Stazione di Bettola

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Bettola
stazione ferroviaria
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàBettola
Coordinate44°46′45.84″N 9°36′28.55″E / 44.7794°N 9.60793°E44.7794; 9.60793
Lineeferrovia Piacenza-Bettola
Storia
Stato attualedismessa
Attivazione1932
Soppressione1967
Caratteristiche
Tipostazione in superficie, passante
Binari3
OperatoriSocietà Italiana Ferrovie e Tramvie

La stazione di Bettola era la stazione ferroviaria che serviva l'omonimo centro abitato, capolinea meridionale della linea Piacenza-Bettola gestita dalla SIFT.

Insieme alle stazioni di Piacenza e Ponte dell'Olio era inserita nella categoria A e quindi dotata di bar e sale d'aspetto di prima e seconda classe[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La stazione fu inaugurata insieme al resto della ferrovia il 21 aprile 1932, entrando però in funzione in sostituzione dell'analogo impianto terminale della tranvia Piacenza-Bettola solo il 27 settembre 1933[1] a causa delle difficoltà economiche della SIFT, risolte solo con l'intervento della Edison[2].

Il servizio, interrotto durante la seconda guerra mondiale, fu ripristinato nel 1947[3]. Nel 1965 la commissione del Ministero dei trasporti per l'ammodernamento dei trasporti pubblici espresse parere favorevole alla soppressione della linea: iniziarono quindi due anni di battaglie da parte della popolazione dei paesi attraversati dalla linea, della provincia di Piacenza e dei sindacati per la salvaguardia della ferrovia[4]; nonostante questo, dall'ottobre 1966 iniziarono le sostituzioni delle corse ferroviarie con autobus[5]. La chiusura definitiva della stazione, nonché di tutta la ferrovia, avvenne il 30 aprile 1967[6].

Il fabbricato viaggiatori venne in seguito convertito ad edificio residenziale[7].

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

A differenza della vecchia stazione tranviaria, che era di testa, la stazione, nonostante Bettola fosse il capolinea della ferrovia, era di transito, in previsione di un allungamento della ferrovia fino a Ferriere e Chiavari, così come prevedeva il progetto iniziale del 1866 redatto dall'ingegner Della Cella[1].

La stazione era dotata di un deposito adatto al ricovero di un'elettromotrice e di un dormitorio per il personale[1].

Servizi[modifica | modifica wikitesto]

La stazione disponeva di[1]:

  • Bar Bar
  • Sala di Attesa Sala d'attesa

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Giancarlo Anselmi, Le "Tramways" piacentine, su gracpiacenza.com. URL consultato il 4 settembre 2021.
  2. ^ Cardinali, p. 8.
  3. ^ Cacozza, p. 60.
  4. ^ Cacozza, pp. 62-63.
  5. ^ Cacozza, pp. 63-64.
  6. ^ Cacozza, p. 65.
  7. ^ Bettola - Bétula, su piacenzantica.it. URL consultato il 4 settembre 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Marco Cacozza, La Ferrovia Piacenza-Bettola, in Tutto Treno & Storia, n. 19, Ponte San Nicolò, Duegi Editrice, aprile 2008, pp. 50-65.
  • Massimo Cardinali, La ferrovia Piacenza-Bettola, in Mondo Ferroviario, n. 79, Desenzano del Garda, Editoriale del Garda, gennaio 1993, pp. 6-13.

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