Tommaso Dal Molin

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Tommaso Dal Molin
NascitaMolino di Altissimo, 3 gennaio 1902
MorteLago di Garda, 18 gennaio 1930
Cause della morteincidente aereo
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armata Regia Aeronautica
RepartoReparto Sperimentale Alta Velocità
Gradomaresciallo pilota
DecorazioniMedaglia d'argento al valore aeronautico
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Tommaso Dal Molin (Molino di Altissimo, 3 gennaio 1902Lago di Garda, 18 gennaio 1930) è stato un ufficiale e aviatore italiano. Maresciallo Pilota della Regia Aeronautica ed assegnato al Reparto Alta Velocità di Desenzano del Garda rimane ucciso durante il collaudo di un idrocorsa. Recuperato da un palombaro da profondità dopo una cerimonia cui partecipò anche Gabriele D'Annunzio, è sepolto nel cimitero di Chiampo nella sua valle d'origine in provincia di Vicenza.[senza fonte]

Biografia

Tomaso, italianizzato in Tommaso, nasce a Molino di Altissimo, frazione del comune di Altissimo, il 13 gennaio 1902. Si trasferisce, con la famiglia, dopo pochi anni a Chiampo in via Bonifacio Biolo[1]

Dopo aver lavorato alle Officine Pellizzari di Arzignano, decide di arruolarsi in aeronautica nel 1922. Il 13 ottobre dello stesso anno riesce ad ottenere il brevetto di pilota.

La sua predisposizione e la sua abilità dimostrata in servizio nelle varie Squadriglie da caccia della Regia Aeronautica sia in addestramento che come pilota acrobatico gli permette di essere scelto per rappresentare l'Italia nelle gare internazionali d'acrobazia tra le quali le gare internazionali di Zurigo ove si distinse in maniera particolare.

Nel maggio 1928 Dal Molin entra nella Scuola del Reparto Alta Velocità di Desenzano del Garda, al comando del tenente colonnello Mario Bernasconi, ed inizia la preparazione specifica per la partecipazione alla Coppa Schneider.

Partecipa quindi all'edizione del 1929 del Trofeo che in quell'anno si disputò tra il 6 e 7 settembre sul circuito aereo a Calshot, sull'Isola di Man. Benché la superiorità dei due Supermarine S.6 risultasse palese, riesce ad arrivare secondo, dietro all'S.6 pilotato dall'ufficiale Henry R. Waghorn, ai comandi del suo idrocorsa Macchi M.52R, impresa che lo vedrà insignito della medaglia d'argento al valore aeronautico.

Il Savoia-Marchetti S.65.

Rimane vittima di un incidente mortale il 18 gennaio 1930, sul lago di Garda, ai comandi dell'idrocorsa Savoia-Marchetti S.65 mentre svolgeva i test di volo del nuovo modello.

Elica del Savoia-Marchetti S.65 con cui precipitò e morì Dal Molin. Dopo il recupero venne donata alla madre del pilota.
La "A" rossa indica l'appartenenza al Reparto Alta Velocità della Regia Aeronautica.

Riconoscimenti

A Dal Molin è intitolato un museo a Vicenza, sito nelle vicinanze delle strutture dello smantellato aeroporto di Vicenza.

Onorificenze

Medaglia d'argento al valore aeronautico - nastrino per uniforme ordinaria
«Pilota di eccezionale perizia e mirabile ardimento esperimentava difficili apparecchi di alta velocità; in una importante competizione mondiale rappresentava l'Aeronautica Italiana con risultato pari al compito affidatogli. - Desenzano del Garda-Calshot, 28-6-1928, 7-9-1929»
— [2]

Note

  1. ^ Tommaso Dal Molin (1902-1930), in Comune di Chiampo, http://www.comune.chiampo.vi.it/, 19-10-2006. URL consultato il 25 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2008).
  2. ^ Valfredo Fradeani, Storia di un primato. Dalla Coppa Schneider all'impresa di Agello, Milano, Mursia, 1976, p. 132.

Bibliografia

  • Dalla Tomba, Giuseppe. Tomaso Dal Molin : medaglia d'argento di Calshot. Verona : Edizioni Stimmgraf, stampa 1985.

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