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Takeda Italia S.p.A.
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La sede di Takeda Italia S.P.A a Roma, Italia
StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariaSocietà per azioni unipersonale
Fondazione1982
Sede principaleRoma
GruppoTakeda Pharmaceutical Company Limited
Persone chiave
  • Annarita Egidi, Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato
SettoreFarmaceutico
Dipendenti900 (2021)
Sito webwww.takeda.com/it-it/

Takeda Italia S.p.A. è un’azienda biofarmaceutica parte del gruppo Takeda Pharmaceutical Company Limited, multinazionale giapponese presente in oltre 80 Paesi.[1] La Società si focalizza su quattro aree terapeutiche principali - oncologia, gastroenterologia, neuroscienze, malattie rare - con investimenti mirati nel campo dei medicinali plasmaderivati e dei vaccini.

Takeda è presente in Italia dal 1982 con sede a Roma e due siti produttivi situati a Pisa e a Rieti, dedicati alla produzione di farmaci plasmaderivati. Entrambi i siti fanno parte di un network globale di 8 stabilimenti inseriti nella Business Unit dedicata alla produzione di farmaci plasmaderivati, di cui Takeda detiene una quota di mercato significativa a livello mondiale. Takeda Italia S.p.A. oggi impiega circa 900 dipendenti su tutto il territorio nazionale e nei prossimi due anni renderà disponibili per i pazienti italiani 12 soluzioni terapeutiche tra prodotti, nuove indicazioni e formulazioni.[2]

La ricerca clinica[modifica | modifica wikitesto]

Takeda Italia contribuisce ai piani di sviluppo internazionale grazie a un network produttivo specializzato nella lavorazione del plasma, nonché promuovendo partnership con le Associazioni di Pazienti e le Istituzioni, [3] sviluppando piattaforme digitali e servizi domiciliari[4].

Per accelerare lo sviluppo di nuove terapie, Takeda si è dotata di una struttura di ricerca e sviluppo (R&S) basata sull’integrazione tra fase sperimentale e attività volte all’ottenimento delle autorizzazioni necessarie all’immissione in commercio e alla produzione. Questa organizzazione segue degli specifici standard di produttività al fine di supportare lo sviluppo di nuovi prodotti, attraverso la selezione di un elevato numero di composti candidati a divenire farmaci dopo un lungo percorso per testarne efficacia e sicurezza. Il Gruppo investe in R&S 4,5 miliardi di dollari all’anno con un focus sulle terapie biotecnologiche, che rappresentano il 70% dell’investimento, mentre il restante 30% è dedicato allo sviluppo di piccole molecole. Takeda ha una pipeline con 40 nuove molecole a diversi stadi di sviluppo, di cui 14 dedicate al trattamento di patologie rare. La strategia di R&S si concretizza in oltre 200 partnership con centri di ricerca esterni e aziende biotecnologiche in tutto il mondo. [4][5]

Le aree terapeutiche[modifica | modifica wikitesto]

La destinazione di elevate risorse all’oncologia ha permesso la produzione di nuovi farmaci nel trattamento del linfoma di Hodgkin, [6] lo sviluppo di un inibitore orale del proteasoma per pazienti con mieloma multiplo [7] e quello di un inibitore del carcinoma polmonare ALK+. [8]

Oggi la pipeline Takeda in oncologia comprende oltre 15 molecole in diverse fasi di sviluppo clinico, destinate soprattutto alla cura dei tumori ematologici e solidi. [9] La focalizzazione su prodotti specialistici si afferma anche in gastroenterologia, dove è stato sviluppato un farmaco biotecnologico “gut-selective” per le malattie infiammatorie croniche intestinali, [10] ora anche in formulazione sottocutanea, una nuova terapia a base di cellule staminali per il trattamento delle fistole perianali complesse nei pazienti con malattia di Crohn, [11] e un farmaco ottenuto con la tecnica del DNA ricombinante per il trattamento della Sindrome dell’intestino corto in grado di ridurre e/o eliminare la necessità di nutrizione parenterale in questi pazienti. [12][13]

Nelle malattie rare Takeda è presente con più di 40 prodotti per 13 patologie [14], tra le quali: le malattie da accumulo lisosomiale, l’angioedema ereditario, i disordini della coagulazione (emofilia A congenita con o senza inibitori, emofilia A acquisita, malattia di von Willebrand), le immunodeficienze primitive e secondarie. [15] A queste cure si affiancano forme di supporto e di servizio domiciliare per il paziente. [4]

