Utente:Bepivenezian/Sandbox/francomontanari

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Franco Montanari (Vibo Valentia, 22 luglio 1905Venezia, 4 maggio 1973) è stato un diplomatico italiano. Moncalvese, cresciuto negli Stati Uniti, raffinato uomo di cultura, nel 1943 è uno degli artefici e protagonisti, della trattativa segreta con il comando anglo-americano per l’armistizio, prima a Madrid, poi a Lisbona, fino alla definitiva firma a Cassibile [1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Il generale Giuseppe Castellano firma l'armistizio a Cassibile per conto di Badoglio. In piedi Walter Bedell Smith (a destra) ed il funzionario del ministero degli esteri Franco Montanari (a sinistra)

La formazione e l'inizio della carriera diplomatica[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Carlo Montanari, generale morto nel 1915 sull'Isonzo[2] e di Helen Day, cittadina americana originaria di Boston, dopo la morte del padre, si trasferisce negli Stati Uniti. Laureato all'Università di Harvard nel 1927[3], torna in Italia per continuare gli studi presso la Facoltà di Scienze politiche di Perugia dove si laurea nel 1932. Diventato dipendente del Ministero degli Affari esteri, inizia nel 1936 una carriera diplomatica che lo porta prima a Gibuti poi ad Honolulu, proprio nei giorni dell' attacco giapponese a Pearl Harbor.

1943: l'armistizio[modifica | modifica wikitesto]

Pochi giorno dopo la caduta del fascismo, il 10 agosto il Re affidò al generale Giuseppe Castellano l'incarico di trattare la resa con gli alleati senza però nemmeno fornirlo delle credenziali perché si era timorosi che potesse essere catturato dai tedeschi. Fu quindi inviato a Lisbona inserito in delegazione di funzionari del ministero degli esteri e munito solo di un biglietto di presentazione dell'ambasciatore inglese presso la santa sede per il collega di Madrid. E partì, sempre per ragioni di segretezza sotto un nome falso, Raimondi, e in tale veste si presento al console italiano a Lisbona Franco Montanari. Montanari fu informato dallo stesso Castellano della sua reale identità e obiettivo del viaggio e si pose a suo servizio anche come traduttore. Montanari assistette il generale Castellano nei giorni convulsi delle trattive a Lisbona e in seguito lo accompagnò a Roma per raccogliere il parere del I governo Badoglio e infine in Sicilia per la firma definitiva dell'armistizio[4].

La malattia e il ritiro a Venezia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la seconda guerra mondiale tra il 1947 e il 1963 è prima a Londra, in seguito a Teheran, Tokyo, Monrovia, Freetown, Conakry. Sceglie come residenza in Italia un luogo tranquillo, ossia Villa San Giovanni a Torcello, nella laguna di Venezia, dove raccoglie tutte le sue cose: durante la sua vita, guidato da un gusto raffinato e dalla passione del collezionista, aveva raccolto molti oggetti d'arte. Montanari si lega molto a Torcello e Venezia tanto che nel 1968, colpito da una grave malattia, dona i libri raccolti in tutta una vita alla Biblioteca civica di Venezia. Le opere d'arte invece le destina alla casa natia di Moncalvo desideroso di dar vita ad un museo legato al nome della famiglia. Questo desiderio si avvera dopo la sua morte quando, nel 1974, la casa di famiglia diviene sede della biblioteca cittadina, intitolata allo stesso Franco, e successivamente, nel 1978, anche sede di un museo[5] con le opere provenienti dalla sua collezione.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ VeDo, VEZ:una nuova biblitoeca in città, 2013, n.5, p.30
  2. ^ quota 383 (Prižnica) a est di Plava è stata rinominata Poggio Montanari proprio in memoria del generale Carlo Montanari qui morto. Si veda Decima battaglia dell'Isonzo
  3. ^ graduato cum lode. Si veda G. Boano, M Varvelli, Franco Montanari. Biografia, Asti, Comune di Moncalvo, Stampa Espansione Grafica, 1995, p. 14
  4. ^ il racconto particolareggiato di questi giorni convulsi si trova in G. Boano, M Varvelli, Franco Montanari. Biografia, Asti, Comune di Moncalvo, Stampa Espansione Grafica, 1995, pp. 19-40
  5. ^ sito istituzionale della biblioteca, archivio storico e museo Franco Montanari

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

[[Categoria:Personalità italiane della seconda guerra mondiale]]