso, il par. “Inadempimenti statutari della BCE?”
  40. ^ Ecco solo alcuni esempi:
    “Durante il meeting del 3 novembre scorso la Federal Reserve ha deciso di avviare una nuova fase dell’ “easing” quantitativo, con acquisti diretti di ‘‘Treasuries’’ da parte della banca centrale americana per 600 miliardi di dollari, da qui a giugno 2011”.
    http://private.ilsole24ore.com/FinanzaPrivate/FinMosseFED_PRN.php
    Quante (troppe) mistificazioni sul QE di Draghi
    Domenico Moro - Giovedì 29 Gennaio 2015
    In primo luogo, a differenza di quanto avvenuto negli Usa e in Giappone, gli acquisti di titoli di Stato non avverranno sul mercato primario, cioè acquistandoli direttamente dagli organi emittenti, cioè dai ministeri del Tesoro dei singoli stati. Gli acquisti verranno eseguiti sul mercato secondario.
    http://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/4648-domenico-moro-quante-troppe-mistificazioni-sul-qe-di-draghi.html
    “In particolare la Fed starebbe valutando tre opzioni: 1) acquisti diretti di bond come avvenuto dal 2008 in poi in occasione dei due piani di QE;”
    http://www.wallstreetitalia.com/fed-studia-eventualita-di-un-terzo-programma-di-acquisti-bond/
    “Successivamente andremo ad analizzare quali siano stati gli effetti sull’economia statunitense della manovra di QE, e come la differente struttura finanziaria dell’EA possa o meno distorcere tali risultati. Bisogna comunque tenere presente che le differenze che si possono riscontrare tra i due casi possono essere attribuite non solo alla diversa struttura finanziaria ma anche al fatto che il mandato della BCE è diverso da quello della FED e che il trattato di Maastricht impedisce il finanziamento dei deficit statali da parte della BCE”. (pag. 30)
    http://tesi.cab.unipd.it/49601/1/Pichini_Giorgia.pdf
    “Una politica abbracciata anche dalla Banca d'Inghilterra e dalla Banca del Giappone, ma non dalla Banca centrale europea, che ha pure aumentato notevolmente il suo bilancio ma senza acquisti diretti di titoli nella scala massiccia della Fed o della BoE”.
    http://www.huffingtonpost.it/2014/07/09/fed-bond-stop-acquisti-ottobre-se-economia-migliora_n_5571539.html
  41. ^ Why doesn't the Federal Reserve just buy Treasury securities directly from the U.S. Treasury? The Federal Reserve Act specifies that the Federal Reserve may buy and sell Treasury securities only in the "open market." The Federal Reserve meets this statutory requirement by conducting its purchases and sales of securities chiefly through transactions with a group of major financial firms--so-called primary dealers--that have an established trading relationship with the Federal Reserve Bank of New York (FRBNY). These transactions are commonly referred to as open market operations and are the main tool through which the Federal Reserve adjusts its holdings of securities. Conducting transactions in the open market, rather than directly with the Treasury, supports the independence of the central bank in the conduct of monetary policy. Most of the Treasury securities that the Federal Reserve has purchased have been "old" securities that were issued by the Treasury some time ago. The prices for new Treasury securities are set by private market demand and supply conditions through Treasury auctions.
    http://www.federalreserve.gov/faqs/money_12851.htm
    (Il Federal ReserveAct specifica che la Federal Reserve può acquistare e vendere titoli del Tesoro solo nel "mercato aperto". La Federal Reserve soddisfa questo requisito di legge effettuando i suoi acquisti e vendite di titoli prevalentemente mediante operazioni con un gruppo di grandi imprese finanziarie - i cosiddetti primary dealer - che hanno un rapporto commerciale instaurato con la Federal ReserveBank di New York (FRBNY ). Tali operazioni sono comunemente noti come operazioni di mercato aperto e sono lo strumento principale attraverso il quale la Federal Reserve regola le sue riserve di titoli. Condurre le operazioni sul mercato aperto, piuttosto che direttamente con il Tesoro, sostiene l'indipendenza della banca centrale nella conduzione della politica monetaria. La maggior parte dei titoli del Tesoro che la Federal Reserve ha acquistato sono stati "vecchi" titoli emessi dal Tesoro qualche tempo fa. I prezzi per i nuovi titoli del Tesoro sono stabiliti dalla domanda del mercato e condizioni di approvvigionamento di privati attraverso aste del Tesoro).
