Utente:Luigiloconte/Sandbox

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Luigi Loconte[modifica | modifica wikitesto]

nasce a Bari il 1-5-1966, alla fine del boom del dopoguerra, quando l'Italia era piena di Fiat 500, 600 e Lambrette; figlio di una maestra elementare e di un impiegato delle Ferrovie dello Stato.

All'età di un anno, si trasferisce a Torino, vivendo un lungo, freddo e grigio periodo dalla sua età puerile fino all'adolescenza.

In quegli anni, la parola "Terrone" era comunemente usata con disprezzo, e gli scherni nelle scuole elementari, ma soprattutto medie, erano all'ordine del giorno.

Luigi inizia la scuola elementare a 5 anni, perché continuava a chiederlo alla mamma in quanto ella, essendo maestra, aveva la possibilità di farlo inserire prima.

Dopo una mancata partenza per il Brasile, all'inizio degli anni '70, per una non concreta decisione dei propri genitori, la famiglia inizia ad attraversare un periodo di difficoltà economiche che inducono discussioni giornaliere, a volte molto rumorose, nella coppia genitoriale.

A questo si aggiunse una mancata integrazione di tutta la famiglia nello stile di vita Torinese e Piemontese e di conseguenza, cercando di fare felici i figli, i genitori decisero, in modo un po' avventato, di tornare a Bari.

L'esperienza del ritorno a Bari fu notevolmente traumatica per Luigi, in quanto nella scuola elementare subiva le angherie sia dei compagni di classe che del maestro dittatoriale che usava un lungo richello di legno come punizione sulle mani dei poveri alunni.

L'esperienza Torinese aveva comunque segnato le anime di questa famiglia, che non riusciva più ad adattarsi allo stile di vita, forse più caotico e meno ordinato, del sud Italia.

La famiglia Loconte si spostò nuovamente a Torino, in un palazzo adiacente a quello dove abitavano prima, sempre nello stesso quartiere, chidendo finalmente quel folle capitolo di spostamento attraverso lo Stivale.

Dopo una piccola esperienza come chierichetto, decide di frequentare il gruppo dei "Lupetti", come introduzione agli Scout, per emulare i fratelli che ne erano già parte, nella parrocchia "Vianney", nel quartiere "Mirafiori Sud".

Per togliersi da quell'ambiente fatto di tensione ed improperi, Luigi si iscrive ad una scuola di musica di alto livello (Ars Organi, diretta dal Maestro Bonotto), nelle colline torinesi. Questo successe quando Luigi aveva 12 anni.

Quelle uscite settimanali erano una boccata d'aria fresca e tranquilla, seguita da ore di esercitazioni sul pianoforte a muro, noleggiato per l'occasione (nonostante le difficoltà economiche, i genitori non gli hanno mai fatto mancare niente) e suonato quasi sempre con la Sordina attivata, per non disturbare i vicini.

Nella scuola di musica, invece si poteva suonare senza sordina un pianoforte Bechstein bianco a tutta coda, un clavicembalo ed un organo meccanico a 2000 canne (venivano su dal Conservatorio per fare i concerti).

In tale scuola, conobbe e frequentò per un certo periodo, come compagni di corso, [Gianluca Cagnani], il quale poi ha intrapreso la strada di organista a livello professionale e didattico essendo il titolare della cattedra di Organo e composizione organistica al conservatorio ‘G. Verdi’ di Torino.

Luigi, per emulare i sui fratelli che facevano le imprese in bicicletta con gli Scout (il giro della corsica, Torino - Amsterdam), andò ogni tanto a trovare il suo maestro di musica sulla cima delle colline torinesi, con la sua bicicletta da città - pesantissima - che molto spesso doveva spingere a mano a causa della ripidezza delle salite.

Il maestro di musica, Vittorio Bonotto, lo invitò un giorno a fare un lungo giro in bicicletta: in auto fino a Demonte, e poi da lì su per la Valle Stura di Demonte che porta al passo della Maddalena.

Questo giro face innamorare Luigi della bicicletta, tanto che lasciò il pianoforte (Bonotto si diede la zappa sui piedi) ed iniziò a pedalare in bicicletta. Questo successe quando Luigi aveva 15 anni.

