Utente:Andrys8/Sandbox2

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Mappa dell'Impero ottomano

Sürgün[1] è un termine turco derivato dal verbo sürmek ("guidare" o "avanzare"), traducibile come esilio, espulsione o deportazione.[2][3] Nella storia dell'Impero ottomano, si riferiva al trasferimento di un folto gruppo di persone da una regione all'altra, spesso sottoforma di migrazione forzata e imposta dalla politica statale come mezzo per ristrutturare il panorama etnico ed economico dei territori dell'Impero.[4]

Lo scopo di questa misura era quello di i ripopolare i centri urbani e di rafforzare la difesa delle regioni di confine insediando le popolazioni ritenute leali.[5][6] La politica del sürgün colpiva ebrei e cristiani così come i musulmani.[5]

XIV-XVI secolo[modifica | modifica wikitesto]

Il sürgün fu utilizzato durante il regno di Mehmet I per trasferire nei Balcani appena conquistati (Rumelia) gruppi tribali turcomanni e trtari dai territori asiatici dell'Impero, nello stesso periodo in cui le popolazioni cristiane della zona venivano deportate in Tracia e Anatolia Questo trasferimento di popolazione, in entrambe le direzioni, attraverso lo Stretto dei Dardanelli, sarebbe continuato durante i regni di Murad II e Mehmet II, sebbene questi due sultani concentrassero la loro politica demografica soprattutto sul ripopolamento delle città. Quando Murad II conquistò Salonicco, costrinse i musulmani di Yenice Vardar e dell'Anatolia di stabilirsi in città. Dopo la conquista di Costantinopoli da parte di Maometto II, nel 1453, cristiani, ebrei e musulmani furono inviati nella nuova capitale dell'Impero, la cui crescita demografica ed economica doveva essere incoraggiata.

Dal regno di Bayezid II, e almeno fino alla fine del XVI secolo, il sürgün fu utilizzato per affrontare i problemi causati allo stato ottomano dai kizilbas, un movimento eretico dell'Anatolia orientale. Successivamente, al tempo di Selim I, mercanti, artigiani e intellettuali di Tabriz e del Cairo furono costretti a stabilirsi a Istanbul . Quando l'Impero conquistò le isole di Rodi e Cipro, rispettivamente nel 1522 e nel 1571, lo stato ordinò l'immigrazione musulmana nelle isole, mentre la sua popolazione di origine greca fu reinsediata sulla costa anatolica.

Poco si sa dell'uso del sürgün tra il XVII e il XIX secolo. Sembra che in questo momento lo stato ottomano non abbia utilizzato i trasferimenti forzati di popolazione nella stessa misura che durante il suo periodo di espansione. [7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La trascrizione in italiano, sorgoni, è attestabile nel 1521. Si veda: Marino Sanudo, I diarii di Marino Sanuto: (MCCCCXCVI-MDXXXIII) dall' autografo Marciano ital. cl. VII codd. CDXIX-CDLXXVII, F. Visentini, 1891, p. 313., Diego Poli, Episteme: in ricordo di Giorgio Raimondo Cardona, Herder, 1990, p. 109, ISBN 978-88-85876-10-1.
    «Voce altrove ignota ( manca nel DEI ) , è una trascrizione del turco sürgün»
  2. ^ Jerry Greer, 53000+ italiano - Turco Turco - italiano vocabolario, Soffer Publishing.
  3. ^ Franciscus A. MESGNIEN MENINSKI, Dizionario Turco. Arabo e Persiano ridotto sul lessico del celebre Meninski in ordine alfabetico Latino per opera di A. Ciadyrgy. (Dizionario Italiano e Turco, etc.)., 1832.
  4. ^ (EN) Paul Lovell Hooper, Forced Population Transfers in Early Ottoman Imperial Strategy: a Comparative Approach (PDF), su unm.edu, 2003.
  5. ^ a b (FR) Bernard Lewis, Islam, Gallimard, 2005, pp. 563-566, ISBN 978-2-07-077426-5.
  6. ^ Daniela Melfa, Alessia Melcangi e Federico Cresti, Spazio privato, spazio pubblico e società civile in Medio Oriente e in Africa del Nord: atti del convegno di Catania ..., 23-25 febbraio 2006, Giuffrè Editore, 2008, p. 481, ISBN 978-88-14-14182-9.
  7. ^ Paul Lovell Hooper (2003):Forced Population Transfers in Early Ottoman Imperial Strategy: a Comparative Approach. Consultado el 29/12/2007.