  42. ^ Politica monetaria: se le banche vanno sul mercato aperto
    Giovanni Siciliano - 29.10.13
    http://www.lavoce.info/archives/13841/per-la-politica-monetaria-meglio-le-operazioni-di-mercato-aperto/
  43. ^ In 2015 the ECB President replied to 179 written questions from MEPs. All the answers are available on the ECB’s website at http://www.ecb.europa.eu/pub/pub/intco/html/index.en.html
    See the full transcript of the 2016 meeting that is available on the European Parliament's website at: http://www.europarl.europa.eu/committees/en/econ/monetarv-dialoaue.html?tab=2016
  44. ^ Per quanto riguarda, poi, la questione dell’obliterazione da parte della BCE del secondo obiettivo statutario, si segnala come prova documentale definitiva l’ammissione esplicita del presidente della BCE nel corso della sua audizione al Parlamento italiano del 26 marzo 2015 (v. Allegato alla petizione, terzo aggiornamento, post linkato: “10. Tasso di cambio: a 1h 37’ 35” [Draghi] fa la dichiarazione su obiettivi differenti BCE [solo stabilità dei prezzi] e FED [stabilità dei prezzi e occupazione]”, in palese violazione dello statuto della BCE in situazioni di deflazione o molto sotto target 2%, quando i due obiettivi statutari sono assolutamente concordanti, ed anche in evidente contraddizione con quanto viene da lui affermato al Parlamento europeo: “For instance, on 22 September 2014, answering to a specific question by MEP Marco Valli, the President clarified that when the Governing Council of the ECB in taking monetary policy decisions, it considers “the citizens of Europe and I consider the objective we have of maintaining price stability, and of raising the inflation rate to dose to but below 2%. We consider growth and employment and we consider, especially, unemployment.” (quando il Consiglio direttivo della BCE prende decisioni di politica monetaria, tiene presenti “i cittadini europei e io tengo presente l'obiettivo che abbiamo di mantenere la stabilità dei prezzi, e di aumentare il tasso di inflazione vicino ma sotto il 2%. Teniamo presenti la crescita e l'occupazione e teniamo presente, in particolare, la disoccupazione.”).
    Risposta della BCE alla petizione sulla BCE
    http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2845626.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2016/04/risposta-della-bce-alla-petizione-sulla.html
  45. ^ Replica alla risposta della BCE alla petizione sulla BCE
    http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2845674.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2016/04/replica-alla-risposta-della-bce-alla.html
  46. ^ Vecchia versione
    “Funzioni della BCE
    Le funzioni del SEBC e dell’Eurosistema sono definite dal Trattato che istituisce la Comunità europea e specificate dallo Statuto del Sistema europeo di banche centrali (SEBC) e della Banca centrale europea (BCE). Lo Statuto figura come protocollo allegato al Trattato.
    Il Trattato fa riferimento al “SEBC” e non all’“Eurosistema”, essendo stato redatto in base all’assunto che tutti gli Stati membri dell’UE adotteranno l’euro. Fino a tale momento sarà l’Eurosistema a svolgere le funzioni stabilite dal Trattato.
    Obiettivi
    L’obiettivo principale del SEBC è il mantenimento della stabilità dei prezzi. Inoltre, "fatto salvo l’obiettivo della stabilità dei prezzi, il SEBC sostiene le politiche economiche generali nella Comunità al fine di contribuire alla realizzazione degli obiettivi della Comunità definiti nell’articolo 2” (articolo 105, paragrafo 1, del Trattato che istituisce la Comunità europea).
    Gli obiettivi dell’UE (articolo 2 del Trattato sull’Unione europea) sono un elevato livello di occupazione e una crescita sostenibile e non inflazionistica”.
    Nuova versione
    Obiettivi
    L’articolo 127, paragrafo 1, del Trattato sancisce che
    “L’obiettivo principale del Sistema europeo di banche centrali [...] è il mantenimento della stabilità dei prezzi.”
    Inoltre, “fatto salvo l’obiettivo della stabilità dei prezzi, il SEBC sostiene le politiche economiche generali dell’Unione al fine di contribuire alla realizzazione degli obiettivi dell’Unione definiti nell’articolo 3 del Trattato sull’Unione europea.”
