Utente:Na$hian/Sandbox

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

2011 - 2016: il primo contratto editoriale e il debutto con Abissi

[modifica | modifica wikitesto]
Abissi
AutoreMattia Picca
1ª ed. originale20 luglio 2016
Generepoesia, raccolta poetica
Lingua originaleitaliano

Abissi è la prima raccolta di poesie inedite scritte da Mattia Picca tra il 2011 e il 2014, e prima opera letteraria realizzata dallo stesso scrittore. Grazie all'aiuto della casa editrice "Alter Ego Edizioni" (la quale pubblicherà l'opera), Abissi ebbe come data iniziale di pubblicazione gli inizi dell'autunno 2014, verso la metà del mese di settembre, sia in versione cartacea che in versione e-book. Tuttavia, nonostante una serie di rimandi, l'opera viene pubblicata il 20 luglio del 2016, tramite la casa editrice "Augh! Edizioni", affiliata della prima.

Genesi dell'opera

[modifica | modifica wikitesto]

L'idea di creare una raccolta poetica nasce solamente nel 2013, quando Picca legge un articolo della casa editrice Alter Ego Edizioni sul Messaggero, dove si cercavano autori di romanzi inediti o poesie. Nel mese di agosto vengono spedite le prime trenta poesie (originariamente Abissi doveva contenere solamente i primi inediti inviati) e nel mese di ottobre viene dato il via libera per una possibile pubblicazione. Già dagli inizi le poesie avevano ricevuto un'eccellente critica, sia dalla casa editrice, che aveva dato un'ottima valutazione al contenuto e allo stile dell'opera, sia da conoscenti e familiari. Incise in particolar modo il giudizio della professoressa di lettere di Mattia, anch'essa autrice di poesie, la quale lodò da subito il modo in cui erano scritte le poesie e, soprattutto, il loro contenuto e il loro significato. Nel corso del 2014, l'autore di Abissi vinse un concorso locale con la poesia Vorrei cinque minuti (componimento che si andò poi ad aggiungere alla raccolta)[1] ,ricevendo il plauso dalla critica, e partecipò ad altri concorsi poetici, come il concorso nazionale di Firenze, la cui premiazione si svolge tutti gli anni a Palazzo Vecchio, e il concorso Keats-Shelley House di Roma, dedicato a John Keats. Tuttavia la realizzazione dell'opera fallì e riprese vita solamente dal 14 luglio 2014, quando Picca firmò il suo primo contratto editoriale con la medesima casa editrice del 2013, l'Alter Ego Edizioni, per realizzare la raccolta, contenente ben quarantadue poesie, dodici in più rispetto al progetto originario. L'opera rimase invariata e nuovamente in fase di stallo per altri due anni, fino al passaggio con la casa editrice "Augh! Edizioni", affiliata della prima, la quale pubblicò l'opera il 20 luglio 2016.

