The Crooks

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The Crooks
Paese d'origineBandiera dell'Italia Italia
(Milano)
GenerePunk rock[1]
Rock and roll[1]
Periodo di attività musicale1997 – in attività
EtichettaManinalto! Records
Album pubblicati5
Studio5

The Crooks sono un gruppo punk rock italiano, nato a Milano nel 1997[1] come trio composto da Fabrizio Cimolino alla chitarra e voce, Paolo Stucchi al basso e Alessandro Muzzi alla batteria. Il sound della band si ispira al punk newyorkese dei Ramones e dei New York Dolls, con il cantato in lingua inglese e i suoni ruvidi caratteristici del genere[2].

Nella loro carriera i Crooks vantano varie esperienze come supporto di band importanti del panorama locale ed internazionale come The Libertines, Happy Revolvers, Gluecifer, The Datsuns, Eddie & the Hot Rods, Vice Squad, The Queers, Ash, NoMeansNo, Prima Donna, Green Day, 999, TV Smith, Jim Jones Revue, Buzzcocks e The Exploited[3].

Storia del gruppo[modifica | modifica wikitesto]

I primi anni[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1999 i Crooks pubblicano il loro primo lavoro, un 45 giri dal titolo You Make Me Feel so Sick, con la neonata etichetta indipendente Tre Accordi Records[4], specializzata in produzioni e ristampe punk. Dal 2000 si aggiunge alla formazione Ettore Gilardoni al basso, con conseguente spostamento di Paolo Stucchi alla seconda chitarra. Con questa formazione esce nel 2001 il primo album in studio Speed Kills[5], contenente 12 brani inediti; per il tour successivo e fino al 2004 Paolo Stucchi, impegnato in un proprio progetto musicale con i Gerson[N 1], viene sostituito dal chitarrista bresciano Pietro Zola[N 2].

Tra il 2004 e il 2005 esce, sempre per la Tre Accordi Records, il secondo disco dal titolo Nothing to Lose[6].

Nel 2007 esce per l'etichetta britannica UK Division Records il terzo album High Society R'n'R[7], primo disco della band ad essere pubblicato anche nel resto d'Europa da Plastic Head e Code 7, e registrato con al basso Stefano Loi e alla batteria Vincenzo Dinardo. A seguito della pubblicazione del disco i Crooks intraprendono una lunga serie di concerti live che li porta negli anni a suonare sui palchi di tutta Italia ed Europa supportati dall'agenzia tedesca di booking Billig People[3].

La nuova formazione[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2010 al 2011 la formazione della band subisce nuovamente alcuni cambiamenti e, dopo un breve periodo con Marcello Gatti[N 3] alla batteria, si stabilizza con l'arrivo di Brix alla batteria e Cool J Piteco al basso.

Nel 2012 esce il quarto album Atomic Rock[2], pubblicato dalla Dischi Volo Libero, etichetta legata all'editore milanese Claudio Fucci, a cui sono seguiti due tour in Europa ed Italia e la pubblicazione di un videoclip ufficiale per il singolo Victim of the Circumstances[8].

Nel 2013 aprono per i Green Day in un secret show al Circolo Arci Ohibò di Milano[9].

Nel 2014 esce un EP su 7" in vinile dal titolo 15 Wasted Years, che celebra i 15 anni dall'uscita del primo 45 giri della band. Il disco contiene 4 brani di cui 3 inediti e un remake del lato B del primo disco[10].

Nel 2015 è uscito il 45 giri split Punk Rock Generations, dove i Crooks collaborano con insieme a Rappresaglia, Senzabenza e Latte+ con il pezzo Beer Bodybuilding[11]. Nel giugno 2015 la band ha aperto il concerto dei The Exploited a Seregno[12]. L'anno successivo ha partecipato ad alcuni concerti in Italia e all'estero; ad aprile ha aperto la data italiana dei Buzzcocks al Legend Club di Milano[13].

La pausa e il ritorno[modifica | modifica wikitesto]

Con la decisione da parte di Brix di lasciare il gruppo per motivi personali sono seguiti alcuni anni di pausa dalle scene, durante i quali gli altri membri si sono dedicati a progetti personali: in particolare Fabrizio ha militato negli Infiltrados insieme ad due ex membri dei Crooks (Stefano e Vincenzo)[14], mentre Ettore si è dedicato a suonare il basso e a produrre il nuovo lavoro di Paolo Gerson.

Dal 2019 i Crooks sono tornati a lavorare ad un nuovo album con un nuovo batterista. Il 28 ottobre 2022 esce il concept album Mediacracy[15] (pubblicato in Italia per Maninalto! Records e negli Stati Uniti per ProRawk Records[16]), con la partecipazione di Zebra dei Boogie Spiders, Ricky Rat, Lester Greenowski, Raldo Useless dei Gluecifer e Kevin Preston (Primadonna, Green Day, Foxboro Hot Tubs)[17]. Il disco è stato anticipato in aprile dal singolo Apophenia, con Nando Ferdinandi dei Senzabenza ai cori[18], e in ottobre dal singolo I Know[19].