    L’UE si pone diversi obiettivi (articolo 3 del Trattato sull’Unione europea), fra i quali lo sviluppo sostenibile dell’Europa, basato su una crescita economica equilibrata e sulla stabilità dei prezzi, su un’economia sociale di mercato fortemente competitiva, che mira alla piena occupazione e al progresso sociale. Pertanto, la stabilità dei prezzi non è solo l’obiettivo primario della politica monetaria della BCE, ma anche un obiettivo dell’intera Unione europea. Il Trattato sul funzionamento dell’Unione europea e il Trattato sull’Unione europea stabiliscono una chiara gerarchia di obiettivi per l’Eurosistema, rimarcando come la stabilità dei prezzi sia il contributo più importante che la politica monetaria può dare al conseguimento di un contesto economico favorevole e di un elevato livello di occupazione.
    Versione attuale (2016)
    Funzioni http://www.ecb.europa.eu/ecb/tasks/html/index.it.html
  47. ^ http://europa.eu/about-eu/institutions-bodies/ecb/index_it.htm
  48. ^ Banca centrale europea
    La Banca centrale europea (BCE, con sede a Francoforte, in Germania) gestisce l'euro, la moneta unica dell'UE, e garantisce la stabilità dei prezzi nell'UE. La BCE contribuisce anche a definire e attuare la politica economica e monetaria dell'UE.
    Obiettivo
    La Banca centrale europea (BCE) è una delle istituzioni dell'UE. I suoi obiettivi principali sono:
    • mantenere la stabilità dei prezzi (tenendo sotto controllo l'inflazione) specialmente nei paesi dell'area dell'euro
    • mantenere stabile il sistema finanziario, assicurandosi che i mercati finanziari e le istituzioni siano controllati in modo appropriato.
    La Banca lavora in collaborazione con le banche centrali dei 28 paesi dell'UE. Insieme costituiscono il Sistema europeo delle banche centrali (SEBC). Ne deriva così una cooperazione tra le banche centrali dell'area dell'euro, detta anche eurozona, ovvero i 18 paesi dell'UE che hanno adottato la moneta unica. La cooperazione all'interno di questo gruppo di banche è chiamata Eurosistema.
  49. ^ Unione Europea - Banca centrale europea (BCE)
    https://europa.eu/european-union/about-eu/institutions-bodies/european-central-bank_it
  50. ^ Vedi Statuto BCE e,supra, la sentenza della Corte di giustizia europea sul ricorso della Corte Cost. tedesca sulla politica monetaria della BCE (relativamente agli OMT), che sconfinerebbe nella politica economica, in violazione dell'art. 21 dello Statuto.
    Articolo 21 - Operazioni con enti pubblici 21.1. Conformemente all'articolo 123 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, è vietata la concessione di scoperti di conto o qualsiasi altra forma di facilitazione creditizia da parte della BCE o da parte delle banche centrali nazionali, a istituzioni, organi o organismi dell'Unione, alle amministrazioni statali, agli enti regionali, locali o altri enti pubblici, ad altri organismi di settore pubblico o ad imprese pubbliche degli Stati membri, così come l'acquisto diretto presso di essi di titoli di debito da parte della BCE o delle banche centrali nazionali. […]
  51. ^ Ci sono le prove documentali: cfr. Chi non conosce lo statuto della BCE (elenco in divenire) http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2825230.html oppure http://vincesko.blogspot.it/2015/03/chi-non-conosce-lo-statuto-della-bce.html
  52. ^ Tra gli altri, Il giorno dello “Sblocca Italia” Recessione, deflazione, disoccupazione - Paolo Pini - 2 settembre 2014
    http://old.sbilanciamoci.info/Sezioni/italie/Il-giorno-dello-Sblocca-Italia-26025.html
  53. ^ Tra gli altri, In difesa della politica monetaria Editoriale di Vítor Constâncio, Vicepresidente della BCE, 11 marzo 2016
    https://www.ecb.europa.eu/press/inter/date/2016/html/sp160311_1.it.html.
