Steneofiber

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Steneofiber
Mandibola e frammenti di Steneofiber
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Classe Mammalia
Sottoclasse Theria
Infraclasse Eutheria
Superordine Euarchontoglires
(clade) Glires
Ordine Rodentia
Sottordine Castorimorpha
Superfamiglia Castoroidea
Famiglia Castoridae
Genere Steneofiber

Lo steneofiber (gen. Steneofiber) è un roditore estinto, appartenente ai castoridi. Visse tra l'Oligocene inferiore e il Miocene medio (circa 32 – 18 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Europa e in Asia.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo animale doveva essere abbastanza simile a un odierno castoro, seppur di dimensioni molto minori. La lunghezza di Steneofiber doveva infatti raggiungere i 30 centimetri. Il cranio, tuttavia, era già piuttosto simile a quello dei castori attuali, con incisivi inferiori molto allungati e forti, e molari pentalofodonti. Steneofiber, inoltre, era già dotato di artigli a forma di pettine, simili a quelli delle forme odierne che li utilizzano per rendere il pelo impermeabile.

Molari di Steneofiber eseri

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Il genere Steneofiber, descritto per la prima volta da Geoffroy Saint-Hilaire nel 1833, è piuttosto abbondante in numerosi giacimenti fossili dell'Oligocene e del Miocene in Europa, soprattutto in Francia, Germania e Svizzera. È presente anche in alcuni siti dell'Oligo-Miocene in Kazakistan. A questo genere sono state ascritte numerose specie, tra cui S. castorinus, S. depereti, S. eseri, S. jaegeri, S. minutus, S. sansaniensis, S. wezensis.

Steneofiber è considerato uno dei più antichi membri della sottofamiglia Castorinae, alla quale appartengono gli unici castoridi sopravvissuti fino ad oggi. È probabilmente derivato da Propalaeocastor, dell'Oligocene inferiore cinese.

Crani di Steneofiber eseri

Paleoecologia e paleobiologia[modifica | modifica wikitesto]

Steneofiber, benché di taglia inferiore rispetto agli odierni castori e non così specializzato, doveva aver già adottato uno stile di vita semiacquatico, in modo simile alle arvicole attuali. Probabilmente viveva lungo le rive di grandi laghi e di fiumi, ma è improbabile che fosse in grado di costruire dighe come i castori attuali. È probabile che fosse più legato all'ambiente terrestre e che vivesse in tane scavate nel terreno.

Il ritrovamento di un possibile gruppo famigliare di Steneofiber in Francia è stato usato per ipotizzare che questo animale utilizzasse una strategia riproduttiva k come i moderni castori, in cui notevoli cure parentali sono dedicate a un piccolo numero di cuccioli (Hugueney ed Escuillié, 1995).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Hugueney, M. and F. Escuillié (1995). K-strategy and adaptative specialization in Steneofiber from Montaigu-le-Blin (dept. Allier, France; Lower Miocene, MN 2a, ±23 Ma): first evidence of fossil life-history strategies in castorid rodents. Palaeogeography, Palaeoclimatology, Palaeoecology, 113 (2–4): 217–225. doi:10.1016/0031-0182(95)00050-V.
  • Stefen, C. (1997): Steneofiber eseri (Castoridae, Mammalia) von der Westtangente bei Ulm im Vergleich zu anderen Biberpopulation. Stuttgarter Beiträge zur Naturkunde, Serie B, 255: 1–73.
  • Korth, W.W. (2002). Comments on the systematics and classification of the beavers (Rodentia, Castoridae). Journal of Mammalian Evolution, 8 (4): 279–296. doi:10.1023/A:1014468732231.
  • Wu, W., Meng, J., Ye, J. and Ni, X. (2002). Propalaeocastor (Rodentia, Mammalia) from the early Oligocene of Burqin Basin, Xinjiang. American Museum Novitates, 3461: 1–16.

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