Utente:Francesco DV/Sandbox

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Renato Varese (Conegliano, 8 maggio 1926) è un pittore, incisore e grafico pubblicitario italiano [1][2]. Paolo Rizzi lo definì "un gotico del nostro tempo, un neo-quattrocentesco nutrito di forti sapori nordici" [3], mentre Luigi Tito ne parlò come di un "artista che affonda le radici nel passato, sente il presente e guarda al futuro" [4].

Renato Varese nel suo atelier (Conegliano, 1989)[5].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Angelo Varese, maniscalco originario di Serravalle Scrivia, e Giuseppina Bazzo, Renato Varese nasce a Conegliano nel 1926. Ultimo di sette fratelli, frequenta le scuole nella città natale, diplomandosi presso la celebre Scuola Enologica di Conegliano. Qui, oltre ad entrare in contatto con personalità quali Luigi Manzoni, Arturo Marescalchi, Italo Cosmo, Tullio De Rosa, Renato Varese si avvicinerà al mondo della vite e del vino, componente fondamentale del suo percorso di artista e grafico pubblicitario.

La grafica pubblicitaria[modifica | modifica wikitesto]

La carriera artistica di Renato Varese inizia alla fine degli anni Cinquanta, quando con l'amico e collega Franco De Rosa avvia a Conegliano lo studio di pubblicità VarDer. Realizza manifesti pubblicitari per importanti marchi e aziende come Dolomite, Dersut Caffè, Iana Bimbi, alcuni dei quali oggi conservati presso il Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso [6], nonchè centinaia di etichette per celebri case vinicole e distillerie italiane.

Anni 1960 e 1970[modifica | modifica wikitesto]

La carriera pittorica di Renato Varese, invece, ha inizio nella metà degli anni Sessanta [7]. Divenuto incisore nel 1974 al Centro Internazionale della Grafica di Venezia sotto la guida del maestro Luigi Tito, inizia ad ottenere premi e importanti riconoscimenti, come quello del Concorso Internazionale per un Francobollo "Sulla Vite e Sul Vino" dell'Accademia di Siena e quello per il manifesto del "Premio Italia" indetto dalla RAI nel 1977. La critica artistica ufficiale lo colloca tra i "Segnalati Bolaffi per la pittura e la grafica", definendolo "pittore di grande misura e raffinatezza, interprete attentissimo di una civiltà veneziana categorialmente quattrocentesca". In questo periodo illustra le raccolte poetiche Andar per Vini [8] di Tullio De Rosa, La Graspa in Versi [9], Garnèi [10], L'Altro Diario [11], Vin da vesin [12]. Nel 1973, nell’ambito dei rapporti culturali italo-rumeni espone all’Accademia di Romania a Roma [13]. Nel 1974, presente in alcune importanti manifestazioni europee, è premiato alla Rassegna Internazionale d’Arte Contemporanea a Parigi, presso il Palazzo dell’Unesco. Nel 1979 è invitato ad esporre a Londra e a Marsiglia.

Anni 1980 e 1990[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1981 partecipa all’ART 12/81 a Basilea [14] ed è presente con sue personali a Firenze, Venezia e Parigi. Nel 1982 è alla Biennale Internazionale della Grafica [15] e nel maggio del 1984 viene chiamato ad esporre con una sua personale a New York presso la fondazione della General Electric di Schenectady. Nel 1985 gli viene assegnato a Venezia il premio nazionale di arte sacra "F. Perotti" e sempre nel 1985 espone con altra sua personale all’Istituto Italiano di Cultura di Praga. Nel 1986 è presente a New York, all’International Art Expo, a Londra alla International Contemporary Art Fair, a Milano, alla VII Triveneta delle Arti e alla terza Biennale internazionale della Grafica. Nel 1987, su invito, partecipa alla quattordicesima Biennal of Hungarian Graphics a Miskolc, in Ungheria. Nel 1988 gli viene assegnato il "Premio del Gazzettino del Centenario" e partecipa su invito alla Biennale Nazionale di Grafica Alberto Martini. Dal 1988 al 1994, è presente: nel 1989, con una grande personale a Palazzo Sarcinelli (Conegliano) di Conegliano, ad Arteroma 91 - Salone d’Arte Moderna contemporanea - Roma EUR, ad Arte Padova 92-93-94 e nel 1994 espone a Monaco di Baviera ed al Museo Nazionale d’Arte Villa Pisani (Stra) a Strà (Venezia). Attivo anche nel settore della ceramica, nell’ambito della scultura in vetro opera a Venezia in seno alla ‘Fucina degli Angeli’ fondata da Peggy Guggenheim[16].