  54. ^ Perché il Fiscal Compact sprofonderà l’Europa nel baratro
    Pubblicato da keynesblog il 22 febbraio 2013
    Gli inquietanti e insondabili misteri del «deficit strutturale»
    http://keynesblog.com/2013/02/22/perche-il-fiscal-compact-sprofondera-leuropa-nel-baratro/
  55. ^ “Labour Market Developments in Europe 2013”
    http://ec.europa.eu/economy_finance/publications/european_economy/2013/pdf/ee6_en.pdf
  56. ^ L’ultima speranza contro la crisi infinita
    Dopo che l’Italia ha contestato il metodo di calcolo degli obiettivi di bilancio – obiezione che la Commissione ha subito respinto – molti paesi hanno mostrato interesse per il problema, secondo quanto ha dichiarato il ministro Padoan. Un problema che lo stesso Draghi ha ripetutamente sollevato. Forse questa è l’unica via possibile contro il disastroso eccesso di austerità che sta uccidendo l’economia
    (pubblicato su Repubblica.it il 6 dic 2014)
    http://nuke.carloclericetti.it/LinkClick.aspx?link=392&tabid=59
  57. ^ OCCASIONAL PAPER SERIES NO 157/NOVEMBER 2014-THE IDENTIFICATION OF FISCAL AND MACROECONOMIC IMBALANCES UNEXPLOITED SYNERGIES UNDER THE STRENGTHENED EU GOVERNANCE FRAMEWORK, By Christophe Kamps, Roberta De Stefani, Nadine Leiner-Killinger, Rasmus Rüffer and David Sondermann http://www.ecb.europa.eu/pub/pdf/scpops/ecbop157.en.pdf
  58. ^ Una previsione europea difficile da accettare
    Stefano Fantacone, Petya Garalova e Carlo Milani - 31.03.14
    http://www.lavoce.info/archives/18442/disoccupazione-di-equilibrio-fiscal-compact/
  59. ^ L’imbroglio della disoccupazione di equilibrio
    Pubblicato da keynesblog il 29 ottobre 2014
    https://keynesblog.com/2014/10/29/limbroglio-della-disoccupazione-di-equilibrio/
  60. ^ Politica di bilancio ostaggio della stima del Pil potenziale
    Carlo Cottarelli, Federico Giammusso e Carmine Porello - 04.11.14
    http://www.lavoce.info/archives/31060/relazioni-pericolose-stima-potenziale-politica-bilancio/
  61. ^ Per l’Italia non è solo un problema di metodo
    Kieran Mc Morrow e Werner Roeger - 07.11.14
    http://www.lavoce.info/archives/31172/per-litalia-non-problema-metodo/
  62. ^ Perché la crisi complica la stima del Pil potenziale
    Carlo Cottarelli, Federico Giammusso e Carmine Porello - 11.11.14
    http://www.lavoce.info/archives/31242/perche-crisi-complica-stima-pil-potenziale/
  63. ^ Bce contro Ue: «Dannose le regole sul deficit»
    di MAURIZIO RICCI- 22 novembre 2014
    Il deficit strutturale - al netto cioè della congiuntura - su cui rischiavano di scivolare i conti di Roma e su cui ha fatto leva la Commissione per costringere il governo Renzi a tagliare il bilancio di 3 miliardi di euro in più del previsto è una bufala: "inaffidabile", le stime sono "incerte e volatili". Per giunta, è colpevolmente "prociclico": ovvero, anziché sventarla, rende più profonda e ineluttabile una recessione annunciata. Firmato e sottoscritto: il guru supremo, insomma niente popò di meno che gli augusti sacerdoti della Bce a Francoforte. http://www.repubblica.it/economia/rubriche/eurobarometro/2014/11/22/news/bce_contro_ue_dannose_le_regole_sul_deficit-101084106/
  64. ^ Infine attiriamo l’attenzione sul grafico relativo alla stima del deficit strutturale, pubblicato a corredo di uno degli articoli: riteniamo opportuno specificare che non contiene “Stime UE” ma lo scenario ufficiale presentato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nella Nota di Aggiornamento al DEF, il quale si caratterizza per un andamento del PIL potenziale stimato secondo il modello dell’UE, a confronto con uno scenario alternativo elaborato da questo ministero nel quale il tasso di crescita del PIL potenziale è ipotizzato assumere un valore medio di +0,4% dal 2008 in poi. [1]
  65. ^ Il metodo conta: crescita potenziale e regole fiscali
    Carlo Cottarelli - 03.03.15
    http://www.lavoce.info/archives/33405/metodo-conta-crescita-potenziale-regole-fiscali/
  66. ^ Ecco la formula matematica che oggi, in Europa, determina tutte le principali scelte di politica economica
    di Alessandro Cianci - 1 maggio 2015
    http://www.eunews.it/2015/05/01/la-formula-della-felicita-ovvero-della-stima-del-pil-potenziale/34603
  67. ^ L’Output Gap non è uno solo. Le stime della Commissione Europea e quelle dell’OCSE
    Carmelo Pierpaolo Parello e Diletta Colocci 15 settembre 2015