Dopo qualche uscita per conto proprio o con un compagno di scuola delle superiori, Luigi si iscrisse alla squadra ciclistica "Radio Taxi" di Torino, con la quale gareggiò durante la fine del primo anno di Allievi e tutto il secondo anno di allievi nella Federazione ciclistica italiana.

Durante questo periodo, Luigi si iscrisse anche alle attività in pista, nel Motovelodromo di Torino, essendo particolarmente dotato nella specialità denominata "Velocità".

Luigi, passando nella categoria "Juniores" (che va dai 17 ai 18 anni), passò alla squadra più famosa del piemonte in quegli anni, la "Brunero Boeris" di Ciriè.

Durante quel periodo Luigi arrivò secondo ai campionati regionali di velocità su pista e si qualificò quarto ad una gara su strada di selezione per il campionato italiano, ma non riuscì ad arrivare a traguardi più importanti.

Passo nella categoria "Dilettanti" (quella prima dei professionisti), dove militò un anno nella squadra del Piossasco, ed un anno nella squadra Albadoro.

Luigi però nel frattempo aveva iniziato a lavorare, e, non essendo un campione di ciclismo, prese la difficile, ma necessaria decisione di lasciare il ciclismo per potersi dedicare in toto al suo lavoro che iniziò il 2 settembre del 1985, all'età di 19 anni.

Luigi si è diplomato in Elettronica industriale presso l'ITIS E. Majorana nel 1984, doopodiché fece un anno scolastico all'istituto G. Quazza, specializzandosi in automazione industriale.

Grazie a questo corso, trovò immediatamente lavoro presso la Teseo Spa, una azienda all'avanguardia nel settore delle misure di compatibilità elettromagnetica.

Qui Luigi ebbe la possibilità di studiare, imparare ed applicare molti principi di Fisica, di campi elettromagnetici, di misure, di aerei militari, etc.

Luigi dovette imparare l'inglese con il dizionario, per poter studiare i manuali, per imparare a programmare in Fortran. Dovette scriversi un database, una interfaccia utente a finestre, un sistema di reportistica standard con grafici.

In quel periodo dovette imparare l'assembler per poter eseguire delle misure EMC (compatibilità elettromagnetica) molto avanzate.

Si iscrisse all'università di Fisica a Torino, ma dopo 2 esami la lasciò perché preferiva approfondire la propria conoscenza in modo pratico, da autodidatta.

Tra il 1987 e il 1988 svolse il sesrvizio militare presso il corpo dei Bersaglieri ad Albenga, dove, pur non essendo "raccomandato", dopo il mese di CAR invece di essere inviato alle caserme operative in Friuli Venezia Giulia, rimase presso gli uffici della Caserma "Sernaglia" grazie alle sue competenze di programmazione di computer.

Durante quel periodo, usciva regolarmente dalla caserma tutti i giorni alle 17, e si trovò un lavoro come cameriere in una pizzeria del luogo.

Finito il militare, tornò a Torino ma non volle più continuare a lavorare nel settore militare, così si licenziò ed andò a lavorare alla Philips, dove si occupò di un sistema software atto al controllo di qualità delle lampadine ad incandescenza. Siamo a marzo del 1989.

Nel frattempo Luigi, desideroso di fare qualcosa per gli altri, si iscrisse al programma di volontariato della Croce Verde di Torino, dove vi rimase per quattro anni, offrendo i suoi servigi una notte ogni nove notti.

Tale sistema software della Philips, non aveva documentazione ed era tutto scritto in Fiammingo essendo stato sviluppato in Belgio. Luigi dovette comprarsi un dizionario Fiammingo/Inglese, Inglese/Fiammingo, per poter capire, dal nome delle variabili scritte in fiammingo, di cosa si occupavano e quindi capire il funzionamento del programma per poterlo tradurre in italiano e documentarlo correttamente.

In quell'occasione, la Philips acquisto un sistema di carrelli filoguidati (AGV) e Luigi conobbe il personale tecnico, che installava il software di controllo traffico di tali carrellini. Erano dei ragazzi Svedesi, molto spesso allegri e giocherelloni.

Luigi venne piacevolmente impressionato da questo stile lavorativo, duro ma piacevole allo stesso tempo, e si buttò in questa esperienza, licenziandosi dalla Philips, che a quel tempo a livello internazionale era più grande della FIAT, per farsi assumere da una ditta a Milano che veniva creata appositamente per poterlo assumere.

