Uroš Predić
Uroš Predić (Orlovat, 7 dicembre 1857 – Belgrado, 11 febbraio 1953[1]) è stato un pittore serbo. È, assieme a Paja Jovanović, uno dei più importanti pittori realisti serbi[2].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Predić nacque ad Orlovat, un villaggio presso la cittadina di Zrenjanin, da Marija e Petar Predić[1]; la sua famiglia dava molta importanza all'educazione e suo padre, un prete ortodosso, era molto interessato all'arte[2]. Predić frequentò la scuola dapprima ad Orlovat, e quindi scuole tedesche a Crepaja e Pančevo, dove imparò anche a disegnare[1][2]. Fin da piccolo Predić decise che avrebbe fatto il pittore, tanto che a suo padre, il quale gli domandò cos'avrebbe fatto quando sarebbe stato troppo vecchio e avrebbe perso la vista e la fermezza di mano, rispose: "Nulla, allora non vorrò più vivere"[2].
Nel 1876 Predić si iscrisse all'Accademia di belle arti di Vienna, ricevendo una borsa di studio dalla Matica srpska nel 1877 e il "premio Gundel" dell'Accademia due anni dopo[1][2]. Nel 1882 entrò nell'atelier di Christian Griepenkerl, uno specialista nel disegno storico che era stato anche suo professore negli ultimi anni di studio; fece pratica anche con Hans Canon e Karl Rahl[1][2].
Lasciato l'atelier qualche tempo dopo, ritornò in patria dove i soggetti dei suoi quadri, generalmente ritraenti persone ordinarie o scene di vita rurale, gli valsero molta celebrità[1][2]. Il successo delle sue opere all'esposizione internazionale di Belgrado del 1888 e, poi, all'esposizione universale di Parigi del 1889 gli procurarono inoltre commissioni per la nuova chiesa monumentale di Bečej[1][2] - un compito che tuttavia gradiva poco, dovendo parzialmente deviare dal suo stile pittorico per adattarsi (comunque non del tutto) ai canoni della Chiesa ortodossa[2]
Completato il lavoro per la chiesa di Bečej, quindi, Predić decise di non accettare più commissioni religiose, una scelta che fu costretto a ribaltare dopo la morte di suo fratello, accettando la commissione di un'altra chiesa per mantenerne la famiglia, e ad oggi è uno dei più prolifici iconografi serbi, oltre ad aver prodotto anche una gran quantità di ritratti, anche di personaggi celebri[1].
Nel 1894 si trasferì di nuovo ad Orlovat, dove visse con sua madre per quindici anni[1]. Nel 1952, a seguito della rottura dell'osso iliaco, la sua salute peggiorò rapidamente, portandolo alla morte l'anno seguente, l'11 febbraio 1953, all'età di 95 anni[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Jelena Bogdanović, Lilien Filipovitch Robinson e Igor Marjanović, On the Very Edge: Modernism and Modernity in the Arts and Architecture of Interwar Serbia (1918–1941), Leuven University Press, 2014, ISBN 978-90-5867-993-2.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Uroš Predić
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Opere di Uroš Predić, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 35330321 · ISNI (EN) 0000 0001 1053 7651 · BAV 495/361421 · Europeana agent/base/51845 · LCCN (EN) n00000609 · GND (DE) 12212829X |
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