    Carmelo Pierpaolo Parello e Diletta Colocci richiamano l'attenzione sull'Output Gap, la differenza tra la crescita effettivamente realizzata e quella potenziale, nella definizione dei saldi strutturali di bilancio. I due autori, in particolare, si soffermano sulle differenze tra i metodi di stima di tale grandezza correntemente utilizzati dalla Commissione europea e dall'OCSE; queste, infatti, comportano valori stimati diversi, con rilevanti implicazioni sull'aggiustamento strutturale richiesto in sede europea e sulla valutazione del rispetto del Patto di Stabilità e Crescita. http://www.eticaeconomia.it/loutput-gap-non-e-uno-solo-le-stime-della-commissione-europea-e-quelle-dellocse/
  68. ^ Il calcolo del PIL potenziale e del saldo di bilancio corretto per il ciclo
    Aprile 2013
    http://www.dt.mef.gov.it/export/sites/sitodt/modules/documenti_it/analisi_progammazione/analisi_programmazione_economico/Il_calcolo_del_PIL_potenziale_e_del_saldo_di_bilancio_corretto_per_il_ciclo.pdf
  69. ^ Sono Ue e Bce a non rispettare i trattati europei
    Daniele Ciravegna - 04/08/2015
    Il modello d’Europa definito dai trattati europei appare assai migliore rispetto all’effettiva gestione che alla comunità europea stanno dando gli organismi investiti del governo dell’Ue
    http://old.sbilanciamoci.info/Sezioni/globi/Sono-Ue-e-Bce-a-non-rispettare-i-trattati-europei-30952.html
  70. ^ “È perciò più difficile per la politica monetaria contrastare la deflazione che lottare contro l’inflazione”. (pag. 56) La politica monetaria della BCE (2004)
    https://www.ecb.europa.eu/pub/pdf/other/monetarypolicy2004it.pdf?a7d0a699dc29cebf274cd6784659786d
  71. ^ BANCA CENTRALE EUROPEA - Bollettino Economico - Numero 2/2015 (pag. 65)
    http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/bollettino-eco-bce/2015/bol-eco-2-2015/bolleco-bce-02-15.pdf
  72. ^ La contraddizione del banchiere centrale
    Pubblicato da keynesblog il 19 novembre 2014
    E’ molto interessante il resoconto del Sole 24 Ore sull’intervento di Salvatore Rossi, direttore generale di Bankitalia. Rossi ha evidenziato il fatto che l’euro è una moneta senza stato e che quindi è complicato tenere insieme la politica monetaria con quella fiscale.
    Inoltre secondo Rossi «L’area dell’euro è sull’orlo della deflazione», eventualità che veniva negata fino a pochi mesi fa e che non è stata neppure considerata negli stress test della BCE. Solo 2 paesi su 18, spiega Rossi, hanno un’inflazione superiore all’1% che è comunque la metà dell’obiettivo della BCE. Questo «fa salire i tassi di interesse reali, quindi scoraggia gli investimenti delle imprese e deprime la domanda di credito».
    http://keynesblog.com/2014/11/19/la-contraddizione-del-banchiere-centrale/
  73. ^ Allegato alla Petizione al Parlamento europeo: la Bce non rispetta il suo statuto, vedi il ‘secondo aggiornamento’
    http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2821720.html oppure
    http://vincesko.blogspot.com/2015/03/allegato-alla-petizione-al-parlamento.html
  74. ^ a b CHI È IL RESPONSABILE DELLA CRISI DELL’EUROZONA? IN BREVE: LA GERMANIA Wren Lewis - 18 dicembre 2015
    L’influenza tedesca sulla BCE l’ha anche indotta a ritardare il QE per sei anni e ad alzare i tassi nel corso del 2011. http://vocidallestero.it/2015/12/18/chi-e-il-responsabile-della-crisi-delleurozona-in-breve-la-germania/
  75. ^ Riepilogo delle manovre correttive (importi cumulati da inizio legislatura):
    - governo Berlusconi-Tremonti 266,3 mld; 80,8%
    - governo Monti 63,2 mld; 19,2%
    Totale 329,5 mld. 100,0%
    LE CIFRE. Le manovre correttive, dopo la crisi greca, sono state: • 2010, DL 78/2010 di 24,9 mld; • 2011 (a parte la legge di stabilità 2011), due del governo Berlusconi-Tremonti (DL 98/2011 e DL 138/2011, 80+60 mld), (con la scopertura di 15 mld, che Tremonti si riprometteva di coprire, la cosiddetta clausola di salvaguardia, con la delega fiscale, – cosa che ha poi dovuto fare Monti – aumentando l’IVA), e una del governo Monti (DL 201/2011, c.d. decreto salva-Italia), che cifra 32 mld “lordi” (10 sono stati “restituiti” in sussidi e incentivi); • 2012, DL 95/2012 di circa 20 mld. Quindi in totale esse assommano, rispettivamente: - Governo Berlusconi: 25+80+60 = tot. 165 mld; - Governo Monti: 22+20 = tot. 42 mld. Se si considerano gli effetti cumulati da inizio legislatura (fonte: “Il Sole 24 ore”), sono: - Governo Berlusconi-Tremonti 266,3 mld; - Governo Monti 63,2 mld. Totale 329,5 mld. Cioè, per i sacrifici imposti agli Italiani e gli effetti recessivi Berlusconi batte Monti 4 a 1. Per l'equità e le variabili extra-tecnico-contabili (immagine e scandali), è anche peggio.
