Utente:Pampuco/Tenzin Tenphel

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Ghesce Tenzin Tenphel (Domo, 1956) è un monaco buddhista tibetano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque in Tibet, in una famiglia di agricoltori nomadi, nei pressi del confine con il Regno del Sikkim. Nel 1959 a causa dell'invasione cinese del Paese delle Nevi, si rifugiò con la famiglia (aveva tre anni)[1] dapprima nel Sikkim e poi nell'India meridionale.

A diciassette anni entrò al monastero Sera Je,[2] [1] ricostruito a Bylakuppe, nell'India meridionale, in cui portò avanti i ventuno anni di formazione scolastica tradizionale della scuola Gelug. Nel 1994 ottenne il titolo di Ghesce Lharampa[3] e l' anno dopo completò gli studi tantrici per un anno a Gyu To.

Nel 1998, dopo un viaggio in Occidente[4] e le prime lezioni impartite ai monaci novizi, si trasferì in Italia, all'Istituto Lama Tzong Khapa, a Santa Luce[5], considerato il più grande d'Europa, e frequentato da personaggi di rilievo del mondo della cultura e dello spettacolo.[6] Qui divenne assistente del Ghesce Ciampa Gyatso[7], il rettore[senza fonte], a cui successe alla sua morte, avvenuta nel 2007.

Ha continuato ad insegnare secondo un programma di formazione di quattro anni.[8] Spesso è invitato a parlare in varie città italiane[9] ed ha partecipato a varie iniziative, anche rivolte alla popolazione carceraria.[10]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Ghesce Tenzin Tenphel, su tarabianca.org. URL consultato il 6 gennaio 2023.
  2. ^ Raffaella Di Marzio, Le religioni in Italia, Centro studi sulle nuove religioni, 2006, ISBN 9788801033717. URL consultato il 23 gennaio 2023.
  3. ^ (EN) Buddhism in the Modern World, Oxford University Press, 2003, p. 229, ISBN 9780198033578. URL consultato il 23 gennaio 2023.
  4. ^ Venerabile maestro Ghesce Tenzin Tenphel, su dharma-academy.it. URL consultato il 6 gennaio 2023.
  5. ^ Massimo Introvigne, Enciclopedia delle religioni in Italia, Elledici, 2001, ISBN 9788801015966. URL consultato il 16 gennaio 2023.
  6. ^ Redazione, La star del cinema Richard Gere in visita al monastero buddhista di Pomaia, in Pisatoday, 12 agosto 2019. URL consultato il 16 gennaio 2023.
  7. ^ Giuseppe Caciagli, Arnera Edizioni, 2004, p. 375. URL consultato il 16 gennaio 2023.
  8. ^ (EN) Geshe Tenzin Tenphel to teach istituto Lama Tzong Khapas residential four year basic program, su fpmt.org, 2018. URL consultato il & gennaio 2023.
  9. ^ Vasco Brondi, Paesaggio dopo la battaglia, La nave di Teseo, 2022, ISBN 9788834611883. URL consultato il 16 gennaio 2023.
  10. ^ Jasmine Di Benedetto, Dietro le sbarre Antropologia del mondo di dentro, Armando editore, 2019, ISBN 9788869925986. URL consultato il 16 gennaio 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]