Torre Velasca

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Template:Infobox grattacielo La Torre Velasca è un grattacielo di Milano, situato nella piazza omonima, a sud del duomo.
Il nome, derivato dal preesistente toponimo, è legato al governatore spagnolo Juan Fernández de Velasco, a cui fu dedicata la piazza nel Seicento.

Storia

Progettata da Ernesto Nathan Rogers e da Enrico Peressutti (componenti del gruppo di architetti B.B.P.R.) e costruita tra il 1956 e il 1958 con i finanziamenti della Società Generale Immobiliare, sorge in un'area un tempo residenziale, distrutta dai bombardamenti angloamericani nel 1943 e svetta nel panorama cittadino, del quale è divenuta uno dei simboli più noti.

Nel mezzo di questa zona si trova la torre, progetto che può collegarsi alla rivoluzione formale battezzata neoliberty, ma con accenni di brutalismo e comunque facente parte del variegato esprimersi del razionalismo italiano, che si pone in stretto rapporto col contesto milanese in cui sorge, svettando assieme al duomo, ai campanili della città ma soprattutto al Castello Sforzesco.

I primi diciotto piani sono occupati da negozi e uffici, mentre i successivi piani fino al ventiseiesimo, occupati da appartamenti, sviluppati su un'area più larga rispetto ai precedenti, conferiscono la caratteristica e originale forma "a fungo" alla torre. Le travi oblique, per dar sostegno all'espansione esterna dei piani superiori, conferiscono un aspetto tipico al grattacielo, che ricevette dai milanesi il soprannome di "grattacielo delle giarrettiere".

Il profilo della torre è la conseguenza di un lungo studio che trova le sue origini nella ricerca di risposte funzionali alla costrizione in cui si trova la base della Torre nella piccola piazza omonima, libera però di espandersi nei piani superiori.

L'originario progetto prevedeva una struttura a telaio in acciaio (ispirata dalla cultura nordamericana del grattacielo), ma si preferì adottare una struttura più "tradizionale" in cemento armato, che meglio si coniugava al linguaggio neo-liberty dell'edificio. Nella fase preliminare venne interpellata una società newyorkese specializzata nella valutazione economica dei progetti d'architettura e stabilì che data la situazione tecnologica dell'industria siderurgica italiana, il progetto sarebbe stato irrealizzabile.

Architetti

Torre Velasca dalle guglie del Duomo

B.B.P.R. (gruppo di progettisti costituito nel 1932 da Gian Luigi Banfi, Lodovico Barbiano di Belgiojoso, Enrico Peressutti e Ernesto Nathan Rogers [1]).

La torre nel cinema e letteratura

  • La Torre Velasca è uno dei luoghi del film Il vedovo di Dino Risi, con la coppia Sordi-Valeri.
  • La Torre Velasca è anche ambientazione di parte del film "Milano calibro 9" di Fernando di Leo. Girato nel 1972, e capostipite dei poliziotteschi/noir. In uno degli appartamenti di essa, abita il gangster denominato "l'americano"( interpretato da Lionel Stander).
  • Parte della storia di Neppure un rigo in cronaca di Gino e Michele è ambientata nella neonata Torre Velasca.

Bibliografia essenziale

  • Fiori Leonardo, Pizzon Massimo (a cura di), B.B.P.R. La Torre Velasca, Abitare Segesta, 1982.
  • Piva Antonio (a cura di), B.B.P.R. a Milano., Electa, 1982.
  • Società generale immobiliare, Torre Velasca, 26 piani, 800 locali, Società generale immobiliare, 1958.
  • Brunetti F., La Torre Velasca a Milano, Alinea, 1999.
  • Rogers E. N., Il senso della storia, Unicopli, 1999.

Note

  1. ^ Il gruppo perdette Banfi, morto nel 1945 a Gusen, ove era stato deportato (insieme a Barbiano di Belgiojoso) in quanto aderente al gruppo antifascista Giustizia e Libertà

Voci correlate

Altri progetti