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Tadorna variegata

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Casarca del paradiso
Tadorna variegata
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseAves
OrdineAnseriformes
FamigliaAnatidae
SottofamigliaAnatinae
TribùTadornini
GenereTadorna
SpecieT. variegata
Nomenclatura binomiale
Tadorna variegata
(Gmelin, 1789)
Sinonimi

Tadorna variegate

La casarca del paradiso (Tadorna variegata (Gmelin, 1789)) è una grossa casarca endemica della Nuova Zelanda[2][3][4]. I Maori la chiamano Putangitangi, ma più di frequente la indicano come «anatra del Paradiso»; costituisce un'ambita preda per i cacciatori. Sia il maschio che la femmina hanno un piumaggio molto variopinto, ma il primo ha la testa nera e il corpo barrato dello stesso colore, mentre la femmina ha la testa bianca e il corpo castano[4].

Un maschio nel Santuario naturale di Karori.
Una femmina nel Santuario naturale di Karori.

Le casarche del paradiso solitamente vivono in coppie[3], pascolando erba e compiendo irruzioni nei campi coltivati, specialmente nel periodo della muta.

Formano coppie a lungo termine, che spesso durano per la vita. La loro stagione riproduttiva è molto lunga e va da agosto a dicembre[4]. Raggiungono la maturità sessuale dopo i due anni; costruiscono nidi nascosti tra l'erba alta, nelle cavità degli alberi o tra i tronchi in decomposizione, che poi foderano con erba e piume. Gli anatroccoli sono in grado di volare dopo otto settimane.

Conservazione

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Prima che gli europei fondassero insediamenti sull'isola le casarche del paradiso erano piuttosto rare, ma i mutamenti ambientali dovuti alla conversione delle foreste in pascoli e alla costruzione deliberata di stagni utilizzati a scopo venatorio ne hanno aumentato notevolmente il numero.

  1. ^ (EN) BirdLife International 2012, Tadorna variegata, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Anatidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 5 maggio 2014.
  3. ^ a b Paradise Shelducks, in TheFeatherSite.com.. URL consultato il 2 marzo 2014.
  4. ^ a b c Paradise Shelduck, in Tiritiri Matangi Open Sanctuary. URL consultato il 2 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2015).

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