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Attuale[modifica | modifica wikitesto]

  • Fabrizio Cimolino – voce, chitarra (1997-presente)
  • Ettore "Ette" Gilardoni – chitarra, voce (2000-presente)
  • Marcello "Cool J Piteco" Crotti – basso (2010-presente)
  • Stefano "Taff" Perfetto – batteria (2019-presente)

Ex componenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Paolo Stucchi – basso (1997-2000), chitarra (2000-2001)
  • Alessandro Muzzi – batteria (1997-2003)
  • Stefano "Steve" Loi – basso (2003-2009)
  • Vincenzo "Vinnie" Dinardo – batteria (2003-2009)
  • Marcello Gatti – batteria (2010-2011)
  • Fabrizio "Brix" Keller – batteria (2010-2016)

Turnisti[modifica | modifica wikitesto]

  • Pietro Zola – chitarra (2001-2004)

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

  • 2001 – Speed Kills, Tre Accordi Records, TA004
  • 2004 – Nothing to Lose, Tre Accordi Records, TA006
  • 2007 – High Society Rock'n'Roll, UK Division Records, UKD039
  • 2012 – Atomic Rock, Dischi Volo Libero, DVL03
  • 2022 – Mediacracy, Maninalto! Records

EP[modifica | modifica wikitesto]

  • 2000 – The Dog, autoproduzione
  • 2014 – 15 Wasted Years, White Zoo Records

Split[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • 1999 – You Make Me Feel So Sick, Tre Accordi Records, TA001

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni
  1. ^ Fabrizio Cimolino è stato anche primo bassista dei Gerson e negli anni ha saltuariamente sostituito il bassista ufficiale della band dal vivo.
  2. ^ Chitarrista già della band bresciana Tommy Eoth e poi dei Jet Set Roger.
  3. ^ Batterista della band milanese Black Banana.
Fonti
  1. ^ a b c Biografia The Crooks, su Rockit.it. URL consultato il 19 ottobre 2022.
  2. ^ a b Silvio Don Pizzica, The Crooks - Atomic Rock, su Rockambula, 7 gennaio 2013. URL consultato il 20 ottobre 2022.
  3. ^ a b #The Crooks, su professional-punkers. URL consultato il 20 ottobre 2022.
  4. ^ You make me feel so sick - The Crooks, su Rockit.it. URL consultato il 20 ottobre 2022.
  5. ^ Speed Kills - The Crooks, su Rockit.it. URL consultato il 20 ottobre 2022.
  6. ^ Marco Daretti, The Crooks: "Nothing To Lose" recensione, su Rockit.it, 9 ottobre 2004. URL consultato il 20 ottobre 2022.
  7. ^ High Society R'n'R - The Crooks, su Rockit.it. URL consultato il 20 ottobre 2022.
  8. ^ Filmato audio thecrooksvideo, The Crooks - Victim Of The Circumstances [Official Music Video], su YouTube, 20 settembre 2012. Modifica su Wikidata
  9. ^ Billie Joe Armstrong porta le sue origini italiane in musica cantando in italiano 'Amico' di Don Backy, su Green Day Italy, 30 aprile 2020. URL consultato il 19 ottobre 2022.
  10. ^ THE CROOKS: 15 (Wasted Years), su Punkadeka, 26 novembre 2014. URL consultato il 20 ottobre 2022.
  11. ^ Il Vinile dell'anno: "PUNK ROCK GENERATIONS" con LATTE+ RAPPRESAGLIA THE CROOKS SENZABENZA, su Punkadeka, 8 settembre 2016. URL consultato il 20 ottobre 2022.
  12. ^ Ritrnano in Italia THE EXPLOITED!, su Punkadeka, 8 maggio 2015. URL consultato il 17 novembre 2022.
  13. ^ Alessio Mazzocchi, Buzzcocks 40 + The Crooks, su Distorsioni, 15 maggio 2016. URL consultato il 17 novembre 2022.
  14. ^ Antonio Viggiani, Greatest Hits: disco d'esordio per gli Infiltrados, su Punkadeka, 15 maggio 2022. URL consultato il 20 ottobre 2022.
  15. ^ Simone De Lorenzi, Milano: i 25 anni dei The Crooks nel nuovo album “Mediacracy”, su NordMilano24, 28 ottobre 2022. URL consultato il 29 ottobre 2022.
  16. ^ Francesco Russo, THE CROOKS: per i 25 anni di carriera il nuovo album ‘Mediacracy’, fuori il primo singolo ‘Apophenia’, su suonidistortimagazine.com, 29 aprile 2022. URL consultato il 19 ottobre 2022.
  17. ^ (EN) Brandon Flores, The Crooks - 'Mediacracy' Review: Reliving A Funner Musical Era, su www.blastoutyourstereo.com, 2 novembre 2022. URL consultato il 3 novembre 2022.
  18. ^ THE CROOKS: Apofenia, su Punkadeka, 3 maggio 2022. URL consultato il 20 ottobre 2022.
  19. ^ Filippo Pasqui, “I know” è il nuovo album dei The Crooks, su perindiepoi. URL consultato il 20 ottobre 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Manuel Graziani, Intervista ai Crooks, in Mood Magazine, n. 9, 2002.
  • Jacopo Ghioldi, Nothing to Lose, recensione, in Punkster Magazine, n. 1, marzo/aprile 2004.
  • Giorgio Sala, I crooks non hanno nulla da perdere, in Il Mucchio Selvaggio, giugno 2004.
  • Eros Pasi, The Crooks, in Rock Sound Italia, Speciale Punk, marzo 2004.
  • Jacopo Ghioldi, Intervista ai Crooks, in Punkster Magazine, n. 2, maggio/giugno 2004.
  • AA. VV., Vinile italiano. Indice del nuovo rock dal 1977 al 2010, Spittle, 2010.
Recensioni di Speed Kills

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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