Per la realizzazione dei suoi lavori, Mattia ha avuto un diverso susseguirsi di ispirazioni, a cominciare dalla semplice osservazione della natura. Le prime poesie infatti contengono dettagliate descrizioni paesaggistiche che fanno da sfondo ad una sottile malinconia; proprio per questo motivo, queste prime opere tendono ad accostarsi al filone neoclassicista di Ugo Foscolo e Giacomo Leopardi, un primo cenno di quello che sarà lo stile definitivo che premerà su quasi tutti i lavori dell'opera finale. Dopo un periodo d'abbandono della poesia, Picca tornerà a scrivere versi, il cui stile è influenzato fortemente da Alessandro Manzoni e, soprattutto per il contenuto e per l'uso del correlativo oggettivo, Eugenio Montale (proprio quest'ultimo sarà la maggiore ispirazione per tutta la raccolta). Da qui in poi viene a manifestarsi nelle opere un'assenza totale di felicità e un'impossibilità nel raggiungerla, il che porterà la critica a definire le poesie di Mattia "tristi e malinconiche". Tuttavia, l'unica modalità per raggiungere la felicità è l'amore, anche se quasi impossibile da trovare e mai duraturo, salvo rare eccezioni. Per il filone delle poesie dedicate all'amore non c'è stato un vero e proprio accostamento ad altri poeti, levando Saffo, la mitologia greca ed Edgar Allan Poe, anche se in maniera piuttosto irrilevante, specialmente per quest'ultimo, dal quale Picca ha ripreso essenzialmente il suo aspetto gotico. Proprio Edgar sarà il secondo principale pilastro concettuale della raccolta, portando il poeta a rappresentare le sofferenze umane, i sentimenti, l'impossibilità di avvicinarsi al bene e il male della società (per questa tematica sono stati analizzati dal poeta il contenuto e la stilistica di Walt Whitman e Thomas Stearns Eliot) sotto un aspetto tetro, oscuro e macabro (netto richiamo al titolo dell'opera). Anche se in maniera del tutto minore rispetto a quanto detto in precedenza, tra le varie ispirazioni per la realizzazione di determinate poesie si citano i testi di Björk (le ultime tre composizioni specialmente ne risentono moltissimo, dove c'è un richiamo ai turbamenti dell'uomo, alla società e all'amore descritti in maniera del tutto alternativa, come nelle poesie L'invisibilità di un contagio inevitabile e Controcorrente, lavori tra loro paralleli), Dante Alighieri (Desolazione vitale è l'unica poesia che descrive la società rapportata all'Inferno dantesco) e il mito di Elettra (Come Agamennone).[2]

Concetti e tematiche

[modifica | modifica wikitesto]

Tematicamente, la raccolta appare come una ripresa del pensiero di Eugenio Montale, pensiero che altro non è che la risposta negativa all'Alcyone di D'Annunzio (esplicitato poi nella sua più celebre opera, Ossi di seppia), influenzato dall'aspetto cupo e grottesco di Edgar Allan Poe che, nella maggior parte dei componimenti, fa da sfondo. Abissi può essere considerato come uno tra i tanti inni che esaltano, in modo negativo, la società odierna e tutti i suoi aspetti, descritti a volte dal punto di vista della letteratura dell'orrore.

«"Labirinti, i neri pensieri/ che s'accalcano, tortuosi, / tenendosi per mano tra le nebbie, / confondendo(mi), portando(mi)/ nella matrice delle tenebre./ Terre sconfinate,/ il gelo che pietrifica il sangue nelle vene,/ il degrado di menti ora insane.

Il poeta quindi si rende portavoce di tutti coloro che non hanno mai trovato la felicità nella vita, e che pertanto vivono negli abissi, in uno stato che è l'antitesi dell'appagamento, la parte più lontana e lucente della malinconia e del male di vivere. Proprio Crisi, uno dei quaranta lavori contenuti nell'opera madre, si fa portavoce di questa condizione umana, eliminabile soltanto con il potere più forte esistente al mondo, l'amore, non duraturo tuttavia, come si presume dalla poesia L'aurora. Nella poesia Trasfigurazione, viene ad essere descritto il mondo da chi, metaforicamente, abita gli "abissi" della vita:

«"Oh Valle,/ le tue esistenze praticano/ una lenta trasfigurazione,/ tramutandosi in rigido/ metallo, e te intanto,/ Beta Sofferenza, ti/ trasformi in un orbe/ senza senso, dove/ regna il pari dei/ tuoi nuovi esseri.

