Spodoptera frugiperda

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Spodoptera frugiperda
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Protostomia
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Endopterygota
Superordine Oligoneoptera
Sezione Panorpoidea
Ordine Lepidoptera
Sottordine Glossata
Infraordine Heteroneura
Divisione Ditrysia
Famiglia Noctuidae
Latreille, 1809

La Spodoptera frugiperda, conosciuta anche come falena del mais, è una farfalla notturna appartenente alla famiglia Noctuidae.

Sono noti per essere parassiti e causare danni significativi alle colture di cereali e legumi.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'adulto misura da 32 a 40 mm di apertura alare. Le ali anteriori sono bruno-grigiastre e le ali posteriori sono bianche. È presente un leggero dimorfismo sessuale; i maschi hanno un disegno più pronunciato e una macchia bianca sulle ali anteriori. Il primo stadio larvale è di colore chiaro con una testa grande e scura. Gli stadi successivi diventano più scuri, marroni con linee bianche longitudinali. Sviluppano anche macchie scure e spine.[3]

Distribuzione geografica[modifica | modifica wikitesto]

Sono originarie del Sud America e si sono diffusi in altre parti dell'America centrale e del Nord America. Non può svernare in luoghi dove la temperatura scende sotto gli 0°C.[4] Sopravvive solo nelle regioni più calde, ad esempio il Texas e la Florida negli Stati Uniti, motivo per cui è più abbondante in tali regioni. Tuttavia, è capace di migrazioni stagionali e può raggiungere il Canada quando trova risorse alimentari sufficienti.[5] Nel 2016 sono stati individuati per la prima volta nel continente africano, dove sta causando notevoli danni ai raccolti di mais e potrebbe causare danni economici peggiori.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bastidas, R. y Zavala, Y. 1995. Principios de Entomología Agrícola. Ediciones Sol de Barro. ISBN 980-245-006-5.
  2. ^ Spodoptera frugiperda (PDF), su fao.org.
  3. ^ Spodoptera frugiperda, su entnemdept.ufl.edu.
  4. ^ (EN) Robert L. Meagher e Rod N. Nagoshi, Population dynamics and occurrence of Spodoptera frugiperda host strains in southern Florida, in Ecological Entomology, vol. 29, n. 5, 2004-10, pp. 614–620, DOI:10.1111/j.0307-6946.2004.00629.x. URL consultato il 18 dicembre 2023.
  5. ^ (EN) I Rwomushana, Spodoptera frugiperda (fall armyworm), 7 gennaio 2022, DOI:10.1079/cabicompendium.29810. URL consultato il 18 dicembre 2023.
  6. ^ PlantVillage, su plantvillage.psu.edu. URL consultato il 18 dicembre 2023.

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