Trattato di Schönbrunn
Trattato di Schönbrunn | |
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Contesto | Sconfitta austriaca nella battaglia di Wagram |
Firma | 14 ottobre 1809 |
Luogo | Castello di Schönbrunn, Vienna |
Condizioni | cessioni territoriali da parte dell'Impero austriaco |
Parti | ![]() ![]() |
Firmatari | Jean-Baptiste Nompère de Champagny Giovanni I Giuseppe del Liechtenstein |
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Il trattato di Schönbrunn, a volte richiamato come trattato di Vienna, fu un trattato di pace concluso il 14 ottobre 1809 fra Napoleone I e Francesco I.
Venne firmato il 14 ottobre 1809 al castello di Schönbrunn, presso Vienna, dai delegati degli imperi francese ed austriaco, a conclusione della guerra della quinta coalizione.
L'Austria era stata sconfitta a Wagram e Napoleone impose dure condizioni: Vienna dovette riconoscere Giuseppe Bonaparte, fratello di Napoleone, quale legittimo sovrano di Spagna. In aggiunta, dovette cedere il granducato di Salisburgo alla Baviera, che diede il territorio dell'attuale Trentino al Regno d'Italia, parte della Polonia al granducato di Varsavia, Trieste, la Dalmazia e la Croazia a sud del fiume Sava alla Francia (che le costituì nelle neonate Province illiriche).
L'Austria dovette, inoltre, pagare una grande indennità di guerra ed accettare di ridurre l'esercito a 150.000 soldati.
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Trattato di Schönbrunn, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | BNF (FR) cb150968936 (data) |
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