Fu un salto nel buio, ma andò tutto bene. Era il 13 agosto del 1990.

Da quel momento Luigi iniziò ad Andare in Svezia a Gothemburg, inizialmente per formazione, ma successivamente per preparare i progetti che andava ad implementare in giro per l'Italia, l'Europa ed il mondo. Fu un cambio radicale dello stile di vita di Luigi, che tutt'ora porta avanti.

Qui potete trovare tutti i progetti sviluppati da Luigi Loconte.

Da quel momento Luigi iniziò a sviluppare progetti di automazione della movimentazione industriale, attualmente ne ha eseguiti circa 50 principalmente in Italia, Olanda, Spagna, Germania, Corea del Sud e Stati Uniti.

Dal 1990 al 1996 ha diretto, a Milano, la filiale italiana della software house svedese Noventus, si è occupato di gestione progetti, assunzione di nuovo personale, marketing e rapporti commerciali con i clienti.

Nel 1996 ebbe il primo dei suoi due figli, e così chiese al proprio capo di trasferire la sede a Torino, oppure di cedergli una piccola percentuale della società.

Queste richieste non ebbero esito positivo, e quindi Luigi decise di mettersi in proprio, fondando la sua ditta individuale LOGICA di Luigi Loconte.

Luigi ebbe immediatamente due progetti, uno in Olanda e l'altro in Corea del Sud, dove ebbe occasione di conoscere un altro mondo con regole e relazioni umane diverse.

A ottobre 1997 Luigi partecipò, tramite la Eurix, ad un grosso progetto alla RAI di Torino, che sarebbe poi sfociato nel progetto Teche.

Nel 1998 ebbe una figlia e continuò a lavorare in proprio in questo settore fino ai primi anni 2000.

Nel frattempo, Luigi incontrò per caso, in treno, un suo ex professore dell'Istituto Giorgio Quazza, il quale aveva creato una azienda di ingegneria clinica (La Serisia), la quale aveva un pacchetto software che non funzionava molto bene.

Luigi prese in mano quel software, lo adattò alle esigenze dell'azienda e ne migliorò le funzionalità. Era un pacchetto software (Pegaso, poi rinominato PerMed) che gestiva le apparecchiature elettromedicali nelle ASL piemontesi.

Questa collaborazione durò 5 anni e fu un piccolo successo.

Nella seconda metà degli anni 2000, ci fu una grande crisi economica in tutta Europa e quindi le grandi aziende diminuirono o smisero del tutto gli investimenti, pertanto Luigi ebbe un calo drastico di lavoro, soprattutto nel campo dell'automazione della movimentazione industriale.

Luigi entrò in contatto nel 2004 con una Software House di Torino (La Koinè Sistemi), con la quale partecipò a dei progetti per la Consiglio Regionale del Piemonte e per l'ospedale Le Molinette di Torino.

Nel 2006 ci fu, per "caso", un cambio radicale nella vita di Luigi: conobbe a causa di un amico in comune, una persona che nei tardi anni '90, acquisto 18000 domini web. Questa persona chiese a Luigi di ottimizzare la gestione di questi domini (venivano associati a dei template dove venivano pubblicate dell pubblicità a pagamento).

La cosa non ebbe successo, ma Luigi capì che sviluppare un sito associato al dominio, che parlasse di un certo argomento e posizionare il sito sui motori di ricerca era un business.

Da quel momento Luigi iniziò la sua avventura nel Web Marketing, specializzandosi nella SEO, attività che porta avanti ancora adesso.

Dopo aver aperto due gruppi, uno a Torino ed uno a Roma, e dopo aver servito più di 100 clienti, Luigi nel 2013, stufo dei malfunzionamenti della società in cui viveva, decide di trasferirsi in Svizzera, in un ambiente più consono al suo stile di vita.

Da lì ha continuato, e continua, la sua attività di SEO professionale. Ha servito oltre 200 clienti; alcuni dei quali lo recensiscono qui.

Potete sempre entrare in contatto con Luigi Loconte, attraverso i suoi canali social:

Potete, se ne avete voglia e tempo, ascoltarvi questa intervista a Luigi da parte del fondatore del gruppo Facebook "Fatti di SEO".

Eventualmente, qui potete trovare una intervista a Luigi da parte della Giornalista Cinzia Donati.

Grazie di essere arrivati fino a qui e a presto :)