Malattia da accumulo lisosomiale
Malattia da accumulo lisosomiale | |
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Immagine istologica in un caso di malattia da accumulo lisosomiale | |
Malattia rara | |
Specialità | endocrinologia |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
ICD-10 | E75 e E77 |
MeSH | D016464 |
Le malattie da accumulo lisosomiale o LSD (acronimo dall'inglese Lysosomal Storage Disease) sono un'eterogenea famiglia di patologie, circa 50, dovute a diversi tipi di difetti genetici, accomunate dalla caratteristica di determinare un accumulo di metaboliti o sostanze nei lisosomi con conseguente perdita di funzionalità cellulare. Le cause di queste patologie sono sempre da ricondurre ad un'anomalia genetica, trasmessa con modalità autosomica recessiva oppure di tipo X-linked recessivo, come la malattia di Fabry e la sindrome di Hunter (MPS II).
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Una delle prime individuate è stata la malattia di Tay-Sachs nel 1881, nel 1882 seguita dalla malattia di Gaucher. Solo verso la fine degli anni sessanta de Duve e coll., utilizzando tecniche di frazionamento cellulare, studi citologici e analisi biochimiche, identificarono e caratterizzano il lisosoma, riconoscendone la funzione di organello cellulare responsabile della digestione intracellulare e del riciclaggio delle macromolecole. Ciò ha permesso la comprensione delle basi fisiologiche delle malattie da accumulo lisosomiale.
La malattia di Pompe è stata la prima ad essere riconosciuta come una LSD nel 1963 in seguito agli studi di L. Hers, il quale scoprì che essa è dovuta ad un deficit di α-glucosidasi. Lo stesso ricercatore intuì che anche le MPS mucopolisaccaridosi potevano essere dovute a carenze enzimatiche.
Prevenzione
[modifica | modifica wikitesto]Eziologia ed epidemiologia
[modifica | modifica wikitesto]Di solito queste patologie sono dovute a disfunzioni lisosomiali da carenza di un singolo enzima necessario per il metabolismo di lipidi, glicoproteine (proteine contenenti zucchero) o dei mucopolisaccaridi. L'incidenza di ciascuna patologia, presa singolarmente, è inferiore a 1:100.000; complessivamente, però, questo gruppo di malattie ha un'incidenza di 1:5000 - 1:10.000.
Patogenesi
[modifica | modifica wikitesto]Il lisosoma ha un ruolo chiave nel metabolismo delle sostanze endogene, che se accumulate all'interno della cellula sono tossiche. Quando gli enzimi in esso contenuti e confinati sono carenti o assenti, il metabolismo dei prodotti di rifiuto del metabolismo cellulare non avviene con efficienza, e le sostanze, accumulandosi all'interno della cellula, determinano tossicità fino alla morte cellulare. In altri termini, quando i lisosomi non funzionano normalmente, i prodotti in eccesso destinati alla demolizione enzimatica da parte degli enzimi contenuti nei lisosomi si accumulano nella cellula.
Tutte le malattie lisosomiali hanno origine da un accumulo anomalo di sostanze all'interno dei lisosomi. Esse sono dovute a deficit genetici ereditati dai genitori, deficit che determinano una carenza/assenza enzimatica specifica per ogni singola patologia. Queste patologie hanno un esordio infantile che va da pochi mesi a pochi anni dalla nascita. Molti bambini affetti muoiono dopo pochi anni dalla presentazione della sintomatologia, con sintomi ingravescenti e spesso devastanti. I sintomi delle varie patologie variano tra loro a seconda dello specifico disturbo, e di variabili come l'età di insorgenza; la gravità delle manifestazioni è variabile.
Profilo clinico
[modifica | modifica wikitesto]Fra i segni clinici più comuni in questo gruppo di patologie vi sono ritardo dello sviluppo, disturbi del movimento, convulsioni, demenza, sordità e/o cecità. In alcune persone affette si riscontrano inoltre un aumento delle dimensioni del fegato (epatomegalia) e della milza (splenomegalia), problemi polmonari e cardiaci e un anomalo sviluppo delle ossa.