Anni 2000[modifica | modifica wikitesto]

Nell’anno 2000 alla Università Cà Foscari a Venezia è stata discussa una tesi di laurea sulla sua pittura [17]. Nel 2001 sue opere sono esposte alla rassegna "Il Mito e il Paesaggio. Artisti Italiani all'Hilmet Gurcay Sanat Galerie" al Museo Nazionale di Efeso e nel 2002 a Parigi alla Cité internationale universitaire de Paris - Maison d'Italie. Nello stesso anno partecipa alla Triveneta della Arti a Padova e, per celebrare i suoi cinquant'anni di percorso professionale, il Comune di Treviso allestisce una sua mostra al Palazzo dei Trecento. Altra sua personale viene realizzata alla Casa museo di Giovanni Battista Cima a Conegliano, sua città natale. Nel 2005 attua una sua personale a Tuttlingen, mentre nel 2006, in occasione del compiersi dei suoi 80 anni di vita, a Palazzo Sarcinelli, in Conegliano, viene allestita una sua antologica[18]. Nel 2008 partecipa con una sua personale alla rassegna "Dante e San Francesco", organizzata dalla Fondazione Casa di Dante in Abruzzo al Castello dei Gizi a Torre de' Passeri [19] e nel 2010 è presente con le sue opere alla mostra "Artisti Italiani a Colonia" all'Istituto Italiano di cultura della città [20][21]. Dal 2002 al 2010 organizza alcune personali in varie città del Veneto.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Rizzi Paolo, Perocco Guido. 1984. Renato Varese. Dieci anni di pittura e grafica. Edizioni della galleria Santo Stafano. Venezia.

Goldin Marco, Perocco Guido, Rizzi Paolo. 1989. Renato Varese. Opere dal 1973 al 1989. Arti Grafiche Conegliano Editrice.

Segato Giorgio, Rizzi Paolo. 1996. Renato Varese. Antologica 1970-1996. Arti Grafiche Conegliano Editrice.

Elenco delle Opere[modifica | modifica wikitesto]

La lavandaia. 1967. 50x35 cm. Collezione privata, Italia.

Nebbia sul rimorchiatore. 1971. 50x70 cm. Collezione privata, Italia.

La ragazza del merlo, dal ciclo "Dell'Umana Condizione". 1973. 125x80 cm. Collezione privata, Italia.

La carne è stanca, dal ciclo "Dell'Umana Condizione". 1973. 70x100 cm. Proprietà dell'autore.

La padrona, dal ciclo "Dell'Umana Condizione". 1973. 100x70 cm. Collezione privata, Italia.

L'amante, dal ciclo "Dei Vescovi". 1973-74. 70x100 cm. Collezione privata, Italia.

Il vescovo verde, dal ciclo "Dei Vescovi". 1974. 70x50 cm. Collezione privata, Italia.

Il gatto, dal ciclo "Dei Vescovi". 1974. 100x70 cm. Collezione privata, Italia.

La padrona 2, dal ciclo "Dell'Umana Condizione". 70x100 cm. Collezione privata, Italia.

Acquamorta N.1, dal ciclo "Le Acquemorte". 1975. 70x100 cm. Collezione privata, Italia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ [1]
  2. ^ Goldin M., Perocco G., Rizzi P., Renato Varese. Opere dal 1973 al 1989. Arti Grafiche Conegliano Editrice (1989).
  3. ^ Paolo Rizzi, Guido Perocco. 1984. Renato Varese: Dieci anni di pittura e grafica. Edizioni Galleria S.Stefano, Venezia.
  4. ^ Paolo Rizzi, Guido Perocco. 1984. Renato Varese: Dieci anni di pittura e grafica. Edizioni Galleria S.Stefano, Venezia.
  5. ^ Goldin M., Perocco G., Rizzi P., Renato Varese. Opere dal 1973 al 1989. Arti Grafiche Conegliano Editrice (1989).
  6. ^ http://www.collezionesalce.beniculturali.it/?q=autore&id=638
  7. ^ http://associazione.miroromagna.it/galleria.asp?n=84
  8. ^ De Rosa Tullio, Varese Renato. 1970. Andar per Vini. Arti Grafiche M. Tonutti. Udine.
  9. ^ Varese Renato. 1974. La Graspa in Versi, Pro Loco Conegliano.
  10. ^ Dal Prà Giancarlo, Varese Renato. 1975. Garnèi. Poesie in dialetto feltrino. Pilotto Editore. Feltre.
  11. ^ Varese Renato. 1978. L'Altro Diario. Altrarea Edizioni. Treviso.
  12. ^ Dal Prà Giancarlo, Varese Renato. 1988. Vin da Vesin. Rejòte e Garnèi. Poesie enoiche e illustrazioni di insegne. Ghedina e Tassotti Editori. Bassano del Grappa.
  13. ^ http://www.renatovarese.it/Curriculumvitae.htm
  14. ^ Die Internationale Kunstmesse. Art. 12'81. Basel 17.-22.06.1981. [p.34] Basel, Schweiz.
  15. ^ Catalogo Ufficiale della Prima Biennale Internazionale di Grafica, Riva del Garda, Ed. Emanuelli.
  16. ^ http://www.renatovarese.it/Curriculumvitae.htm
  17. ^ http://docplayer.it/161837511-Varese-renato-pittore-incisore.html
  18. ^ https://www.trevisoinfo.it/eventitreviso_novembre2406.htm
  19. ^ Gizzi Corrado, Dante e San Francesco, Ianieri Editore, Pescara (2008)
  20. ^ https://iiccolonia.esteri.it/iic_colonia/it/gli_eventi/calendario/italiarts-artisti-contemporanei-a-colonia.html
  21. ^ Istituto Italiano di Cultura di Colonia, ItaliArts. Artisti Italiani Contemporanei a Colonia (2010).