Urosphen

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Urosphen
Fossile di Urosphen dubia
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Superclasse Gnathostomata
Classe Actinopterygii
Ordine Syngnathiformes
Sottordine Aulostomoidei
Famiglia Urosphenidae
Genere Urosphen
Specie
  • U. dubia
  • U. fistularis

Urosphen è un genere di pesci ossei estinti, appartenente ai singnatiformi. Visse tra l'Eocene medio e l'Oligocene (circa 50 - 30 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Europa.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo pesce era di dimensioni piuttosto piccole, e solitamente non superava la lunghezza di 20 centimetri. Il corpo era molto snello, sottile e allungato. La testa era stretta, munita di occhi grandi e di un muso prolungato a forma di sottile tubo; la bocca era piccolissima e in posizione terminale. La pinna dorsale era posizionata nel terzo posteriore del corpo, opposta alla pinna anale. La pinna caudale non era bilobata e aveva una forma arrotondata.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

I primi fossili di questo animale, rinvenuti nel famoso giacimento di Bolca (provincia di Verona), vennero studiati da Henri Marie Ducrotay de Blainville nel 1818, ma fu solo Louis Agassiz nel 1842 a istituire il genere Urosphen. Questo genere, a cui appartengono le due specie U. dubia e U. fistularis (entrambe di Bolca), sembrerebbe essere vissuto fino all'Oligocene (con la specie U. dubia). Urosphen è l'unico rappresentante noto della famiglia Urosphenidae, considerata affina agli Aulostomidae attuali.

Paleoecologia[modifica | modifica wikitesto]

A causa della piccola apertura boccale, Urosphen doveva nutrirsi solo di minuscole prede; l'ambiente in cui viveva era quello di un mare tropicale dalle acque basse.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Blainville H.M. de, 1818. Poissons fossiles. Chap. VIII. Des ichthyolites du bassin de la Méditerranée. a. Des ichthyolites de Monte-Bolca, ou Vestena-Nuova, dans le Véronais. Nouveau Dictionnaire d’Histoire Naturelle, Appliquée aux Arts, à l’Agriculture, à l’Économie Rurale et Domestique, à la Médicine, etc. 27: 334-361.
  • L. Agassiz. 1842. Recherches Sur Les Poissons Fossiles. Tome IV (livr. 14). Imprimerie de Petitpierre, Neuchâtel 205-291
  • A. F. Bannikov. 2014. The systematic composition of the Eocene actinopterygian fish fauna from Monte Bolca, northern Italy, as known to date. Studi e ricerche sui giacimenti terziari di Bolca, XV - Miscellanea paleontologica 12:23-34
  • G. Carnevale, A. F. Bannikov, G. Marramá, J. C. Tyler, and R. Zorzin. 2014. The Pesciara-Monte Postale Fossil-Lagerstätte: 2. Fishes and other vertebrates. Rendiconti della Società Paleontologica Italiana 4:37-63

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