Tiassano

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Tiassano
contrada
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Liguria
Provincia Savona
ComuneQuiliano
FrazioneValleggia di Quiliano
Territorio
Coordinate44°16′41″N 8°25′36.58″E / 44.278056°N 8.426828°E44.278056; 8.426828 (Tiassano)
Abitanti
Altre informazioni
Cod. postale17047
Fuso orarioUTC+1
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[1]
Cl. climaticazona D, 1 447 GG[2]
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Tiassano
Tiassano

Tiassano (in latino Terentianum; Tiensèn, Tiénsén[3] o Teissen[4] in ligure) è una contrada della frazione di Valleggia del comune di Quiliano,[5] compresa tra il suo capoluogo e la centrale termoelettrica di Vado Ligure. Di antica origine romana, fondata nel comprensorio di Vada Sabatia, si presenta ancora come una borgata caratteristica e quasi del tutto restaurata.

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

Tiassano è una contrada di campagna che si trova nel comune di Quiliano, ai piedi del crinale che divide le valli dei torrenti Segno e Quiliano, detto Briccu d'a Cruxe e che sale sino alla cima delle Rocche Bianche (555 m),[6] in una posizione rialzata rispetto alla pianura costiera di Vado Ligure.[7]

La contrada si sviluppa lungo il suo caruggio principale, ancora intitolato alla Concezione, che parte dalla cappelletta omonima, a levante di Tiassano, ad arrivare verso ponente, nella valle del Segno.[7]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Età romana[modifica | modifica wikitesto]

Il paese di Tiassano deve essere sorto in modo simile alla contrada di Morosso, Gagliardi e Valleggia Superiore, come centro agricolo, anche se ha un'origine molto più antica delle altre. Il toponimo, che viene dalla forma latina Terentianum, è il segno della sua probabile fondazione come villa patrizia, con i terreni coltivati tutti intorno, i magazzini e le case dei coloni che sono stati il primo centro del paese.[7][8] È possibile che negli anni di dominazione romana, passasse proprio per Tiassano la Via Aemilia Scauri, che collegava Vada Sabatia (l'odierna Vado Ligure) con Aquae Statiellae (attualmente Acqui Terme) salendo per il Colle di Cadibona, costruita nel 109 a.C. dal pretore Marco Emilio Scauro.[7]

Medioevo[modifica | modifica wikitesto]

Nel Medioevo la contrada faceva parte nel feudo di Quiliano, ceduto dai marchesi Aleramici al Comune di Savona il 23 novembre 1192. Ad ogni modo gli uomini di Tiassano si sono velocemente liberati dal controllo comunale, passando nel secoli XIII e XIV con la diocesi di Veirasca, l'odierna Montagna.[9] Di questo fatto è indicazione l'ultima menzione di un pagamento di fodro al Comune nell'anno 1203 dalle popolazioni di Tiassano e Morosso.[10]

In questi anni Tiassano era diventata il paese più importante di quelli sulla sponda destra del torrente Quiliano, venendo scelta come capoluogo del feudo vescovile, che comprendeva Montagna, Perniati e anche Morosso.[11] Tiassano, allora indicata come Trazzani, era passata con altre terre della diocesi tra Vado Ligure e Quiliano al controllo genovese, sebbene fosse già stata occupata più volte dopo che questi avevano preso la castellania di Quiliano,[12] con Papa Urbano VI che l'aveva donata alla Repubblica nel 1385.[13] Nel XV secolo il paese iniziò però a perdere importanza, con lo sviluppo del nuovo borgo di Valleggia sui terreni bonificati.[3] Il dominio genovese è ancora andato avanti quando nel 1537 passò la riforma, che aveva spartito le campagne di Quiliano tra Savona e Genova, terminando finalmente nel 1797.[7][14] La parte genovese, centrata su Tiassano riprendendo gli antichi confini della gastaldia Teazani, comprendeva i paesi di Lanrosso, Nuxe, Montagna e anche Morosso.[15]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

  • Torre di Tiassano: è una torre del Seicento, innalzata a protezione del paese dai saccheggi dei banditi e dei Saraceni. La struttura della torre è alta tre piani e ha base quadrata.[17]
  • Villa Garroni: villa con parco dietro la torre della borgata, la sua realizzazione risale al Seicento e ha una struttura a due ali perpendicolari, che chiudono il cortile.[17]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  2. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  3. ^ a b Malandra, Storia di Quiliano, p. 107
  4. ^ Cassanello, Murialdo e Ciciliot, Toponimi del Comune di Quiliano, p. 40
  5. ^ STATUTO (PDF), su dait.interno.gov.it..
  6. ^ Cassanello, Murialdo e Ciciliot, Toponimi del Comune di Quiliano, p. 4
  7. ^ a b c d e geoportal Regione Liguria, Torre di Tiassano - Relazione storico-artistica, p. 1
  8. ^ Malandra, Storia di Quiliano, p. 108
  9. ^ Malandra, Storia di Quiliano, p. 119
  10. ^ Malandra, Storia di Quiliano, p. 128
  11. ^ Malandra, Storia di Quiliano, p. 120
  12. ^ Malandra, Storia di Quiliano, p. 143-144
  13. ^ Malandra, Storia di Quiliano, p. 149-150
  14. ^ Cassanello, Murialdo e Ciciliot, Toponimi del Comune di Quiliano, p. 6
  15. ^ Malandra, Storia di Quiliano, p. 171
  16. ^ Mario Muda, Tiassano, nel nome della crosa, su Quilianonline, 26 settembre 2023.
  17. ^ a b geoportal Regione Liguria, Torre di Tiassano - Relazione storico-artistica, p. 2

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Guido Malandra, Storia di Quiliano, in Atti e Memorie della Società Savonese di Storia Patria, vol. 1, Savona, Sucêtè Savuneize de Stoja Patria, 1967, pp. 101-190.
  • Nicolò Cassanello, Francesco Murialdo e Furio Ciciliot, Toponimi del Comune di Quiliano, in Progetto toponomastica storica, vol. 1, Sucêtè Savuneize de Stoja Patria, 2011, ISBN 88-85-86600-X.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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