Stemma della Città del Vaticano

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Insigne Vaticanum
Blasonatura
Scudo sannitico di rosso alle chiavi pontificie, una d'oro e l'altra d'argento, decussate, addossate, con gli ingegni traforati in forma di croce in alto, rivolti verso i lati dello scudo e legate da un cordone rosso, terminate in nappe dello stesso; timbrate dal triregno papale d'argento, con applicate tre corone d'oro, cimato da un piccolo globo sostenente una crocetta dello stesso, foderato di rosso;dal triregno pendono due infule d'argento, frangiate d'oro e caricate ciascuna da crocette d'oro, che avvolgono le chiavi.

Lo stemma dello Stato della Città del Vaticano è l'emblema araldico dello Stato indipendente della Città del Vaticano.

Esso è descritto ufficialmente all'articolo 20 della Legge fondamentale dello Stato della Città del Vaticano, in vigore dal 22 febbraio 2001,[1] che riprende il contenuto dell'articolo 19 della Legge Fondamentale originale della Città del Vaticano, adottata il 7 giugno 1929 con effetto immediato.[2] Entrambi questi documenti ufficiali presentano l'illustrazione dello stemma dello Stato accompagnato dalle parole «Chiavi decussate sormontate dal triregno in campo rosso»[3] sotto la voce "Allegato B. Stemma ufficiale dello Stato della Città del Vaticano".[4]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Santa Sede § Gli emblemi della Santa Sede.

Lo stemma rappresenta due simboli della Chiesa cattolica, che ha sede in questo Stato: il triregno e le chiavi di San Pietro.[5]

Il triregno[modifica | modifica wikitesto]

Il triregno, o tiara, è il copricapo proprio del Papa: rappresenta la triplice Chiesa (militante, sofferente, trionfante), ma anche i tre poteri del Papa, padre dei principi e dei re, rettore del mondo e vicario di Cristo in Terra. Dal triregno pendono le infule, ciascuna decorata da una croce patente.[5]

Le chiavi[modifica | modifica wikitesto]

Sotto al triregno sono rappresentate le chiavi, simbolo del legato che Gesù Cristo ha lasciato a San Pietro (la custodia delle chiavi del Regno) e quindi alla cristianità, decussate a Croce di sant'Andrea. Le chiavi di san Pietro decussate sono diventate, fin dal XIV secolo, l'insegna ufficiale della Santa Sede.[5]

Le due chiavi sono una d'oro e l'altra d'argento; solitamente sono posizionate con i congegni (traforati a forma di croce, come simbolo religioso) posti all'esterno, orientati in alto, rivolti verso il cielo.

Si noti che la chiave dorata punta a destra: è l'opposto dello stemma utilizzato per simboleggiare il papato e la Santa Sede; essa allude al potere sul regno dei cieli. Quella d'argento, «a sinistra», indica invece l'autorità spirituale del papato in terra.[5]

Le impugnature, rivolte in basso, come se fossero «nelle mani del Vicario di Cristo», non hanno una codifica precisa e possono variare secondi il gusto di chi le rappresenta, dal gotico al barocco; sono unite alle impugnature da due cordoni che terminano con fiocchi, rossi od azzurri: questi cordoni alludono al legame dei poteri temporale e spirituale del Papa.[5]

Nella bandiera dello Stato della Città del Vaticano è contenuto il solo stemma, senza lo scudo rosso, spesso utilizzato in altre occasioni anche come stemma di stato.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La nuova legge fondamentale dello Stato della Città del Vaticano
  2. ^ Legge fondamentale della Città del Vaticano, 7 giugno 1929
  3. ^ Claudio Ceresa, Una sintesi di simboli ispirati alla Scrittura, "L'Osservatore Romano", 10 agosto 2008
  4. ^ "All. B. Stemma Ufficiale dello Stato della Città del Vaticano", 7 giugno 1929 (PDF), su uniroma2.it. URL consultato il 27 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2013).
  5. ^ a b c d e f Bandiera, Stemma e Sigillo della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano, su vatican.va, Sala Stampa della Santa Sede. URL consultato il 17 dicembre 2013.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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