Il mondo viene paragonato ad una valle morta e grigia (c'è un forte richiamo alle poesie Fantasticheria e La valle dell'inquietudine di Allan Poe), dove il sentimento umano e le sensazioni muoiono lente, trasformandosi in un male che sovrasta piatto ovunque. L'ultima poesia realizzata per la raccolta, viene definita dall'autore stesso come un sunto speciale di Abissi. In essa converge quell'aspetto terrificante del male che è presente nella maggior parte delle poesie precedenti, ma al contempo si evidenzia notevolmente quel carattere d'amore, di tranquillità e di speranza, caratteristiche sempre presenti nelle opere dedicate alla salvezza dal mondo e dai veri abissi della vita, metaforicamente parlando. Tuttavia l'amore e la speranza per esso (nascosti in una stanza che viene a collocarsi in mezzo a una serie di corridoi terrificanti di un manicomio, che rappresenterebbe la mente umana odierna, il mondo e le difficoltà del protagonista nell'affrontare la sua vita) sembrano quasi un ideale irraggiungibile e mai realizzabile.

«"E' complicato mostrarti/ l'unica alcova eterea/ del manicomio che/ soggiorna stantio nel/ sottoscritto. Sui muri dei corridoi/ futuristici fotografie di/ terrori e fantasie dal/ movimento incessabile/ che sconvolgono la psiche.

Titolo Note particolari
Visioni
Il foro luminoso
Pensatori
Stanze
Essenze Vincitrice del concorso XI Emozioni...viaggianti
Dediche
L'ultimo rintocco prima dell'addio
Fine Candidata alla IV Edizione Premio letterario di poesia in memoria di Lorenzo Cresti
Il mondo blu
Fondali
L'aurora Candidata alla IV Edizione Premio letterario di poesia in memoria di Lorenzo Cresti
Tremare
Arpa
Mi chiedo perché...
Trasfigurazioni Candidata alla IV Edizione Premio letterario di poesia in memoria di Lorenzo Cresti
Come Agamennone
Ho comprato una stella
Desolazione vitale
La Dea e la stella
Lo Stato dei sogni
Io sono Radioattivo
Sfioritura
Istantanea
Abissi
Segreti infernali
Angelo dal Buio
Male
Il bivio
Incertezze
L'Ultraterreno
Crisi Candidata al XXIII Premio di Poesia Keats-Skelley House Prize 2014
Vorrei cinque minuti Vincitrice del concorso XII Emozioni Viaggianti 2014
Implosioni cosmiche
Contrasti
Rosa nel deserto
Cenere
Ode alla poesia pagana
Parole tagliate
Come mostrarti la verità
Controcorrente
L'invisibilità di un contagio inevitabile
L'impossibile Partecipante VII Concorso a premi “POETA ANCH'IO”

2016 - presente: Anime di Antracite

[modifica | modifica wikitesto]

L'attività di Mattia subisce un forte arresto tra il 2013 e il 2014, arresto dovuto principalmente alla depressione. Vengono tuttavia realizzati altri componimenti (Sirene da ombre policromatiche), alcuni dei quali proposti a dei concorsi nazionali, non classificandosi. La poesia di questo periodo si fa più chiusa e a tratti ricorda l'ermetismo vero e proprio. E' soltanto dal 2015 tuttavia che Mattia esce dal suo "blocco" artistico e riprende a scrivere, allontanandosi dalla poesia e avvicinandosi alla narrativa, in quanto riesce meglio ad esprimere il suo "travaglio interiore", la metamorfosi che l'ha cambiato in quasi tre anni di depressione. Nell'ultimo libro (Wor(l)d) del laboratorio di scrittura che frequentava, sono state pubblicate i suoi primi racconti dopo la "fase nera", insieme ad alcune poesie che andranno a costituire un ciclo di rinascita, una raccolta di racconti e poesie che prenderà il nome di Anime di Antracite, titolo destinato in passato per un romanzo tuttavia mai realizzato.

  1. ^ Vorrei cinque minuti vincitrice nella categoria Senior del concorso "Emozioni Viaggianti" (PDF), su icalbanopavona.it, 22 Maggio 2014. URL consultato il 13 agosto 2014.
  2. ^ Mitologia greca e Inferno dantesco: ispirazioni minori per Abissi, su twitter.com, 10 agosto 2014. URL consultato l'11 agosto 2014.