Utente:K or Not/lab scrittura2

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Salt and Sanctuary
videogioco
PiattaformaMicrosoft Windows, Mac OS X, PlayStation 4, PlayStation Vita, Linux
Data di pubblicazionePS4:
Mondo/non specificato 15 marzo 2016

Microsoft Windows:
Mondo/non specificato 17 maggio 2016
OS X, Linux:
Mondo/non specificato 8 luglio 2016
PS Vita:
Mondo/non specificato 28 marzo 2017

GenereVideogioco di ruolo, piattaforme
SviluppoSka Studios
PubblicazioneSka Studios
Modalità di giocoGiocatore singolo, Multigiocatore
Supportodownload
Distribuzione digitaleSteam, PlayStation Network
Fascia di etàPEGI: 16

Salt and Sanctuary è un gioco di ruolo a piattaforme in due dimensioni a scorrimento orizzontale, sviluppato dallo studio indipendente Ska Studios. È stato pubblicato inizialmente per PlayStation 4 in data 15 marzo 2016 e ha raggiunto in seguito le piattaforme Microsoft Windows, Mac OS X, Linux e PlayStation Vita.

Per caratteristiche e meccaniche di gioco, trae ispirazione dalla serie Dark Souls[1] di FromSoftware.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Il giocatore interpreta la parte di un marinaio, in servizio su una nave che sta portando una principessa dal suo reame fino a un non specificato regno oltremare. La principessa è stata proposta in moglie al regnante del reame straniero, per celebrare un matrimonio politico che scongiuri un'eventuale guerra tra i due popoli. Durante la traversata la nave viene assalita da un gruppo di pirati, fermamente intenzionati a rapire la principessa per i loro scopi. Dopo essersi fatto strada tra i primi nemici, il marinaio giunge sopra coperta, dove scopre che un gigantesco essere nero, denominato l'Indicibile Profondità, sta sfuriando e attaccando l'imbarcazione. Il marinaio prova ad affrontare l'enorme bestia, ma rapidamente viene sconfitto e, apparentemente, ucciso dal mostro.

Successivamente il personaggio del giocatore si risveglia sul bagnasciuga di un'isola sconosciuta, avvolta da un fitto banco di nebbia. Qua inizia il gioco vero e proprio, con il giocatore chiamato a ritrovare la principessa e a cercare un modo per fuggire dall'isola.

Modalità di gioco[modifica | modifica wikitesto]

Schermata del videogioco Salt and Sanctuary
Una schermata del gioco

A inizio gioco, il giocatore crea un personaggio, liberamente personalizzabile nell'aspetto, scegliendo tra le diverse classi iniziali a disposizione. Oltre a questo, viene presentata anche la scelta tra tre possibili credi religiosi: gli Uomini di Ferro, I Tre e la Dea della Luce. Il personaggio controllato dal giocatore si muove in un ambiente a due dimensioni, sviluppato su vari livelli di altezza navigabili attraverso l'utilizzo di piattaforme e scale di diverso tipo. Per affrontare i nemici disseminati nell'ambiente di gioco, il giocatore può equipaggiarsi con armi di diverso genere, tra cui spade, lance, asce e diverse armi a distanza. Il personaggio del giocatore ha la possibilità di essere migliorato tramite la spesa di sale, sostanza di cui sono composti i nemici ed elemento cardine del gioco. Spendendo il sale, il giocatore è in grado di acquisire abilità e conoscenze all'interno della griglia che rappresenta il sistema di sviluppo del personaggio. In caso di morte del personaggio, tutto il sale accumulato e non speso viene abbandonato nel punto di morte e requisito dalla creatura che ha sferrato il colpo fatale al personaggio. Il giocatore, nel caso riesca a uccidere la suddetta creatura senza essere ucciso, può recuperare ciò che ha perso.

Altra componente del gioco sono i Santuari, luoghi che il giocatore può reclamare e convertire al proprio credo; questi Santuari hanno poi la possibilità di essere arricchiti aggiungendo al loro interno diversi PNG, che vanno da fabbri a mercanti di vario tipo.

Sviluppo e pubblicazione[modifica | modifica wikitesto]

Recensioni[modifica | modifica wikitesto]

Il gioco ha ricevuto valutazioni positive da parte della critica videoludica specializzata, assestandosi su un gradimento pari all'84% su Metacritic[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Fextralife, Salt and Sanctuary: Gameplay and Interview with Devs, 3 marzo 2015. URL consultato il 4 luglio 2017.
  2. ^ Salt and Sanctuary, su Metacritic. URL consultato il 4 luglio 2017.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]