Targhe d'immatricolazione della Città del Vaticano

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Targa anteriore di una Papamobile con formato in uso da giugno 2002

Le targhe d'immatricolazione della Città del Vaticano sono destinate ai veicoli immatricolati nello Stato Vaticano e la loro regolamentazione è di competenza degli Uffici centrali del Governatorato vaticano[1].

Storia e sistema in uso[modifica | modifica wikitesto]

Targa posteriore di un'auto di Stato immatricolata nella Città del Vaticano
Formato di targa anteriore per veicoli di cittadini residenti o domiciliati legalmente nella Città del Vaticano
Esempio di formato per macchine agricole od operatrici, motoveicoli e ciclomotori cessato nel febbraio 2009

Le targhe furono emesse per la prima volta nel 1930, quasi un anno dopo la firma dei Patti Lateranensi regolanti i rapporti tra Italia e Città del Vaticano. Esse venivano apposte sui veicoli con sigilli di piombo raffiguranti lo stemma pontificio. Le prime targhe, simili a quelle in uso, erano a caratteri neri su sfondo bianco: presentavano le lettere SCV, iniziali di "Stato della Città del Vaticano" (Status Civitatis Vaticanæ in latino), e un numero di cifre variabile. La prima cifra era sempre zero sui motocicli e sui trattori.

Fino agli anni sessanta erano in uso diversi formati; nel 1960 venne introdotto il tipo standardizzato, con i punti dopo ogni lettera e le stesse dimensioni delle coeve targhe italiane: 275 × 200 mm le posteriori, 267 × 62 le anteriori.
Nel 1981 le targhe posteriori vennero modificate, arrivando a misurare 300 × 100 mm e riportando i caratteri su una sola riga.
Il sistema fu riformato il 31 gennaio 1988 con lo sdoppiamento delle registrazioni in due serie: una per i veicoli privati di cittadini con residenza o domicilio legale nello Stato, contrassegnata dalla sigla CV[2], e un'altra per le auto di Stato, con codice SCV. Nelle nuove targhe le lettere della sigla non sono più puntate ma seguite da uno spazio e cinque cifre (partendo da 00001); si differenziano dalle precedenti anche nell'aspetto, del tutto simile a quello delle targhe italiane del periodo 19851994. Sulle targhe posteriori, inoltre, è a volte presente un sigillo di piombo.

A partire dal 2011 le targhe sono state lievemente revisionate, modificando i caratteri e l'altezza della targa anteriore (che passa da 115 a 109mm)[3]. Le dimensioni dei caratteri ora sono le seguenti:

  • targhe posteriori per autoveicoli: altezza 80 mm, larghezza 40 mm e spessore 10 mm;
  • targhe anteriori per autoveicoli: altezza 57 mm, larghezza 28 mm e spessore 6 mm;
  • formato per motoveicoli: altezza 60 mm, larghezza 26 mm e spessore 6 mm.

Sono in circolazione anche targhe quadrate con dimensioni 177 × 177 mm, emesse sia nella serie "CV" che "SCV", destinate a motoveicoli, ciclomotori, rimorchi, macchine agricole e operatrici, con un numero di quattro cifre sulla riga inferiore.
Da febbraio 2009 il nuovo design per ciclomotori, trattori e scooter presenta un bordo nero, inoltre una linea orizzontale separa le lettere (S)CV in alto e al centro dalle cifre posizionate in basso, secondo il seguente schema:

   CV  ·
 0402 

Formati speciali[modifica | modifica wikitesto]

Caratteri rossi[modifica | modifica wikitesto]

Modello di targa d'immatricolazione apposta sulle vetture di cardinali

Ci sono targhe speciali a caratteri rossi su sfondo bianco sia per le automobili private o a disposizione dei cardinali sia per quelle ufficiali del papa: le prime recano le lettere SCV seguite da un numero progressivo (da 2 a 99999), le seconde la sequenza fissa SCV 1. Da giugno 2002, infatti, è stata abolita l'assegnazione del blocco di targhe "SCV2" – "SCV9" ai veicoli del pontefice. Da allora tutti i mezzi riconducibili al Santo Padre utilizzano esclusivamente la combinazione "SCV 1" a caratteri rossi[4].

Targhe provvisorie[modifica | modifica wikitesto]

Esempio di targa prova

È attestata l'esistenza di targhe prova in metallo, di dimensioni 200 × 275 mm e derivate dall'analogo modello italiano. Sono apposte su veicoli nuovi acquistati in Italia lungo il tragitto verso il microstato oppure su autoveicoli o motoveicoli vaticani da esportazione. Sulla riga superiore è posizionata la scritta rossa PROVA; su quella inferiore le lettere nere "SCV" sono seguite da un numero progressivo, anch'esso di colore nero.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Legge sul Governo dello Stato della Città del Vaticano (25 novembre 2018) | Francesco, su www.vatican.va. URL consultato il 19 dicembre 2020.
  2. ^ La numerazione iniziò da CV 03000.
  3. ^ Targhe vaticane
  4. ^ Targhe italiane

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • M. Gallina, C. Bellini, Le Targhe della Città del Vaticano, Liberodiscrivere edizioni, 14 febbraio 2012, p. 172, ISBN 978-88-7388-320-3.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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