Tito Tebaldi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
{{{Nome}}}
Tebaldi a Parma durante un raduno della nazionale italiana (2017)
Nazionalità
Altezza 185 cm
Peso 87 kg
Squadra GRAN Parma
Carriera
Squadre di club
2005/06Noceto
2006-GRAN Parma31 (34)
 

Tito Tebaldi (Parma, 20 settembre 1987) è un rugbista italiano, nella stagione 2008/09 mediano di mischia del GRAN Parma.

Cenni biografici

Proveniente da una famiglia di rugbisti celebri (il più noto è suo zio Daniele, 15 volte internazionale per l'Italia e presente alle Coppa del Mondo 1987 e 1991), crebbe nelle file del Noceto, in provincia di Parma.

Messosi presto in luce, passò al GRAN nel Super 10, in cui esordì a 19 anni nel 2006; mediano con buone capacità di conduzione della mischia, tanto da diventare nel giro di sole tre stagioni uno degli elementi più ricercati del mercato giocatori[1], nella stagione 2008/09 è stato messo sotto osservazione dal C.T. della Nazionale Nick Mallett.

Quando, per il tour in Australasia del giugno 2009, il titolare Simon Picone è stato costretto al forfait per motivi personali[2], Mallet lo ha rimpiazzato con lo stesso Tebaldi[2], e lo ha fatto esordire il 13 giugno nel primo dei tre test match previsti nel tour, a Sydney contro l'Australia; una settimana più tardi ha disputato a Melbourne il secondo test contro gli Wallabies e, infine, il 27 giugno, a Christchurch, è sceso in campo contro la Nuova Zelanda per il terzo dei suoi, a tutt'oggi, tre test match.

Facendo seguito alla retrocessione in serie A del GRAN Parma, Tebaldi ha annunciato di avere intenzione di trasferirsi, anche se non è ancora stato deciso presso quale club, benché sia stata ventilata l'ipotesi-Petrarca[3].

Note

  1. ^ Tebaldi, un nocetano in azzurro, in Gazzetta di Parma, 13 giugno 2009. URL consultato il 9-7-2009.
  2. ^ a b Mallett: tre cambi per la tournée estiva, in Gazzetta dello Sport, maggio 2009. URL consultato il 9-7-2009.
  3. ^ Tebaldi si gode il primo cap e saluta Parma: "Vado via", in Gazzetta di Parma, 13 giugno 2009. URL consultato il 9-7-2009.