Statuto di Autonomia della Catalogna

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Scudo della Generalitat de Catalunya

Lo Statuto di Autonomia della Catalogna (Estatut d'Autonomia de Catalunya in catalano e Estatuto de Autonomía de Cataluña in spagnolo) fornisce la regolamentazione istituzionale di base per la regione, situata nel nord-est della Spagna[1], e regola l'autonomia ed i margini di autogoverno di questo territorio. È conosciuto informalmente come Statuto di Miravet, per essere stato, nell'omonimo municipio, nella Ribera d'Ebre, dove si riunirono i parlamentari catalani di tutti i partiti, per portare avanti, in una fase iniziale, il dibattito sul testo del progetto del nuovo statuto. In cambio, alcuni dei suoi detrattori lo chiamano Statuto della Moncloa, dal momento che fu il luogo in cui fu concordata la stesura finale del testo che modificava sostanzialmente quello approvato nel Parlamento della Catalogna.

Storia ed obiettivi[modifica | modifica wikitesto]

Lo statuto, approvato dal referendum del 18 giugno 2006, ed entrato in vigore il 9 agosto dello stesso anno, ha sostituito il precedente Statuto di Sau (risalente al 1979), e determina, tra l'altro[2]:

  • doveri e diritti dei cittadini catalani
  • istituzioni politiche della nazionalità catalana
  • competenze e relazioni con il resto della Spagna
  • finanziamento del governo locale.

Una sentenza del Tribunale costituzionale iberico, nel giugno 2010, annullò parzialmente - e in vari articoli - lo statuto.[3] Il fatto provocò, il 10 luglio successivo, un'imponente e multitudinaria manifestazione di protesta a Barcellona.[4]

Conseguenze[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Referendum sull'indipendenza della Catalogna del 2017.

Nell'autunno 2017, la Catalogna tentò un nuovo referendum per il riconoscimento formale dell'indipendenza che non andò a buon fine.[5][6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ES) Stefania Gozzer, Lo que pierden España y Cataluña si se separan, su bbc.com, 27 ottobre 2017.
  2. ^ Catalogna, "sì" all'autonomia di Zapatero ma la partecipazione al voto è stata bassa, su repubblica.it, 18 giugno 2006.
  3. ^ (ES) Sentencia 31/2010, de 28 de junio de 2010, su tribunalconstitucional.es, 28 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2011).
  4. ^ Un milione di catalani in piazza per l'autonomia, su repubblica.it, 11 luglio 2010.
  5. ^ Omero Ciai, Ilaria Carra e Concita De Gregorio, Referendum Catalogna, scontri e violenze ai seggi. Rajoy: "Messinscena". Puigdemont: "Ora indipendenza", su repubblica.it, 1º ottobre 2017.
  6. ^ Referendum Catalogna, il sì stravince. Ora lo sciopero generale, su repubblica.it, 2 ottobre 2017.

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