Stazione di Sant'Orsola

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Sant'Orsola
stazione ferroviaria
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàSassari
Coordinate40°44′52.57″N 8°31′50.1″E / 40.747936°N 8.530583°E40.747936; 8.530583
Altitudine123 m s.l.m.
Lineeferrovia Ozieri Chilivani-Porto Torres Marittima
Storia
Stato attualeSenza traffico
Attivazione1872
Caratteristiche
TipoFermata ferroviaria passante in superficie
Binari1

La stazione di Sant'Orsola è una fermata ferroviaria in disuso situata nell'omonimo quartiere di Sassari, lungo la ferrovia Ozieri Chilivani-Porto Torres Marittima.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La fermata fu realizzata ed aperta al traffico negli anni settanta dell'Ottocento[1], ad opera della Compagnia Reale delle Ferrovie Sarde, che nella prima metà di quel decennio aveva realizzato anche la linea ferroviaria tra Porto Torres e Chilivani, di cui fu anche la prima concessionaria. L'impianto venne inaugurato insieme al tronco tra Sassari ed il porto turritano, il 9 aprile 1872[2]. Passata alla gestione delle Ferrovie dello Stato nel 1920, la fermata restò in uso sino a metà anni ottanta, quando vi cessò il servizio viaggiatori. Da allora permane attiva come località di servizio.

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

L'ex fabbricato viaggiatori

La fermata di Sant'Orsola dal punto di vista infrastrutturale è dotata del solo binario di corsa[3], a scartamento da 1435 mm. L'impianto era inoltre dotato di un fabbricato viaggiatori, a due piani con tetto a falde, riconvertito ad abitazione privata.

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

Lo scalo è disabilitato al servizio viaggiatori dagli anni ottanta, in precedenza vi effettuavano fermata i treni regionali delle Ferrovie dello Stato.

Servizi[modifica | modifica wikitesto]

La fermata è dotata di una banchina attigua all'ex fabbricato viaggiatori.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Corda, inserto grafico.
  2. ^ Ogliari, p. 304.
  3. ^ Ernesto Imperato, Stazione di Sant'Orsola, su Trenomania.eu, 21 giugno 2008. URL consultato il 9 agosto 2015.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Edoardo Altara, Binari a Golfo Aranci - Ferrovie e treni in Sardegna dal 1874 ad oggi, Ermanno Albertelli Editore, 1992, ISBN 88-85909-31-0.
  • Elettrio Corda, Le contrastate vaporiere - 1864/1984: 120 anni di vicende delle strade ferrate sarde: dalle reali alle secondarie, dalle complementari alle statali, Chiarella, 1984.
  • Francesco Ogliari, La sospirata rete, Milano, Cavallotti Editori, 1978.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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