    Il lavoro ‘sporco’ del governo Berlusconi-Tremonti http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2747515.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/05/il-lavoro-sporco-del-governo-berlusconi.html
  76. ^ Quota del debito pubblico detenuto da investitori esteri
    Dall'ultimo bollettino della Banca d'Italia, nell’ambito delle sue pubblicazioni mensili che riportano i dati relativi al fabbisogno e al debito lordo delle Amministrazioni pubbliche[1]
    [1] https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/finanza-pubblica/, in alto a destra si può scegliere l’anno, il dato “non residenti” fino al 2012 è nella tavola 5, dal 2013 nella tavola 8, ma poiché ciascun anno arriva al mese di ottobre ho preso il 2011 per ricavare il 2009 e il 2010, il 2013 per ricavare il 2011 e il 2012, e il 2016 per ricavare il 2014 e il 2015)
    Finanza pubblica, fabbisogno e debito
    https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/finanza-pubblica/2016-finanza-pubblica/suppl_24_16.pdf, tavola 8, risulta che, al 28 febbraio 2016, la quota del debito pubblico in mano a non residenti ammonta a 745.012 milioni di €, pari al 33,6% del totale di 2.214.784€, quota sostanzialmente stabile da alcuni anni intorno ad 1/3 del totale, anzi in leggera risalita nell’ultimo biennio.[2]
    [2] 2009 744.405 milioni di € su un totale di 1.763.628 pari al 42,2%; 2010 811.208 su 1.842.826 pari al 44,0%; 2011 730.301 su 1.907.612 pari al 38,3%; 2012 695.432 su 1.989.431 pari al 34,9%; 2013 658.683 su 2.069.692 pari al 31,8%; 2014 716.328 su 2.135.902 pari al 33,5%; 2015 740.283 su 2.171.671 pari al 34,1%.
  77. ^ Produzione industriale, l'Italia ha perso il 22% dallo scoppio della crisi
    Raffaele Ricciardi - 23 settembre 2016
    http://www.repubblica.it/economia/2016/09/23/news/investimenti_produzione_industriale_crisi-148365722/
  78. ^ Perché dal 2008 il Pil dell’Italia ha perso il 10%, l’Eurozona è ferma e gli Usa sono cresciuti del 10%
    –di Vito Lops - 4 marzo 2016
    http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-03-04/perche-2008-l-italia-ha-perso-10percento-l-eurozona-e-ferma-usa-sono-cresciuti-10percento-102139.shtml
  79. ^ Bce: Eurozona, persi 4 milioni di posti di lavoro
    Negli ultimi 4 anni. Per aumentare la competitività servono «riforme incisive dei mercati del lavoro e dei beni e servizi»
    11 ottobre 2012
    http://www.corriere.it/economia/12_ottobre_11/bce-rapporto-disoccupazione-lavoro_4d64e9be-137c-11e2-ad6a-6254024087b3.shtml
  80. ^ UE. Dall’inizio della crisi ci sono 8,5 milioni di disoccupati in più
    8 ottobre 2014
    Bortolussi: “Le politiche di austerità e di rigore hanno fallito”
    Il numero dei senza lavoro presenti in Ue ha ormai superato i 25,5 milioni, mentre nell’area dell’euro sfiora i 19 milioni. Inoltre, il tasso medio della disoccupazione nei 28 paesi membri nei primi sei mesi del 2014 ha toccato il 10,6%, mentre nell’area euro è arrivato all’11,9%. Tra il 2007 e i primi sei mesi del 2014, la disoccupazione è aumentata del 61,1% in Ue, e del 50% nella zona euro.