I siti produttivi

I siti produttivi di Rieti e Pisa coprono un ampio spettro di malattie rare e complesse, producendo terapie derivate dal plasma. I farmaci plasmaderivati sono costituiti da 3 classi di proteine presenti nel plasma: immunoglobuline, albumina e fattori di coagulazione [16]. Occorrono, più di 130 donazioni di plasma per produrre i farmaci necessari al trattamento annuale di un paziente affetto da immunodeficienze primarie, 900 per quelle di un unico paziente affetto da deficit di Alfa-1-antitripsina e 1200 donazioni per un paziente affetto da emofilia. Sono necessari più di 7 mesi per produrre un farmaco plasmaderivato. Una volta donato il plasma viene conservato per circa 60 giorni e sottoposto a screening per assicurarsi che sia idoneo. Successivamente il plasma subirà 4 fasi di lavorazione [16]

  1. Frazionamento: serie di processi chimici e meccanici per separare le proteine plasmatiche albumina, immunoglobuline e fattori della coagulazione
  2. Purificazione: le proteine sono ulteriormente isolate e purificate, fino alla formulazione del prodotto finale
  3. Riempimento asettico: la fase di filling per cui il prodotto è trasferito nel confezionamento primario
  4. Confezionamento secondario e distribuzione come prodotto Takeda.

Rieti[modifica | modifica wikitesto]

Attivo dal 1972, nello stabilimento di Rieti il plasma subisce il processo di frazionamento da cui si ricavano intermedi quali albumina, che subisce un secondo step di purificazione, immunoglobuline e fattori della coagulazione [16].

Pisa[modifica | modifica wikitesto]

Il sito di Pisa è dedicato esclusivamente al trattamento di albumina umana, a seguito del frazionamento effettuato a Rieti. Inoltre, vengono eseguite le fasi di riempimento asettico, inattivazione virale e ispezione visiva. Infinie, l'albumina prodotta dallo stabilimento di Pisa viene esportata nel resto del mondo [16].

Le innovazioni digitali[modifica | modifica wikitesto]

Takeda ha fatto del Digital Healthcare un asset importante, per contribuire al miglioramento della qualità di vita dei pazienti e offrire servizi agli Operatori Sanitari. [1] Questo impegno è stato riconosciuto, nel 2021 e per quattro anni consecutivi, da Le Fonti Award per la categoria Digital Healthcare & Innovation Pharma e da altri premi a progetti.[17][18][19][20]

Progetti digitali[modifica | modifica wikitesto]

  • Virtual Lab, progetto di realtà virtuale esperienziale che permette ai medici di partecipare alla lavorazione di cellule staminali mesenchimali allogeniche, fa aggiudicare a Takeda il Premio Innovazione SMAU R2B e il premio “Le Eccellenze dell’Informazione Scientifica e la Centralità del Paziente”. [1]
  • LeggoXTe, una multipiattaforma digitale con assistente vocale che permette l’accesso ai foglietti illustrativi dei farmaci di Takeda anche a ciechi, ipovedenti e a quanti, fino ad oggi, impossibilitati alla consultazione cartacea, ottenendo per questo anche il patrocinio dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI) e di Cittadinanzattiva. [1][19]
  • MyHospitalHub® PRO, [24] una soluzione di telemedicina che permette ai medici di medicina generale di seguire da remoto i pazienti e i loro familiari: questo device prende parte al progetto pilota “10 per 10”, realizzato in collaborazione con l’Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani, la Federazione dei medici di medicina generale, la Asl Roma 2 e AdiLife. [21]
  • ScaNews, un’applicazione che permette agli utenti di navigare tra le news di salute pubblicate sui principali social network, provenienti da fonti accuratamente selezionate per attendibilità e profilo scientifico. [1][22]