Diagnosi
[modifica | modifica wikitesto]La maggior parte dei pazienti sono inizialmente riconosciuti mediante i test enzimatici, che sono il metodo più efficace per arrivare ad una diagnosi definitiva. In alcune famiglie, dove è nota una mutazione causa di malattia, o aree di popolazione isolate può essere eseguita un'analisi della mutazione come screening. Inoltre, dopo la diagnosi si effettuano test biochimici, l'analisi della mutazione di solito si effettua per alcune patologie specifiche.
Classificazione
[modifica | modifica wikitesto]La classificazione delle malattie genetiche in generale e delle malattie da accumulo lisosomiale in particolare, sono molto complesse e diversificate a seconda degli approcci descrittivi usati.
Classificazione standard (ICD-10)
[modifica | modifica wikitesto]Le malattie da accumulo lisosomiale sono classificate generalmente in base alla natura del materiare patologico accumulato, e possono essere sostanzialmente suddivise così (Sec. ICD-10);
- (E75) Malattie da accumulo lipidico soprattutto Sfingolipidosi (incluse la Malattia di Gaucher e quella di Niemann-Pick)
- (E75.0-E75.1) Gangliosidosi (inclusa la Malattia di Tay-Sachs)
- (E75.2)Leucodistrofia
- (E76.0) Mucopolisaccaridosi (inclusa la Sindrome di Hunter e la Malattia di Hurler)
- (E77) Disordini da accumulo di glicoproteine
- (E77.0-E77.1) Mucolipidosi
Ancora, la glicogenosi di tipo II (malattia di Pompe) è anche un difetto nel metabolismo lisosomiale,[1] pur essendo, altrimenti nell'ICD-10, classificata come E74.0.
Classificazione in base al difetto proteico
[modifica | modifica wikitesto]In alternativa è possibile fare una classificazione in base al deficit proteico specifico, usando la proteina target della malattia lisosomiale che causa accumulo.
Tipi di difetti proteici | Esempio di malattia | Deficit proteico |
---|---|---|
Primariamente idrolasi lisosomiali | Sfingolipidosi (p.e.: gangliosidosi, Malattia di Gaucher, Malattia di Niemann-Pick) |
Varie |
Modificazioni post-translazionali di enzimi | Deficienza multipla di solfatasi | Solfatasi multiple |
Proteine di trasporto di membrana | Mucolipidosi tipo II e IIIA | N-acetilglucosamine-1-fosfate transferasi |
Enzima di protezione proteica | Galattosialidosi | Catepsina A |
Proteine solubili non enzimatiche | Deficienza GM2-AP variante AB, Malattia di Niemann-Pick, tipo C2 |
GM2-AP, NPC2 |
Proteine transmembrana | Deficienza di SAP | Proteina attivatore dei Sfingolipidi |
Malattia di Niemann-Pick, tipo C1 | NPC1 | |
Malatia di Salla | Sialina | |
Ove non altrimenti specificato, il rif. è:[2] |
Tavola Sinottica
[modifica | modifica wikitesto]'A cura di: T. Gerstner dellUniversità di EidelbergMalattie da accumulo lisosomiale.[collegamento interrotto]
Terapia e prognosi
[modifica | modifica wikitesto]Terapie sperimentali
[modifica | modifica wikitesto]Lo stato dell'arte per il trattamento di queste patologie; prevede oggi alcune opzioni terapeutiche sperimentali, che sono:[68][69][70][71][72][73][74]
- la terapia enzimatica sostitutiva o (ERT),[75][76][77][78]
- trapianto di cellule staminali emopoietiche o (HSCT),[79][80][81]
- riduzione della terapia substrato o (SRT),[82][83][84]
- la terapia chaperone-mediata,[85][86] e
- la terapia genica.[87][88]
Anche se l'efficacia clinica non è stata ancora pienamente dimostrata, per nessuna di queste terapie, è probabile che sviluppi futuri porteranno a un trattamento in grado di modificare l'evoluzione di queste malattie.[68]
Note
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Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su malattia da accumulo lisosomiale
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]Generali
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