Stazione di Castiglione Olona

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Castiglione Olona
stazione ferroviaria
lato binari
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàCastiglione Olona
Coordinate45°45′36.36″N 8°51′51.19″E / 45.7601°N 8.86422°E45.7601; 8.86422
Lineeferrovia di Valmorea
Storia
Stato attualeDismessa
Attivazione1915
Soppressione1977
Caratteristiche
Tipostazione in superficie, passante
Binari2
OperatoriGruppo FNM

La stazione di Castiglione Olona era posta lungo la ferrovia Castellanza-Mendrisio, dismessa nel 1977, e serviva il comune di Castiglione Olona.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'impianto venne attivato il 31 dicembre 1915[1][2] contestualmente all'inaugurazione della tratta da Cairate-Lonate a Valmorea[3], avvenuta a cura della Società Anonima per la Ferrovia Novara-Seregno (FNS).

L'11 dicembre 1938 il capolinea della ferrovia fu arretrato a Malnate[4] in conseguenza degli eventi correlati con la seconda guerra mondiale; l'anno successivo la ferrovia venne attestata a Castiglione Olona e l'impianto assunse conseguentemente la funzione di stazione di testa. In conseguenza di ciò il traffico passeggeri diminuì, per essere definitivamente soppresso nel 1952[5], lasciando alla stazione la sola funzione di scalo per le merci.

Il 16 luglio 1977 la linea, e con essa la stazione di Castiglione Olona, venne definitivamente soppressa[6].

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

La stazione disponeva di un binario di raddoppio lungo 336 metri posato in prossimità del fabbricato viaggiatori[7]; quest'ultimo ha subito un restauro nel 2015 a servizio del tratto di sede trasformato in pista ciclabile.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ G. Gazzola, La ferrovia della Valmorea, op. cit., p. 25.
  2. ^ Ferrovie Nord Milano, Ordine di servizio n. 12-1916, 27 marzo 1916.
  3. ^ Trenidicarta.it - Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926, su trenidicarta.it. URL consultato il 14 giugno 2008.
  4. ^ G. Gazzola, La ferrovia della Valmorea, op. cit., p. 53.
  5. ^ Ferrovie Nord Milano, Circolare di esercizio n. 14-1952.
  6. ^ G. Cornolò, Cento anni di storia..., op. cit.
  7. ^ Guglielmo Evangelista, Rivivrà la ferrovia della Valmorea? Archiviato il 20 settembre 2016 in Internet Archive., in Lombardia nord-ovest, n. 2, 2002, pp. 29-33.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giovanni Cornolò, Cento anni di storia... delle Ferrovie Nord Milano, Trento, Globo Edizioni, 1979.
  • FENIT 1946 1996, FENIT - Roma, 1996.
  • Franco Castiglioni, Il treno in Valmorea, in I Treni, n. 101, febbraio 1990, p. 28.
  • Giorgio Gazzola, Marco Baroni, La ferrovia della Valmorea, Regione Lombardia, 2008. Scaricabile gratuitamente su www.lavoro.regione.lombardia.it.
  • Paolo Ladavas, Fabio Mentesana, Valle Olona Valmorea. Due nomi, una storia. La ferrovia Castellanza-Mendrisio. Editoriale del Garda, 2000. ISBN 88-85105-08-4

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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