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • 2019 – 2° premio Market Access Award 2019: progetto HTA nella cura di Crohn e colite ulcerosa [23]
  • 2016 – premio Market Access Award 2016: progetto Lean Management in Sanità, [24] nato dalla collaborazione di Takeda con l’A.O. di Siena. [25]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e The transformation of a global pharmaceutical leader, su brand-studio.fortune.com.
  2. ^ Conclusa l'integrazione con Shire, nasce la nuova Takeda Italia, su AboutPharma, 23 aprile 2020. URL consultato il 15 novembre 2021.
  3. ^ Takeda Italia: «Con Telethon un cammino comune», su Telethon. URL consultato il 15 novembre 2021.
  4. ^ a b c ferrari, Malattie rare, da Takeda impegno a tutto campo per il paziente, su Adnkronos, 16 marzo 2021. URL consultato il 15 novembre 2021.
  5. ^ MedicalStar, Takeda presenta la pipeline alla J.P. Morgan Healthcare Conference: 12 nuovi farmaci in lancio entro il 2024, su https://www.pharmastar.it. URL consultato il 15 novembre 2021.
  6. ^ Brentuximab di Takeda può essere impiegato per ritrattare i linfomi, su AboutPharma, 3 febbraio 2016. URL consultato il 15 novembre 2021.
  7. ^ Redazione, Mieloma multiplo, approvato dall’Fda Ixazomib di Takeda, su Osservatorio Malattie Rare. URL consultato il 15 novembre 2021.
  8. ^ ferrari, Tumori, Takeda: 'Anche in Italia nuova terapia cancro polmone', su Adnkronos, 1º febbraio 2021. URL consultato il 15 novembre 2021.
  9. ^ Pipeline (PDF), su takeda.com.
  10. ^ Takeda, Anna Maria Bencini a capo dell’oncologia in Italia, su AboutPharma, 28 aprile 2021. URL consultato il 15 novembre 2021.
  11. ^ MedicalStar, Fistole perianali da Crohn, approvazione europea per darvadstrocel (staminali allogeniche), su https://www.pharmastar.it. URL consultato il 15 novembre 2021.
  12. ^ Takeda, biofarmaceutica al servizio delle malattie rare, su la Repubblica, 14 ottobre 2020. URL consultato il 15 novembre 2021.
  13. ^ Sindrome dell’intestino corto, una patologia senza riconoscimento - Quotidiano Sanità, su www.quotidianosanita.it. URL consultato il 15 novembre 2021.
  14. ^ Malattie rare, per il 2024 Takeda punta su 14 nuove molecole - ANSAcom, su ANSA.it, 19 marzo 2021. URL consultato il 15 novembre 2021.
  15. ^ http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=92861
  16. ^ a b c d Produzione, su www.takeda.com. URL consultato il 22 dicembre 2021.
  17. ^ Takeda trionfa ai Le Fonti Awards 2021, su Trend Online. URL consultato il 15 novembre 2021.
  18. ^ Redazione, Premio ‘Le Fonti Awards’, Takeda Italia vince per il secondo anno consecutivo, su Osservatorio Malattie Rare. URL consultato il 15 novembre 2021.
  19. ^ a b Takeda Italia vince due volte a Le Fonti Awards 2018 • NCF, su NCF - Notiziario Chimico Farmaceutico, 14 dicembre 2018. URL consultato il 15 novembre 2021.
  20. ^ Dott Tommaso LupattelliIl Dott Tommaso Lupattelli ha iniziato ad interessarsi di radiologia interventistica fin dai tempi dell’università Ha frequentato i migliori istituti italiani ed esteri per ottenere poi la definitiva consacrazione nel 2003 grazie a un importante progetto di radiologia interventistica nella città di Milano, Jansenn-Cilag, Pfizer, Takeda e Orsingher Ortu tra i premiati della serata, su Medilive, 13 giugno 2019. URL consultato il 15 novembre 2021.
  21. ^ (EN) Silvia Peviani, Vidiemme, San Raffaele and Takeda present MyHospitalHub, su Vidiemme Consulting Srl, 5 aprile 2018. URL consultato il 15 novembre 2021.
  22. ^ 'ScaNews' Takeda per combattere fake news, su Adnkronos, 14 dicembre 2020. URL consultato il 15 novembre 2021.
  23. ^ Market Access Award 2019, progetto di HTA su Crohn e colite ulcerosa vince il secondo premio. URL consultato il 15 novembre 2021.
  24. ^ Luca Bonadei, Market Access Award 2016, su www.maprovider.com. URL consultato il 15 novembre 2021.
  25. ^ LEAN HEALTHCARE: IL CASO DELL’AOU SENESE (PDF), su francoangeli.it.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]