    Tra i big dell’Ue, spicca la situazione venutasi a creare in Spagna che registra quasi 6 milioni di senza lavoro e un tasso di disoccupazione che supera il 25 per cento. Dei 5 casi analizzati, solo in Germania i disoccupati sono diminuiti nell’arco temporale preso in esame, per la precisione di oltre un milione e trecento mila unità.
    http://www.cgiamestre.com/articoli/20862
  81. ^ 4.000 suicidi l'anno in Italia, con la crisi +12% fra lavoratori
    Pubblicato il: 07/09/2015
    http://www.adnkronos.com/salute/medicina/2015/09/07/suicidi-anno-italia-con-crisi-fra-lavoratori_hFNMx8eztohA06wX7KT0dI.html
  82. ^ Grecia, quasi un suicidio al giorno per l'austerità
    di Katie Allen – The Guardian, 21 aprile 2014
    http://vocidallestero.blogspot.com/2014/04/grecia-quasi-un-suicidio-al-giorno-per.html
  83. ^ Le misure adottate dalla Banca centrale europea e dalla Federal reserve e gli effetti sui rispettivi bilanci
    Le due banche centrali hanno fronteggiato la crisi ricorrendo a strumenti differenti, tenuto conto della struttura dei rispettivi mercati finanziari e del ruolo delle banche nel finanziamento dell’economia. La Fed ha intrapreso azioni miranti ad assicurare l’erogazione diretta di credito a famiglie e imprese e ha varato piani di acquisto di titoli pubblici e privati mediante emissione di moneta (cosiddetto quantitative easing). La Bce, invece, ha privilegiato l’offerta di liquidità alle banche, al fine di contenere la contrazione dell’erogazione di credito, e ha sempre sterilizzato le misure non convenzionali di politica monetaria (cosiddetto credit easing). […]
    La differenza principale tra le due banche centrali riguarda però la composizione del passivo. In estrema sintesi la Bce, al fine di non immettere liquidità aggiuntiva nel sistema, ha sempre sterilizzato le misure non convenzionali di politica monetaria attraverso operazioni di fine-tuning di deposito a tempo determinato, condotte con cadenza settimanale. La Fed, invece, ha finanziato i programmi di sostegno della liquidità e di acquisto di titoli tramite un ampliamento significativo delle proprie riserve, ossia della base monetaria.
    http://www.consob.it/documenti/Pubblicazioni/Relazione_annuale/2011/box02.pdf
  84. ^ Articolo 7 - Indipendenza
    Conformemente all'articolo 130 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, nell'esercizio dei poteri e nell'assolvimento dei compiti e dei doveri loro attribuiti dai trattati e dal presente statuto, né la BCE, né una banca centrale nazionale, né un membro dei rispettivi organi decisionali possono sollecitare o accettare istruzioni dalle istituzioni, dagli organi o dagli organismi dell'Unione, dai governi degli Stati membri né da qualsiasi altro organismo. Le istituzioni, gli organi e gli organismi dell'Unione nonché i governi degli Stati membri si impegnano a rispettare questo principio e a non cercare di influenzare i membri degli organi decisionali della BCE o delle banche centrali nazionali nell'assolvimento dei loro compiti.
  85. ^ Promoting the good of the people of the United Kingdom by maintaining monetary and financial stability http://www.bankofengland.co.uk/
  86. ^ I tecnocrati dalla lingua biforcuta
    Che non si debba dare valore ufficiale ai giudizi delle agenzie di rating l’ha detto fin dal 2009 la Commissione de Larosière e poi l’ha ribadito il Financial Stability Board allora presieduto da Draghi. Ma il regolamento del Fondo salva-Stati dice che può investire solo in titoli doppia A: così si comprano i Bund tedeschi coi soldi dei paesi in crisi
    http://nuke.carloclericetti.it/Linguebiforcute/tabid/327/forumid/21/scope/threads/Default.aspx
  87. ^ La verginità perduta di fraulein Buba
    “La Bce non deve comprare titoli pubblici, sarebbe come stampare moneta”, tuona il presidente della Bundesbank Jens Weidmann. Ma dimentica che anche la sua banca l’ha fatto in passato, giustificandosi proprio con le stesse motivazioni espresse da Draghi a Londra
    (pubblicato su Repubblica.it il 27 ago 2012)
    http://nuke.carloclericetti.it/FrauleinBuba/tabid/285/Default.aspx
  88. ^ Riforme, l'affondo di Draghi "Incertezza frena l'Italia. Gli Stati cedano sovranità
    08 agosto 2014
    http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2014/08/08/riforme-laffondo-di-draghi-incertezza-frena-litalia-gli-stati-cedano-sovranita02.html
  89. ^ Draghi: "E' ora di cedere sovranità sulla riforme. L'Italia allontana gli investimenti". E Renzi lo applaude
    La Bce lascia il costo del denaro allo 0,15%, ma il presidente mette l'accento sullo scarso coraggio nel riformare i paesi. Restano ancora rischi al ribasso per la ripresa dalle tensioni geopolitiche. Il premier: "Giusto, dobbiamo rimettere in ordine l'Italia"
    (07 agosto 2014)
    http://www.repubblica.it/economia/2014/08/07/news/la_bce_lascia_i_tassi_invariati_allo_0_15_-93325026/
  90. ^ Draghi straparla, i governi stanno zitti
    Carlo Clericetti - 8 AGO 2014
    http://clericetti.blogautore.repubblica.it/2014/08/08/draghi-straparla-i-governi-stanno-zitti/
  91. ^ Mario Draghi al Jackson Hole
    SIMON WREN-LEWIS - 26 agosto 2014
    http://www.resetricerca.org/sites/default/files/reset_edizioni_italiane/Mario%20Draghi%20al%20Jackson%20Hole.pdf
  92. ^ Telefonata di Merkel a Draghi: “Sull'austerità ci hai ripensato?”
