Tyrannicide (1793)

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Tyrannicide
Descrizione generale
Tipovascello a due ponti
ClasseClasse Téméraire
CantiereArsenale di Lorient
Varo28 giugno 1793
Entrata in servizio1794
Destino finaleperso per naufragio nel gennaio 1802
Caratteristiche generali
Dislocamento2966 t
Lunghezza55,87 m
Larghezza14,9 m
Pescaggio7,26 m
PropulsioneVela (2.485 m²)
Equipaggio700
Armamento
ArmamentoArtiglieria:
  • 28 cannoni da 36 libbre nel ponte inferiore
  • 30 cannoni da 18 libbre nel ponte medio
  • 12 cannoni da 8 libbre sul cassero
  • 4 cannoni da 8 libbre sul castello di prua
Note
dati tratti da Three Decks[1]
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Il Tyrannicide fu un vascello di linea francese da 74 cannoni che prestò servizio nella marina francese dal 1794 al gennaio 1802

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La costruzione del vascello da 74 cannoni Tyrannicide, appartenente alla Classe Téméraire, avvenne presso l'arsenale di Lorient, e l'unità fu varata il 28 giugno 1793, ed entrò in servizio l'anno successivo.[1]

Nel 1794, al comando di Alain Joseph Dordelin, prese parte al Glorioso Primo di Giugno. Insieme al vascello Indomptable, aiutò a salvare la nave ammiraglia Montagne, su cui alzava la sua insegna l'ammiraglio Louis Thomas Villaret de Joyeuse, intrappolata in mezzo alla flotta britannica.[2] Sotto il comando del capitano Zacharie Allemand, il Tyrannicide fu assegnato alla squadra navale al comando del Ministro della marina Étienne Eustache Bruix prestandovi servizio dal marzo 1799 e prese parte alla Crociera effettuata nel Mediterraneo.[1]

Il 19 luglio 1800 il Tyrannicide fu rinominato Desaix in onore dell'omonimo generale caduto in combattimento nel corso della battaglia di Marengo.[3] Al comando del capitano Jean Anne Christy de la Pallière, il 3 luglio 1801 catturò il brigantino da 14 cannoni Speedy, al comando di Lord Cochrane.[1]

Il Desaix partecipò alla prima battaglia di Algeciras combattuta nella omonima baia, sulla costa della Spagna, il 6 luglio 1801, inquadrato nella squadra navale agli ordini dell'ammiraglio Charles-Alexandre Léon Durand Linois.[1] Il comandante francese dispose dispose le proprie navi su una linea di battaglia attraverso il porto, con l'ammiraglia, il vascello da 80 cannoni Formidable, sul limite settentrionale, seguita dalla Desaix e dalla Indomptable verso sud, separate circa 500 iarde.[4] La fregata Muiron fu collocata su acque meno profonde a sud della Indomptable. Le navi dello squadra britannica al comando del contrammiraglio James Saumarez, che alzava la sua insegna sul Caesar entrarono nella baia, e il combattimento ebbe iniziò.[4] Alle 8:50, il vascello da 74 cannoni Venerable del capitano Samuel Hood, aprì il fuoco sul Desaix.[5] Alle 09:15, l'ammiraglia di Saumarez, il Caesar, ancorò nella baia e si unì all'azione, sparando anch'esso sul Desaix.[6] Quando una leggera brezza cominciò a soffiare da nord-ovest, Linois ordinò alle sue navi di recidere i cavi dell'ancora e di manovrare in posizioni difensive migliori vicino alla costa, ma il Desaix si incagliò direttamente davanti ad Algeciras durante la manovra.[7] Il Desaix fu una delle navi francesi coinvolte nella battaglia a rimanere più gravemente danneggiata.[8] La Desaix fu disincagliata, riparata e rimessa in servizio dopo la battaglia, ma nel gennaio 1802 fece naufragio a Santo Domingo mentre cercava di entrare nel porto di Cap Français.[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Three Decks.
  2. ^ Levot 1866, p. 543.
  3. ^ Winfield, Roberts 2015, p. 89.
  4. ^ a b Clowes 1997, p. 461.
  5. ^ Clowes 1997, p. 462.
  6. ^ James 1886, p. 116.
  7. ^ James 1886, p. 117.
  8. ^ Clowes 1997, p. 465.
  9. ^ Troude 1867, p. 270.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) William Laird Clowes, The Royal Navy, A History from the Earliest Times to 1900, Volume IV, London, Chatham Publishing, 1997, ISBN 1-86176-013-2..
  • (EN) William James, The Naval History of Great Britain, Volume 3, London, Richard Bentley & Sons, 1886.
  • (FR) P. Levot, Les gloires maritimes de la France: notices biographiques sur les plus célèbres marins, découvreurs, astronomes, ingénieurs, hidrographes, médecins, amministrateur, ecc..., Paris, Arthus Betrand Éditeurs, 1866, ISBN 978-2-9525917-0-6.
  • (FR) Charles Mullié, Biographie des célébrités militaires des armées de terre et de mer de 1789 à 1850. Vol.2, Paris, éditeurs Poignavant e Compi.ie, 1852.
  • (FR) Jean-Michel Roche, Dictionnaire des bâtiments de la flotte de guerre française de Colbert à nos jours 1671-1870. Volume 2, éditions LTP, 2005, ISBN 978-2-9525917-0-6.
  • (FR) Onésime Joachim Troude, Batailles navales de la France, Paris, Challamel ainé, 1867.
  • (EN) Rif Winfield e Stephen S. Roberts, French Warships in the Age of Sail 1786 - 1861: Design Construction, Careers and Fates, Barnsley, Seaforth, 2015, ISBN 978-1-84832-204-2.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]