Uberto Decembrio
Uberto Decembrio (Vigevano, 1350 – Treviglio, 1427) è stato un umanista italiano, padre del più celebre Pier Candido.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Segretario del futuro papa Alessandro V dal 1391, fu podestà di Treviglio nel 1422 e nel 1427[1]. Successore di Antonio Loschi come cancelliere ducale, Uberto Decembrio fu allievo e, poi, assistente del dotto bizantino Manuele Crisolora, in Italia per perorare la causa dell'Impero Bizantino minacciato dai Turchi Ottomani[2].
Autore di varie orazioni politiche (De Adventu Martini V pontificis, 1418)[3], la sua opera principale fu il De Republica (1422), in cui il fedele servitore di Filippo Maria Visconti descriveva la superiorità del Principato sulla Repubblica, ricollegandosi così alla polemica che divise Loschi e Coluccio Salutati. Infatti, il De Republica di Decembrio sottolinea l'importanza, nelle decisioni politiche, di un solo uomo giusto e virtuoso, capace di scegliere come collaboratori uomini nobili estratti dalla nobiltà di censo[4]. Entrato momentaneamente in disgrazia presso il Visconti, venne poi riabilitato, morendo a Treviglio dove stava esercitando l'ufficio podestarile. Fu sepolto nella Basilica di Sant'Ambrogio[2].
Famiglia[modifica | modifica wikitesto]
Maritatosi con Caterina Marazzi a Pavia, ebbe da costei i figli Modesto, Pier Candido, Paolo Valerio e Angelo Camillo[2].
Note[modifica | modifica wikitesto]
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Cappelli Guido, L'umanesimo italiano da Petrarca a Valla, Carocci Editore, 2010, ISBN 978-88-430-5405-3
- Remigio Sabbadini, Uberto Decembrio, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1931. URL consultato il 3 giugno 2019.
- Paolo Viti, Uberto Decembrio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 33, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1987. URL consultato il 3 giugno 2019.
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Uberto Decembrio, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 6-4-2016.
| Controllo di autorità | VIAF (EN) 76594553 · ISNI (EN) 0000 0000 1754 8743 · SBN MILV305707 · CERL cnp01388295 · LCCN (EN) n2016053415 · GND (DE) 104240075 · BNF (FR) cb15018585k (data) · WorldCat Identities (EN) lccn-n2016053415 |
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