Un Dio vietato
Un Dio vietato | |
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Íñigo Etayo in una scena del film | |
Titolo originale | Un Dios prohibido |
Lingua originale | spagnolo |
Paese di produzione | Spagna |
Anno | 2013 |
Durata | 133 min |
Genere | drammatico, storico |
Regia | Pablo Moreno Hernández |
Sceneggiatura | Juanjo Díaz Polo |
Casa di produzione | Contracorriente producciones |
Fotografia | Rubén D. Ortega |
Montaggio | Maria Espacia |
Interpreti e personaggi | |
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Un Dio vietato (Un Dios prohibido), noto anche come Un Dio negato, è un film del 2013 diretto da Pablo Moreno. Presentato il 14 giugno 2013, il film narra le vicende accadute durante i primi giorni della guerra civile spagnola nella città aragonese di Barbastro e in particolare la vicenda dell'eccidio di 51 persone appartenenti alla locale comunità clarettiana.[1][2][3][4][5][6][7]
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Il film narra le vicende accadute a Barbastro, un piccolo centro rurale nella provincia di Huesca in Spagna, nei giorni immediatamente seguenti il colpo di stato militare che diede inizio alla guerra civile, nel luglio del 1936. Dopo la presa del potere da parte del comitato rivoluzionario cittadino, il seminario claretiano è perquisito dai miliziani e i suoi occupanti, seminaristi e sacerdoti sono arrestati. Ai detenuti viene proposto di abbandonare la veste e di arruolarsi nelle file della Repubblica, il loro rifiuto avrà come conseguenza la condanna sommaria e la fucilazione. Molte testimonianze sulla prigionia e sul martirio vennero raccolte dai seminaristi stessi e costituirono la base della sceneggiatura.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (ES) Prima del film Un dios prohibido sui martiri di Barbastro, su aciprensa.com. URL consultato il 27/12/2017.
- ^ (ES) El estreno de Un Dios Prohibido reúne en el Cine Ortega a la comunidad religiosa y a numerosos fieles, su elnortedecastilla.es. URL consultato il 27/12/2017.
- ^ Un Dio vietato, su Cinematografo, Fondazione Ente dello Spettacolo. URL consultato il 27/12/2017.
- ^ Proiezione speciale del film sul massacro della Comunità Clarettiana durante la guerra civile spagnola al Festival Arte e Fede, su cinematografo.it. URL consultato il 27/12/2017.
- ^ Un Dio vietato al Farnese, su cinematografo.it. URL consultato il 27/12/2017.
- ^ Scheda del film su filmtv.it, su filmtv.it. URL consultato il 27/12/2017.
- ^ Scheda del film su ilsole24ore.com, su cinema.ilsole24ore.com. URL consultato il 27/12/2017.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (ES) Sito ufficiale, su undiosprohibido.com (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2013).
- Un Dio vietato, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Un Dio vietato, su Movieplayer.it, NetAddiction S.r.l..
- Un Dio vietato, su FilmTv.it, Arnoldo Mondadori Editore.
- Un Dio vietato, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
- (EN) Un Dio vietato, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Un Dio vietato, su AllMovie, All Media Network.
- (EN, ES) Un Dio vietato, su FilmAffinity.
- (EN) Un Dio vietato, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- Un Dio vietato, su claret.org, Clarettiani. URL consultato il 24 luglio 2024 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2015).