Prefazione: differenze tra le versioni

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Nel caso di un'[[opera letteraria]], spesso la prefazione serve a dare un'unità al libro, oppure si lega solo ad una novella o a un personaggio specifico (in questo caso si parla di '''prefazione documentativa''').
Nel caso di un'[[opera letteraria]], spesso la prefazione serve a dare un'unità al libro, oppure si lega solo ad una novella o a un personaggio specifico (in questo caso si parla di '''prefazione documentativa''').


Dal punto di vista dell'[[impaginazione]], la prefazione è posta all'inizio del libro, dopo il [[frontespizio]] e prima dell'inizio del testo vero e proprio. Solitamente inizia in pagina [[Numeri pari e dispari|dispari]], è scritta in [[corsivo]], è firmata e accompagnata da una data. Il contenuto di una prefazione può cambiare da edizione a [[edizione]].
Dal punto di vista dell'[[impaginazione]], la prefazione è posta all'inizio del libro, dopo il [[frontespizio]] e prima dell'inizio del testo vero e proprio. Solitamente inizia in pagina [[Numeri pari e dispari|dispari]], è scritta in [[corsivo]], è firmata e accompagnata da una data. Il contenuto di una prefazione può cambiare da [[edizione]] a edizione.


Il primo libro in cui compare una prefazione, propriamente detta, è l<nowiki>'</nowiki>''[[Apuleio]]'', [[Stampa a caratteri mobili|stampato]] da [[Conrad Schweynheym]] e [[Arnold Pannartz]] a [[Roma]] nel [[1469]].
Il primo libro in cui compare una prefazione, propriamente detta, è l<nowiki>'</nowiki>''[[Apuleio]]'', [[Stampa a caratteri mobili|stampato]] da [[Conrad Schweynheym]] e [[Arnold Pannartz]] a [[Roma]] nel [[1469]].

Versione delle 19:21, 9 dic 2017

La prefazione è un testo che l'autore di un libro, o altra persona (come ad esempio un curatore), pone all'inizio dell'opera per illustrare le origini, le caratteristiche e le finalità del lavoro compiuto, assicurando una buona lettura del testo e attribuendogli veridicità. La prefazione può essere di tre tipi:

  1. autoriale, scritta dall'autore;
  2. attoriale, scritta da uno dei personaggi del libro;
  3. allografa, scritta da terzi.

Nel caso di un'opera letteraria, spesso la prefazione serve a dare un'unità al libro, oppure si lega solo ad una novella o a un personaggio specifico (in questo caso si parla di prefazione documentativa).

Dal punto di vista dell'impaginazione, la prefazione è posta all'inizio del libro, dopo il frontespizio e prima dell'inizio del testo vero e proprio. Solitamente inizia in pagina dispari, è scritta in corsivo, è firmata e accompagnata da una data. Il contenuto di una prefazione può cambiare da edizione a edizione.

Il primo libro in cui compare una prefazione, propriamente detta, è l'Apuleio, stampato da Conrad Schweynheym e Arnold Pannartz a Roma nel 1469.

Bibliografia

  • Amedeo Benedetti, Avvertenza o Premessa o Prefazione, in Il libro. Storia, tecnica, strutture, Arma di Taggia, Atene Edizioni, 2006, pp. 65-86, ISBN 88-88330-29-1.

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