    Secondo il tedesco Der Spiegel, il cancelliere tedesco e il ministro delle Finanze, Wolfgang Schaebule, avrebbero chiamato il governatore per un chiarimento sulla richiesta di applicare flessibilità all'interno delle regole Ue. Il portavoce di Berlino non conferma
    31 agosto 2014
    http://www.repubblica.it/economia/2014/08/31/news/merkel_chiede_chiarimenti_a_draghi_sull_apertura_alla_flessibilit-94767634/
  93. ^ La telefonata di Merkel a Draghi e i timori tedeschi sull’addio al rigore
    Il chiarimento tra i due dopo il discorso di Jackson Hole. La cancelliera, secondo «Der Spiegel», sarebbe irritata col presidente della Bce e gli avrebbe chiesto spiegazioni.
    di Paolo Lepri inviato a Berlino - 31 agosto 2014
    http://www.corriere.it/economia/14_agosto_31/austerita-merkel-chiama-draghi-chiede-aiuto-sostenere-ripresa-4fa97d1e-3127-11e4-9629-425a3e33b602.shtml
  94. ^ Berlino sulla telefonata Merkel-Draghi: «E' stato il presidente della Bce a chiamare»
    1 settembre 2014
    http://www.ilmessaggero.it/primopiano/esteri/merkel_draghi_telefonata_europa_bce_austerit_agrave-568480.html
  95. ^ Scontro sul rigore dei conti, Merkel chiarisce: «È stato Draghi a telefonare»
    01 settembre 2014
    http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-08-31/merkel-scontenta-parole-draghi-austerita-172906.shtml
  96. ^ DRAGHI/SALVA-EUROPA
    E' sempre lui che deve tenere insieme il Vecchio Continente, soffocato da una burocrazia demente e da politici incapaci.
    di GIUSEPPE TURANI | 08/02/2016
    http://www.uominiebusiness.it/default.aspx?c=635&a=24212&tag=08-02-2016-Draghi/SalvaEuropa
  97. ^ Il peso dell’euro sulle spalle di Draghi
    Il salvatore della moneta unica è il suo custode nonostante Tsipras
    di Redazione | 04 Agosto 2015
    http://www.ilfoglio.it/economia/2015/08/04/il-peso-delleuro-sulle-spalle-di-draghi___1-v-131520-rubriche_c221.htm
  98. ^ Non toccate Draghi, il salvatore dell'Italia, e dell'Europa
    Fortunato Vinci - 17 Gennaio 2015
    http://agenziastampaitalia.it/politica/politica-nazionale/23757-non-toccate-draghi-il-salvatore-dell-italia-e-dell-europa
  99. ^ «Il Piano Draghi ideato per salvare l'euro e imporre l'Unione Politica non è sostenibile». P. Gawronski
    di Alessandro Bianchi, Cesare Sacchetti
    http://www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=6&pg=10092
  100. ^ Articolo 35- Controllo giudiziario e materie connesse
    35.1. Gli atti o le omissioni della BCE sono soggetti ad esame o interpretazione da parte della Corte di giustizia dell'Unione europea nei casi ed alle condizioni stabiliti dai trattati. La BCE può avviare un'azione giudiziaria nei casi ed alle condizioni stabiliti dai trattati. [...]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]